AttualitàBasilicataBlog

VITO BARDI IL NITTIANO

Come il grande politico lucano, il Generale e la sua giunta si preparano ad affrontare l’emergenza idrica con opere pubbliche. Pepe riunisce tutti gli operatori della rete idrica. Mongiello annuncia 115 milioni per la diga di Abate Alonia

Il governo Bardi si prepara ad affrontare le grandi emergenze della nostra regione. Il Generale, lontano dai riflettori e dalle luci della ribalta, non ha mai smesso di lavorare sui dossier più importanti che riguardano il nostro territorio. Con lui è al lavoro tutta la squadra di assessori che compone il Governo Regionale. Il primo problema da affrontare è quello della crisi idrica. Un problema globale legato al cambiamento climatico che, ovviamente, sta facendo ricadere i suoi effetti sui cittadini e soprattutto sulle imprese agricole. Il grido di dolore di Coldiretti non è rimasto inascoltato dal Governatore che non si è limitato a partecipare alla manifestazione ma, soprattutto, ha iniziato a mettere in cantiere tutte le iniziative che si ritengono necessarie ed opportune per fare in modo che l’emergenza idrica possa dare i minori danni possibili all’agricoltura e al territorio.

OGGI LA CABINA DI REGIA

Sono previsti per oggi due importanti riunioni. Una prima riunione riguarderà la cabina di regia sulla risorsa idrica tra Fitto, Emiliano e lo stesso Bardi per discutere della distribuzione dell’acqua tra le due regioni contermini. Una seconda riunione è, invece, convocata dall’assessore che ha la delega alle infrastrutture idriche Pasquale Pepe che, nella giornata odierna, incontrerà Acque del Sud spa, Distretto Idrografico del Distretto dell’Appenino Meridionale, EGRIB, Acquedotto Lucano spa e Consorzio di Bonifica della Basilicata. Il dipartimento di Pepe terrà il ruolo di coordinamento e indirizzo per analizzare la situazione delle reti idriche di adduzione e distribuzione e delle infrastrutture di accumulo di valenza regionale ed interregionale per faremo l’analisi delle problematiche su cui intervenire, dei lavori in corso in via di pianificazione. L’intenzione dichiarata da Pepe è quella di poter garantire nel prossimo futuro un sistema in grado di far fronte alle sempre pressanti crisi idriche che affliggono la Basilicata.

MONGIELLO: INVESTIMENTI PER LA BASILICATA

Sulla stessa linea qualche giorno fa l’assessore al- l’ambiente Mongiello che nella settimana scorsa ha presieduto il tavolo acqua con i dirigenti di Acque- dotto lucano, Egrib, Consorzio di Bonifica e Acque del Sud Spa. Anche in questo caso al centro dell’incontro c’è stata la necessità di realizzare infrastrutture per affrontare la crisi idrica con l’assessore Mongiello che ha comunicato che «nella Commissione Ambiente della Conferenza Stato Regioni è stato approvato il finanziamento della diga di Abate Alonia per oltre 115 milioni di euro che consentirà l’approvvigionamento idrico delle aree del melfese e del lavellese» e l’istituzione di un tavolo permanente per l’emergenza idrica.

IL GOVERNO DEL FARE

Sull’emergenza idrica si sono sprecate nel corso degli ultimi tempi le narrazioni catastrofistiche che hanno puntato il dito esclusivamente sulla mancanza di precipitazioni. Già da questo primo approccio all’emergenza si può evidenziare il diverso piano d’azione che ha individuato Bardi insieme alla sua squadra, non più la lamentazione sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla mancanza di precipitazioni ma una precisa linea di interventi in grado di realizzare le opere pubbliche che consentano una migliore captazione e una migliore distribuzione dell’acqua. Il Mezzogiorno d’Italia è stato, storicamente già dall’immediato dopoguerra, in grado di affrontare con i grandi investimenti delle dighe e delle reti di distribuzione le prime emergenze idriche legate ad un territorio nel quale difettavano e difettano i grandi alvei fluviali. Nei primi anni della Repub- blica questa risposta interventista è stata quella che le classi dirigenti meridionali hanno cercato di dare ad una situazione di difficoltà, per troppo tempo questa ricetta è stata dimenticata lasciando soltanto ai contributi contro lo stato di calamità, la necessità di affrontare non le esigenze strutturali ma soltanto i ristori economici.

BARDI NEL SOLCO DI NITTI

Il cambio di politica annunciato dal governo Bardi sembra far rivivere la stagione di Nitti e delle grandi opere pubbliche infrastrutturali volute dei tecnici e dai ministri nittiani anche dopo la parentesi alla guida del governo del grande politico lucano. Il fatto che Bardi, Pepe e Mongiello abbiano deciso già dalle prime mosse di puntare sulle infrastrutture e sugli investimenti sembra far rivivere i fasti del miglior meridionalismo. Per adesso è un primo segnale, la speranza è che si materializzi e continui su questa strada anche per altri settori. La Basilicata ha bisogno di interventi seri e di programmazione che, per troppo tempo, è stata sostituita soltanto dalla politica dei sussidi e dei ristori.

Di Massimo Dellapenna

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti