«AUTONOMIA DIFFERENZIATA, I CONSIGLIERI REGIONALI VOTINO CONTRO»
Angelo Summa (Spi Cgil Basilicata): «proporre l’abrogazione della legge Calderoli insieme ad altre quattro regioni»
«Venerdì prossimo si riunirà il Consiglio regionale di Basilicata per discutere di autonomia differenziata. Una discussione di grande rilevanza, fondamentale per il futuro della regione e della sua stessa esistenza». Lo afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa. «Una legge – prosegue – che non ha minimamente messo al centro le grande questioni che attengono ai divari tra nord e sud, a partire dal superamento della spesa storica che penalizza da sempre il Mezzogiorno, considerato che un comune del nord rispetto ad uno del sud riceve il doppio e anche il triplo delle risorse per asili nido, assistenza e welfare. Una legge che cristallizza i divari tra i territori. Una legge che costituisce un rischio grave per tutte le cittadine e i cittadini italiani». «Il tema – sottolinea Summa – non è solo l’autonomia in quanto tale, che su alcune materie come sanità, istruzione, mobilità, lavoro non possono che stare in capo allo Stato, ma il fatto che la legge manca di una adeguata e chiara perequazione con i principi di solidarietà, pari diritti e pari prestazioni a prescindere dal luogo di residenza e unitarietà delle politiche pubbliche». Secondo Summa la legge andrà ad incidere anche nell’assistenza agli anziani non autosufficienti, rispetto alla quale l’Italia è già fortemente in ritardo. «Anche in questo settore – afferma il dirigente sindacale – l’Italia investe solo il 10,1 per cento dell’intera spesa sanitaria pubblica contro il 26,3 per cento della Svezia e del 24,8 per cento in Olanda . Purtroppo la riforma prevista del Pnrr è di fatto disattesa. Occorre rimettere al centro la questione meridionale che è il vero tema che è stato rimosso negli ultimi venti anni nel nostro paese, a partire dalla desertificazione industriale. Per queste ragioni – conclude – mi auguro che nel prossimo Consiglio regionale i consiglieri regionali tutti siano coerenti con il mandato ricevuto dai lucani votando contro il ddl Calderoli, proponendo insieme alle altre cinque regioni l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata».