«OLTRE 2MLN DI METRI CUBI DI ACQUA PER I CAMPI»
Deciso al termine dell’incontro tra il presidente Bardi, il ministro Fitto e il presidente della Puglia Emiliano
In sicurezza le colture del Vulture-Alto Bradano e del Metapontino. Al termine di un serrato confronto al tavolo dell’accordo di programma Basilicata-Puglia sull’acqua, presieduto dal governatore lucano Vito Bardi, è stato stabilito che «dalla diga di Conza arriverà un flusso aggiuntivo di 2 milioni e 250mila metri cubi d’acqua da destinare al comparto agricolo del Vulture-Alto Bradano. Assicurati, inoltre, i volumi idrici richiesti dalla Regione Basilicata per l’area del Metapontino in modo da garantire la programmazione delle colture autunnali e invernali sull’arco jonico». «Il tavolo apulo-lucano – a cui hanno partecipato, in videoconferenza, il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rappresentanti dell’Autorità del Distretto Meridionale, di Acquedotto Pugliese, degli uffici regionali di entrambe le regioni, di organismi gestori della risorsa idrica – è stato convocato ieri per mettere a punto una strategia d’intervento alla luce della grave crisi idrica accentuata dal lungo periodo di siccità» si legge in una nota. I 2 milioni e 250mila metri cubi d’acqua destinati all’irrigazione dei campi del Vulture-Alto Bradano consentono di fronteggiare l’emergenza nell’immediato, ma la proposta del presidente Bardi è di raddoppiare la quota idrica, portandola a 4 milioni e 500mila metri cubi, per mettere in sicurezza il settore di fronte ad un prolungato periodo di siccità. Si tratta di acqua da prelevare dalla riserva idropotabile grezza dell’invaso di Conza a favore delle aziende agricole. In sede di compensazione per il potabile in Puglia, la Basilicata incrementerebbe il volume del prelievo dall’invaso del Pertusillo. Nelle more di un approfondimento su un ulteriore quantitativo idrico da garantire al territorio lucano, è stato raggiunto l’accordo sui 2 milioni e 250mila metri cubi che, come detto, consentirà di superare la fase più critica dell’emergenza.