AmbienteBasilicata

TRICARICO,«ABBANDONO IRRESPONSABILE D’AMIANTO»

Il ritrovamento in via Scotellaro, il Comune: «Sono in corso verifiche ed è stata sporta una denuncia»

Il tema dell’abbandono indiscriminato di rifiuti nell’ambiente non ha stagione o confini geografici. Dal nord al sud della Basilicata, in estate o inverno, episodi di questo genere vengono purtroppo registrati e segnalati senza distinzione di sorta.

Questa volta la problematica viene sollevata dall’Amministrazione comunale di Tricarico, la quale rende noto che «nei giorni scorsi sono stati abbandonati in maniera irresponsabile dei rifiuti speciali, pericolosi, nello specifico amianto, in via Rocco Scotellaro, una delle vie centrali e in cui vi abitano molte persone. L’Amministrazione ha subito provveduto a isolare, mettere in sicurezza e successivamente rimuovere e bonificare l’area interessata».

L’amianto oggi è ancora presente, purtroppo, in numerosi manufatti e soprattutto in alcune parti strutturali di edifici, ed è ormai un dato di fatto che si tratti di un materiale ad alta pericolosità per la saluta umana. Infatti già a partire dagli anni sessanta del novecento, studi specifici riportarono l’alto livello di pericolosità dell’amianto, nel momento in cui l’eternit, usurandosi, rilasciava nell’aria le micro-particelle tossiche. Tra il 1992 e il 1994 furono attuate le prime norme relative sia al divieto di produzione, importazione, estrazione e commercializzazione, sia alle attività obbligatorie di bonifica e smaltimento dell’amianto, un materiale a base di silicio costituito da fasci di fibre molto lunghe, flessibili o rigide, fibre che determinano nello specifico il pericolo dell’amianto: infatti quando il materiale si sfalda, le fibre vengono rilasciate nell’ambiente dando origine a polveri che possono essere inalate fino a raggiungere il livello polmonare. L’amianto è pericoloso, dunque proprio quando ha luogo il suo processo di degradazione. Nello specifico le polveri di amianto disperse nell’atmosfera, se inalate possono portare alla comparsa di patologie che coinvolgono i polmoni e la pleura. Oggi – visto e considerato che le costruzioni ed i manufatti in eternit risalgono ad oramai più di venti anni fa – siamo forse più esposti al rischio di respirarne le polveri, poiché il processo di degradazione potrebbe in molti casi già essere in atto.

Purtroppo non si tratta di un episodio sporadico, ad ottobre 2023 l’Amministrazione segnalò il ritrovamento, sul ciglio della strada, di sacchetti contenenti amianto. Furono immediatamente «allertati sia la Polizia Municipale che l’Ufficio Tecnico e si attivarono le procedure per la messa in sicurezza della zona e lo smaltimento avvenuto con ditta apposita. Contemporaneamente si è provveduto a sporgere denuncia, contro ignoti, presso le autorità competenti. Chi ama il proprio paese rispetta la legge e, sempre, l’ambiente in cui vive e convive».

Vediamo troppo spesso rifiuti abbandonati, plastica, vetro e pneumatici tra i più diffusi, ma anche arredi, tv, articoli per l’infanzia, e poi elettrodomestici, fino purtroppo all’amianto. Così dalla Casa comunale concludono «con l’auspicio che non si verifichino più gesti simili, informiamo che sono in corso tutte verifiche necessarie e che è stata sporta una denuncia».

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti