A PATERNO RITORNA IL “MEMORIAL DONATO RUSSO”
Il figlio Christian: «Mio padre ha sempre creduto nei giovani e nell’educazione»
Si svolgerà domani l’appuntamento annuale con il “Memorial Donato Russo”, noto imprenditore della zona e del gruppo Paterlegno e grande amante dello sport e della condivisione. Per anni ha rivestito il ruolo di presidente del SC Paternicum. Lasciò prematuramente i suoi affetti e la sua comunità durante la prima ondata di Covid che arrivó in Italia, una tra le prime vittime in Basilicata. Il dolore e lo sgomento per la sua dipartita hanno lasciato spazio all’affetto e all’amore nel suo ricordo, che anche quest’anno rivivrà nel cuore della sua comunità durante il Memorial. L’evento sarà caratterizzato dai valori dello sport, della condivisione, dell’inclusione e dell’aggregazione. Durante la mattinata si svolgerà la Santa Messa Solenne in suo ricordo, presieduta da sua eccellenza reverendissima Monsignor Davide Carbonaro, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano – Marsico Nuovo. Seguirà poi la benedizione della struttura sportiva polivalente San Giovanni Evangelista. Ma un’ora prima, alle nove e mezza, proprio nei pressi della chiesa si svolgerà una campagna sulla sicurezza stradale in collaborazione con il corpo di polizia di Potenza. Durante il pomeriggio invece, dalle ore 15 e 30, prenderà via un quadrangolare di calcio presso il campo sportivo E. Taddeo. La prima semifinale vedrà l’Sc Paternicum sfidare la Sarnese 1926. La seconda semifinale vedrà l’FC Crotone contrapporsi alla FC Taranto. Durante il quadrangolare, presso l’ antistante Palazzetto dello Sport, ci sarà tanto intrattenimento per i bambini. In conclusione, durante la serata si esibirà Pietro Cirillo. «Questo evento è stato creato per ricordare mio padre, Donato Russo, un imprenditore che è stato una delle prime vittime del Covid nella nostra regione ha dichiarato il figlio Christian-. Ha sempre creduto nell’importanza dell’altruismo, dell’educazione e dell’attenzione ai giovani e con questa giornata intendo continuare il suo percorso e la sua visione. Donato era un po’ il papà di tutti per il suo animo da guerriero buono trasmetteva grande serenità, una persona che dava un’immagine semplice e umile di sé e faceva trasparire un’innata gentilezza. Aveva una parola per tutti e distribuiva sorrisi, purtroppo la gentilezza è un valore che si sta perdendo, si legge di episodi di violenza a tutti i livelli. Vorrei che questo memorial abbia la gentilezza come tema centrale, l’occasione per tornare alla nostra vita ed essere più gentili».
Di Anna Tammariello