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ANTONELLA TANCREDI PADRONA DI CASA DI “AVANTI GLI ULTIMI”

L’approfondimento di Maria De Carlo

Come un fiume in piena mi travolge con il suo entusiasmo. Antonella Tan- credi è la presidente dell’associazione “Avanti gli ultimi”. Occhi vispi e carichi di speranza si aggira nella sede associativa come fosse la sua casa. Quanta bellezza nella sua narrazione spontanea, genuina, vera e profonda sull’attività associativa nata nel 2019. E qui Antonella prende un bel respiro, una vena di tristezza l’accompagna nel ricordo del fondatore Domenico Santarsiero morto tre anni fa. Era stato lui il fondatore di “Avanti gli ultimi” insieme ad alcuni soci del Patronato Unsic di via Portofino, 31. Proprio attraverso gli incontri “fiscali” con i suoi clienti Domenico si era reso conto della crescente povertà e miseria, un appello silenzioso che Domenico ha colto secondo quanto insegna il filosofo Lévinas «il volto dell’altro mi interpella e mi impartisce un ordine attraverso la sua stessa nudità, la sua stessa indigenza. La sua presenza è un’ingiunzione a rispondere». E così la risposta arriva attraverso la costituzione di un’associazione controcorrente rispetto alla cultura odierna che tutto monetizza, compresa la carità. Qui invece «chiunque entra deve trovarsi come in un negozio – afferma Antonella – abbiamo messo su durante la pandemia la boutique del cuore, un negozio senza cassa, con i suoi reparti in modo tale che i bambini devono pensarsi in un negozio». Tanta dignità, dunque, e tanta armonia solidale intorno alle oltre 500 famiglie, del capoluogo e provincia. Nessun traffico di soldi, «Domenico non ha voluto nessun Iban – precisa Antonella – ma un semplice Cf per l’atto costitutivo, puntava dono concreto e immediato». Da quel 2019 Antonella ha sposato il progetto di Domenico in veste di presidente e continua a portarlo avanti insieme ad alcuni volontari con passione presso la sede potentina in via Largo don Uva al n. 31, una struttura concessa in comodato d’uso dal Comune senza alcun fitto da pagare ad eccezione delle utenze. «C’è un pezzo di Potenza nella sede – afferma Antonella – dal pavimento all’arredo e ai beni». I donatori e i visitatori possono recarsi dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13 grazie ai volontari (per ogni info 3886547681). In questi anni si è costruita una catena di aiuto “senza accedere a fondi comunali, europei o altro, l’aiuto è partito dai nostri soci”, puntualizza la presidente e la solidarietà si è diramata come un’edera dalle case di cittadini, di negozianti ed imprese nel donare alle famiglie che mensilmente vengono contattate «e tamponare mensilmente un dramma di chi non ha – chiosa – il pane da mettere a tavola». Non manca lo sconforto e lo sgomento di fronte a tante situazioni di estrema difficoltà e di sopravvivenza. «Conosciamo le loro problematiche, donne con figli senza l’aiuto dell’ex marito, pensionati con 400 euro al mese che pagando bollette sempre più care e sono costretti a rinunciare alla spesa e l’elenco continua con tante problematiche», riferisce Antonella che non nasconde le difficoltà iniziali «venivo coinvolta in modo eccessivo tanto da non riuscire a nascondere le lacrime dinanzi a storie tristi, o a ripensarle durante la giornata, ma piano piano ho imparato ad ascoltare e a rimuovere anche quei muri di pregiudizio insegnando loro a chiedere aiuto». In questa rete Antonella, mamma trentaseienne, non è sola, è sostenuta dai suoi genitori, dai suoceri e dal marito Giuseppe e dal figlioletto Donato, diventato la mascotte dell’associazione. Una testimonianza di come insegnare l’empatia in famiglia, e sono già visibili i frutti! E numerose sono le iniziative realizzate, fiore all’occhiello quella natalizia con il “cesto-pranzo natalizio” pronto la mattina di Natale al ritiro «perché ognuno deve vivere nelle proprie case la gioia della festa». Si intreccia la generosità di tanti, «così indichiamo -spiega Antonella – una famiglia e nessuno resta senza il suo pranzo di Natale». Un pranzo inizialmente confezionato dai soci ma, a causa di una povertà sempre più in aumento, negli ultimi due anni sono venuti in soccorso i cuochi del Dipartimento solidarietà emergenze Basilicata che preparano i pasti (con le materie prime dell’associazione) presso la cucina del locale “La tartaruga” di Genzano di Lucania messa a disposizione gratuitamente per l’occasione. Elenco lungo delle cose fatte, tra queste “le torte di compleanno solidali”, a cura della presidente diventata la “zia Antonella”, testimone la pasticceria Piro di via Appia. Una pagina di storia meravigliosa dunque che se da una parte evoca quello spirito di profonda umanità, dall’altra rileva il dramma di una società sempre più divisa tra eccessi di opulenza e miseria. Antonella travolge e coinvolge e tanti sono i progetti e i sogni da realizzare, ma soprattutto ha a cuore un invito: «almeno una volta all’anno ogni persona dovrebbe visitare questi luoghi di aiuto, per prendere coscienza di un grande sommerso che ci circonda». Siamo grati ad Antonella, e in lei riconosciamo le parole di Michelle Obama: «Non c’è limite a ciò che noi donne possiamo realizzare»

Di Maria De Carlo

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