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“SGUARDI ITALIANI E ANTROPOCENE” A CASTELGRANDE

Dall’ansia collettiva da Millennium Bug al lockdown da emergenza sanitaria fino alle storie dedicate al clima

Dopo gli eventi speciali di apertura, il RiFF South Bank ha aperto la prima sezione delle opere in concorso con “Sguardi italiani”. «All’interno di questa sezione, a Castelgrande il pubblico ha assistito alla proiezione di otto cortometraggi prodotti nel nostro Paese fra il 2023 e il 2024.
Protagoniste dei cortometraggi italiani in concorso sono vicende contemporanee e in qualche modo universali: dall’ansia collettiva da Millennium Bug all’invasione delle cavallette, dall’inaspettato giorno d’estate di un trentenne di successo al coraggio di una tirocinante alle prese con un lockdown da emergenza sanitaria.
Come tradizione, il RiFF si pone l’obiettivo di delineare un percorso nelle nuove tendenze del cinema breve italiano. Grazie alla vetrina del festival, il pubblico ha la rara occasione di visionare opere nazionali di alta qualità artistica, alle quali spesso sono preclusi i principali canali della distribuzione cinematografica».

Il cinema indaga i cambiamenti climatici con  “Antropocene”: «così è stata definita l’attuale epoca geologica, che vede l’uomo prevalere in modo assoluto e prevaricante come artefice delle dinamiche di trasformazione della Terra. Si chiama così anche la nuova sezione del River Film Festival 2024, che sempre a Castelgrande (piazza Pesco) ha indagato, attraverso il cinema e i suoi linguaggi, i cambiamenti climatici che stiamo attraversando, con l’obiettivo di promuovere una cultura socio-ambientale diffusa e consapevole.
A testimonianza del fatto che i problemi che interconnettono mutamenti climatici e sociali coinvolgono tutte le latitudini, i sette cortometraggi di Antropocene – Clima (categoria in competizione) provengono da tutto il mondo: Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Olanda e Iran.
La sezione le storie dedicate al clima e ai suoi mutamenti indotti dall’uomo è un viaggio ai quattro angoli della Terra: dall’esistenza difficile di volpi, aironi, cormorani, gabbiani e bisonti nell’area di Amsterdam, una delle più densamente popolate del mondo, alle conseguenze del terribile incendio che nel 2021 devastò il Montiferru, in Sardegna, riducendo in cenere un olivastro millenario».

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