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AL VIA LA 43ª SAGRA DEL FAGIOLO DI SARCONI: UN EVENTO TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE

Una tra le grandi novità di questa edizione è che la sarà totalmente Plastic Free e bio, grazie alla collaborazione con il Gal Lucania

Anche quest’anno ritorna il celebre appuntamento con la 43° sagra del fagiolo di Sarconi. Se l’edizione precedente era stata la sagra dei record, registrando una grandissima partecipazione, questa sarà «l’edizione più ricca degli ultimi 43 anni», come dichiarato dal Presidente della Pro Loco Camillo Fortunato. Indubbiamente sarà una sagra che avrà uno sguardo puntato sul passato ed uno sul futuro, coniugando e ricongiungendo questo lasso temporale nella celebrazione presente di un prodotto culinario d’eccellenza, il 18 e il 19 agosto. Sarà la sagra della tradizione, celebrando e raccontando l’identità contadina, che ben ha custodito e tutelato uno tra i più antichi IGP lucani, ed anche sagra dell’innovazione. Una tra le grandi novità di questa edizione è che la stessa sarà «totalmente Plastic Free e bio, grazie alla collaborazione con il GAL Lucania-ha spiegato il Presidente della Pro Loco -. Inoltre, grazie alla collaborazione con Rihpet!, noto marchio napoletano che realizza prodotti con cotone organico e materiale compostabile, veicoleremo messaggi di sostenibilità e valorizzazione dei prodotti tipici grazie allestimento di un merchandising. Il percorso enogastronomico (che si snoda tra i vicoli del borgo) sarà caratterizzato da tredici portate. Grande novità sarà la presenza di una piazzetta che richiamerà, attraverso il cibo, la musica e l’allestimento, il Sudamerica, risaltando le tradizioni del nostro paese fortemente legate alla cultura di quel territorio». Dunque, sintetizzando, sarà una sagra che valorizzerà e tutelerà in todo il proprio territorio e i frutti che da esso ne derivano. Importante l’utilizzo di stoviglie che verranno smaltite nell’umido e la celebrazione delle proprie origini nell’anno del turismo delle radici. «La sagra del fagiolo – ha spiegato il primo cittadino, Giovanni Tempone – non è altro che la narrazione della nostra storia, cultura e tradizione. È la storia del nostro territorio, solcato da canali e canaletti, partendo dal nostro maestoso canale Cavour, che in tempi antichi portava l’acqua del fiume fino ai campi. Ed è proprio grazie alla ricchezza dei nostri fiumi che il nostro prodotto ha raggiunto livelli eccellenti. La sagra racconta quindi anche l’identità contadina, di tutti i nostri avi che si sono prodigati per produrre cultura, oltre al cibo, che ci permette di valorizzare il presente. Noi sarconesi siamo consapevoli di custodire un’eccellenza che un tempo fu definita carne dei poveri ma che oggi, secondo il FAO, sarà il cibo del futuro. Un prodotto appunto più volte ribattezzato come il nutriente per un futuro sostenibile, grazie al suo grado nutrizionale ma anche grazie al suo forte legame con la civiltà contadina. La maggior parte delle nostre famiglie avevano nelle nostre cantine un sacco contenente tutte le varietà del fagiolo, che serviva per soddisfare il fabbisogno delle famiglie stesse ma anche necessario per la semina futura. La problematica che sollevo agli addetti ai lavori è questa :andare a riprendere, conservare ed incrementare questi semi. È necessario far conoscere e far degustare un’eccellenza tra le più antiche della Basilicata, che ha bisogno di essere custodita e realizzata attraverso l’incremento dei lavori». Una sagra dunque ricca di novità, che avrà un allestimento curato dalla Event Designer Federica Capua e conterà sulla presenza della stella Michelin 2024, lo chef Angelo Sabatelli, che curerà uno show cooking, della madrina della sagra, Bianca Guaccero fino ad arrivare ai concerti di Serena Brancale, Bandabardò & Cisco, Clara Soccini, seguiti da dj set con artisti locali che animeranno il borgo per tutta la notte.

Di Anna Tammariello

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