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LA SENNA INQUINATA PER LE GARE DELLE OLIMPIADI 2024 GLI ESPERTI ITALIANI SPARANO A ZERO : “È PUTRIDA”

Un “azzardo” gareggiare nella Senna secondo gli esperti

È GIUSTO INFORMARE

LA SENNA INQUINATA PER LE GARE DELLE OLIMPIADI 2024 GLI ESPERTI ITALIANI SPARANO A ZERO : “È PUTRIDA”

Senna inquinata alle Olimpiadi, gli esperti:

“È putrida”

Senna inquinata alle Olimpiadi 2024, Bassetti contro gli organizzatori: «È putrida»
Rezza: «Nell’acqua non solo Escherichia coli»

Le critiche sulla scelta di far gareggiare gli atleti nel fiume dopo il ritiro della belga Claire Michel nel triathlon

L’Escherichia Coli è un microrganismo che fa parte della famiglia degli enterobatteri, i quali crescono e si sviluppano nell’intestino dell’uomo e di altri animali a sangue caldo. Oltre a questi habitat, che sono particolarmente favorevoli per lui, l’E.Coli può essere trovato anche nel cibo e diffondersi nell’ambiente.

Screenshot

Nella maggior parte dei casi, questi microrganismi non sono pericolosi e, anzi, partecipano attivamente alle funzioni della flora intestinale. Talvolta, però, possono risultare aggressivi al punto da causare varie patologie enteriche.

Oltretutto, l’Escherichia Coli ha specifiche caratteristiche che lo distinguono da altri microrganismi:

  • è un batterio gram negativo e non produce spore (asporigeno)
  • Ha la forma di un bacillo ed è dotato, su tutta la sua superficie, di flagelli, che vengono utilizzati per spostarsi
  • È dotato di sottili filamenti, chiamati fimbrie o pili, che hanno una duplice funzione, ovvero consentono ai batteri di comunicare tra di loro e di ancorarsi alle cellule. 

Siccome la temperatura ideale per la sopravvivenza dell’Escherichia Coli è compresa tra i 35 e i 40 gradi, risulta evidente che l’intestino dell’uomo è un habitat ottimale.

Questo microrganismo può inoltre svilupparsi sia in presenza che in assenza di ossigeno e innescare reazioni di fermentazione servendosi del lattosio. Quest’ultima caratteristica è molto importante in fase diagnostica, in quanto permette di distinguere l’E.Coli da SALMONELLA e Shigella, batteri che non possiedono questa capacità. 

Non ha peli sulla lingua il Direttore dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti nei confronti dell’organizzazione delle Olimpiadi di Parigi 2024:

«Le acque del fiume sono putride e costituiscono un grave rischio per la salute degli atleti»

La critica pubblicata su X, prima Twitter, fa riferimento al ritiro dell’atleta belga Claire Michel, in cura, secondo i media belgi, per un’infezione da Escherichia coli che le è costata la partecipazione alla gara a squadre nel triathlon. Caustico l’infettivologo nei confronti del comitato organizzatore che scomoda anche il padre della microbiologia, Louis Pasteur:

«Oggi Louis Pasteur si rivolta nella tomba. Far nuotare gli Atleti nella Senna ha riportato il mondo indietro di 100 anni…»

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La polemica

La polemica è scoppiata dopo la decisione del Belgio di ritirarsi dalla gara di staffetta mista di triathlon prevista per oggi 5 agosto. Competizione che si è conclusa con la vittoria della Germania. Bassetti ha polemizzato sull’inquinamento della Senna dove, come sostiene, l’infezione da Escherichia coli è l’ultimo dei problemi:

«Alla fine l’Escherichia coli è il minore dei problemi infettivologici che si possono contrarre nella Senna. È davvero incomprensibile pensare che si sia potuto mettere a rischio la salute degli atleti, nonostante la comunità scientifica avesse chiaramente avvisato gli Organizzatori dei potenziali rischi»

l’infettivologo spiega infatti che l’infezione è

«risolvibile con una terapia antibiotica»

e aggiunge che le acque della Senna sono popolate

«da topi e chissà quale altro animale»

MATTEO BASSETTI

Claire Michel è la prima triatleta delle Olimpiadi “vittima” dell’inquinamento della Senna. L’atleta belga è ricoverata in ospedale a causa di un’infezione da Escherichia coli. Le acque del fiume sono putride e costituiscono un grave rischio per la salute degli atleti. Alla fine l’Escherichia coli è il minore dei problemi infettivologici che si possono contrarre nella Senna. È davvero incomprensibile pensare che si sia potuto mettere a rischio la salute degli atleti, nonostante la comunità scientifica avesse chiaramente avvisato gli Organizzatori dei potenziali rischi. L’ennesima brutta figura francese nell’organizzazione delle Olimpiadi.

Senna inquinata, Bassetti: «Tra i rischi anche la salmonella»

Nella sua intervista all’agenzia di stampa Bassetti prosegue elencando le possibili conseguenze del contatto con determinati batteri: «Dalla leptospirosi alla salmonella, alla shigella e alla yersinia. Per non parlare poi di tutti quelli che sono i protozoi o gli altri parassiti che possono arrivare attraverso l’acqua: dall’ameba alla giardia». Gli atleti potrebbero perciò andare incontro ai seguenti sintomi: «Possono passare da mal di pancia, diarrea e vomito alla febbre alta fino a manifestazioni più importanti, anche gravissime, a carico di alcuni organi».

A sorprendere Bassetti è stata perciò la fermezza del Comitato che ha tirato dritto nonostante gli allarmi lanciati dalla comunità scientifica:

«La prima cosa che va tutelata durante un’Olimpiade è l’incolumità fisica dei partecipanti. Vedere un’atleta che finisce ospedale non è una bella cosa»

Anche perché l’infezione potrebbe allargarsi ai compagni di stanza degli atleti infetti o contro chi gareggiano:

«Queste infezioni poi si trasmettono da persona a persona per via oro-fecale. Eliminando microrganismi, gli infettati possono contagiare qualcun altro. Credo che su questo sia stato commesso un grave errore, il più grande»

Senna inquinata,

Rezza: «Non solo E. coli»

«L’Escherichia Coli è un indicatore di contaminazione fecale. Se nell’acqua c’è il Coli, è probabile che ci siano anche altri germi, sia batteri – come la salmonella – sia virus»

spiega invece GIOVANNI REZZA professore straordinario di igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e già a capo della Prevenzione del ministero della Salute. Oltre ai batteri, nelle acque possono essere presenti anche numerosi tipi di virus: enterovirus, norovirus, rotavirus.

«Queste infezioni hanno il più delle volte sintomi gastrointestinali: dolore addominale, vomito, diarrea, a volte febbre. Solo in rari casi si arriva a infezioni d’organo. Una volta acquisito per via fecale-orale (acqua o cibo contaminato), è bene osservare Igiene personale per non trasmettere l’infezione ad altri»

Il ritiro di Michel che, come ha voluto precisare il Comitato organizzatore, non è mai stata ricoverata in ospedale, ma nell’infermeria del Villaggio olimpico, è l’ultimo caso scoppiato alle Olimpiadi di Parigi 2024

Le lamentele degli atleti per i letti di cartone o per il troppo caldo, tanto da preferire di dormire fuori dai propri alloggi, sono diventati virali.

Monta il caso “Escherichia Coli” alle Olimpiadi di Parigi, dopo che la triatleta belga Claire Michel ha contratto un’infezione gastro-intestinale che ha richiesto le cure dei medici del villaggio olimpico  

Un “azzardo” gareggiare nella Senna secondo gli esperti

‼️L’ALLARME 🚨
Senna inquinata alle Olimpiadi, gli esperti: “È putrida. Nell’acqua non solo Escherichia coli”

#ègiustoinformare
Monta il caso “Escherichia Coli” alle Olimpiadi di Parigi, dopo che la triatleta belga Claire Michel ha contratto un’infezione gastro-intestinale che ha richiesto le cure dei medici del villaggio olimpico.
Un “azzardo” gareggiare nella Senna secondo gli esperti.

Mercoledì scorso Michel aveva partecipato alla gara femminile nella Senna, il fiume parigino che solo qualche settimane fa, dopo 100 anni, è tornato ad essere balneabile. L’atleta potrebbe essere stata infettata dal batterio che persiste a livelli alti nelle acque del fiume specialmente dopo le piogge.

Altri due triatleti svizzeri, Simon Westermann e Adrien Briffod, hanno accusato i sintomi di un’infezione #gastro_intestinale e ieri non hanno partecipato alla gara a squadre miste di triathlon

SENNA INQUINATA

‼️L’ALLARME🚨
Escherichia Coli, cosa provoca questo batterio❓

L’Escherichia Coli è un microrganismo della famiglia degli enterobatteri che sono normalmente presenti nella flora batterica dell’intestino, ma che in alcuni casi possono anche agire da patogeni 🦠

🔹Cos’è l’Escherichia Coli❓

L’Escherichia Coli è un microrganismo che fa parte della famiglia degli enterobatteri, i quali crescono e si sviluppano nell’intestino dell’uomo e di altri animali a sangue caldo.
Oltre a questi habitat, che sono particolarmente favorevoli per lui, l’E.Coli può essere trovato anche nel cibo e diffondersi nell’ambiente.

Nella maggior parte dei casi, questi microrganismi non sono pericolosi e, anzi, partecipano attivamente alle funzioni della flora intestinale. Talvolta, però, possono risultare aggressivi al punto da causare varie patologie enteriche.

Oltretutto, l’Escherichia Coli ha specifiche caratteristiche che lo distinguono da altri microrganismi:

è un batterio gram negativo e non produce spore (asporigeno)
Ha la forma di un bacillo ed è dotato, su tutta la sua superficie, di flagelli, che vengono utilizzati per spostarsi
È dotato di sottili filamenti, chiamati fimbrie o pili, che hanno una duplice funzione, ovvero consentono ai batteri di comunicare tra di loro e di ancorarsi alle cellule.
Siccome la temperatura ideale per la sopravvivenza dell’Escherichia Coli è compresa tra i 35 e i 40 gradi, risulta evidente che l’intestino dell’uomo è un habitat ottimale.

Questo microrganismo può inoltre svilupparsi sia in presenza che in assenza di ossigeno e innescare reazioni di fermentazione servendosi del lattosio. Quest’ultima caratteristica è molto importante in fase diagnostica, in quanto permette di distinguere l’E.Coli da Salmonella e Shigella, batteri che non possiedono questa capacità.

🔹Come si prende l’Escherichia Coli❓

L’Escherichia Coli, presente nell’ambiente e negli alimenti, può essere trasmesso all’uomo in modalità diverse. Essendo sensibile al calore, questo batterio viene eliminato a temperature superiori ai 60 gradi. Pertanto, il rischio di infezione è particolarmente elevato consumando cibi crudi o poco cotti (come carne, pollame, pesce crudo, frutta e verdura non lavata accuratamente) o bevendo acqua non potabile.
Anche il latte non pastorizzato può rappresentare un veicolo di trasmissione.

L’infezione può essere trasmessa anche da persona a persona quando, ad esempio, si entra in contatto con mani non igienizzate correttamente, magari dopo il contatto con animali contaminati.

Alla luce di ciò, è evidente che si può prevenire l’infezione da Escherichia Coli seguendo semplici regole di igiene personale.
Oltre a lavare accuratamente le mani con sapone dopo essere stati in bagno, aver toccato animali o maneggiato pannolini, devono essere lavati bene con acqua calda anche gli utensili per cucinare.
Necessario inoltre evitare, se possibile, gli alimenti più a rischio, come sopra indicato.

🔹Quanto è pericoloso l’Escherichia Coli❓

Nella maggior parte dei casi gli Escherichia Coli risultano innocui per l’uomo e, anzi, contribuiscono alle funzionalità della flora intestinale.

Talvolta, però, possono assumere caratteristiche patogene e provocare una serie di danni e disturbi di varia severità quali crampi a livello addominale, nausea, vomito e diarrea, che può presentare anche tracce di sangue.

L’infezione può colpire chiunque, ma ci sono categorie della popolazione più a rischio, con maggiori probabilità di sviluppare complicanze anche gravi. Si tratta dei bambini piccoli e degli anziani, nei quali l’infezione può degenerare nella sindrome emolitica uremica, ossia un’insufficienza renale associata ad anemia e deficit di piastrine.

🔹Cosa provoca l’Escherichia Coli❓

Le conseguenze sulla salute della persona che sviluppano infezioni da Escherichia Coli dipendono dalla tipologia di batterio con cui il soggetto entra in contatto.
Di seguito, ecco un elenco dei principali E.Coli e dei rispettivi disturbi che possono innescare.

Escherichia Coli enteroinvasivi
Sono capaci di ancorarsi alle mucose dell’intestino crasso provocando infezioni che possono causare diversi disturbi quali:

enteriti
lesioni e danni ai tessuti dovuti al processo infiammatorio
dissenteria (anche sanguinolenta)

E.Coli tossigeno
Questi Escherichia Coli producono tossine che aggrediscono le mucose dell’intestino tenue, provocando come manifestazione sintomatologica principale diarrea. Rappresentano, infatti, la più frequente causa di diarrea di origine batterica.

La cosiddetta “diarrea del viaggiatore”, il disturbo che colpisce le persone che si recano nei Paesi in via di sviluppo, è dovuta proprio a questa tipologia di E.Coli, che si contrae attraverso acqua e cibo contaminati.

E.Coli enteropatogeni (Epec)
Attaccano i microvilli intestinali, a livello dell’intestino tenue e sono i principali responsabili della diarrea durante l’età infantile. Anche questo tipo di E.Coli può causare la diarrea del viaggiatore.

E. coli entero aderenti
Aderiscono in modo irreversibile alle pareti dell’intestino e rappresentano il principale responsabile della diarrea infantile nei Paesi in via di sviluppo.

E. coli enteroemorragici
Sono caratterizzati da un elevato livello di patogenicità e, attraverso le loro tossine, possono causare colite emorragica, accompagnata da crampi all’addome.

In cinque casi su cento, l’infezione può determinare una complicanza particolarmente grave nota come sindrome emolitica uremica.

E. coli uropatogeni
Gli E.Coli possono causare anche infezioni del tratto urinario. I patogeni responsabili, nella maggior parte, fanno parte della fisiologica flora batterica presente nel colon del soggetto.

Tra le principali conseguenze dell’infezione delle vie urinarie da E.Coli uropatogeni ci sono prostatiti, cistiti, uretriti e pielonefriti.

🔹Come viene diagnosticata l’infezione❓

La diagnosi di infezione da E. coli si basa su un attento esame obiettivo del paziente, durante il quale il medico raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi e sulla storia clinica.
A supporto diagnostico, per confermare la presenza del batterio e identificare il ceppo responsabile, possono essere prescritti alcuni esami tra cui:

esame delle feci, in presenza di sintomatologia associabile a disturbi gastroenterici
esame delle urine, quando c’è un coinvolgimento dell’apparato urinario, con sintomi che richiamano un’infezione di quel tratto
Anche l’analisi sierologica può essere richiesta per individuare le eventuali tossine rilasciate da E.Coli, allo scopo di individuare il sierotipo del batterio.

🔹Cosa fare se si ha l’Escherichia Coli❓

Le infezioni a carico dell’intestino provocate da Escherichia Coli, solitamente, se non determinano particolari complicanze, tendono a risolversi spontaneamente, senza la necessità di dover ricorrere ad alcun trattamento farmacologico.

Le indicazioni del medico, quindi, riguardano semplicemente la raccomandazione del riposo e l’assunzione di liquidi per recuperare quelli persi in eventuali episodi di diarrea o vomito.

Le gastroenteriti causate da E.Coli non richiedono necessariamente e sempre una terapia antibiotica.
Sarà il medico, in base alla storia clinica del paziente e ai risultati di eventuali esami di laboratorio, a decidere il modo più opportuno di agire.

Per valutare la risposta e la suscettibilità del batterio ai vari antibiotici, scongiurando lo sviluppo di resistenza ai farmaci, può essere effettuato un antibiogramma, un test che consiste nel mettere direttamente in contatto il patogeno con i vari antibiotici, per individuare il farmaco più efficace.

🔹Cosa non si deve mangiare con l’Escherichia coli❓

Durante un’infezione da E. coli è consigliabile optare per una dieta leggera e facilmente digeribile.
In generale, è meglio evitare:

cibi ricchi di fibre
Cibi grassi, che possono rallentare la digestione e aumentare il disagio
Cibi piccanti, che irritano la mucosa intestinale
Latticini non fermentati
Cibi processati e zuccherati, che possono alterare la flora batterica intestinale.

🔹Quanto tempo ci vuole per guarire❓

L’infezione da E.Coli ha generalmente un periodo di incubazione di tre o quattro giorni di distanza dalla contaminazione (ingestione di bevande o alimenti contaminati). Dopodiché, cominciano a comparire i sintomi che possono durare anche fino a otto giorni, terminati i quali, nella maggior parte dei casi, l’intestino riesce a debellare definitivamente il batterio e il paziente si ristabilisce completamente.

Cos’è Escherichia Coli?

Monta il caso alle Olimpiadi. Sintomi e cause dell’infezione


Triatleta belga ammalata dopo la gara nella Senna. Ma non è detto che si sia contagiata nuotando nel fiume. Come ci si infetta e quali sono le cure

Monta il caso ‘Escherichia Coli’ alle Olimpiadi di Parigi, dopo che la triatleta belga Claire Michel ha contratto un’infezione gastro-intestinale che ha richiesto le cure dei medici del villaggio olimpico (il Cio smentisce che sia stata ricoverata in ospedale). Mercoledì scorso Michel aveva partecipato alla gara femminile nella Senna, il fiume parigino che solo qualche settimane fa, dopo 100 anni, è tornato ad essere balneabile. Il triathlon era stato rinviato per due giorni di fila, perché dopo abbondanti piogge, l’acqua della Senna non rispettava i requisiti di sicurezza. Al terzo giorno le analisi hanno decretato che la quantità di batteri, virus, e inquinanti chimici, era compatibile con gli standard per le competizioni in acque libere. L’intera gestione delle gare (anche quelle di fondo si disputeranno nella Senna) non è andata giù a molti atleti; dopo il caso di Claire Michel, il Belgio ha ritirato la sua staffetta. Non è tuttavia certo il legame tra l’immersione nel fiume e l’infezione, tanto per la belga quanto per altri due atleti elvetici che avrebbero accusato malesseri.

Cos’è l’Escherichia Coli?
Come avviene il contagio
Quali sono i sintomi
Come si effettua la diagnosi
Come si cura l’infezione da E. Coli
Cosa dicono gli esperti?
Cos’è l’Escherichia Coli?

Si tratta di una classe di batteri che abita normalmente l’apparato gastro-intestinale; tuttavia, “alcuni ceppi hanno acquisito geni che permettono loro di causare infezione intestinale”, recita il Manuale MSD. E’ il caso della triatleta belga. E. Coli può provocare anche infezioni urinarie (le più frequenti) o anche infezioni ad altre parti del corpo (più rare). Eccezionalmente, è possibile che il batterio porti a una “sindrome emolitica uremica con gravi compromissioni per il paziente, che colpisce soprattutto i bambini e gli anziani”, informa il San Raffaele di Milano.

Come avviene il contagio 😷 

L’infezione intestinale è legata al consumo di alimenti contaminati (come la carne poco cotta, in particolare il manzo macinato), al contatto con animali infetti o all’ingestione di acqua contaminata. È possibile trasmettere Escherichia Coli anche con il contatto oro-fecale da persona a persona, fondamentale a questo proposito è la pratica igienica del lavaggio frequente delle mani. Non sappiamo dunque quale sia la causa dell’infezione contratta da Claire Michel. I “sintomi compaiono generalmente da 12 ore a qualche giorno dopo il contatto con il batterio ed hanno la durata di 1 settimana circa” (San Raffaele).

Quali sono i sintomi

Le infezioni gastro-intestinali possono causare diarrea, a volte grave o emorragica, e dolore addominale. Altri sintomi sono nausea e vomito e febbre, che solitamente si presenta nella fase iniziale di contagio.

Un particolare ceppo di Escherichia Coli provoca diarrea acquosa, chiamata anche ‘diarrea del viaggiatore’, perché generalmente contratta da persone che consumano acqua contaminata in zone in cui non è adeguatamente purificata. I sintomi sono lievi e si risolvono generalmente in pochi giorni. Altri ceppi possono provocare una grave infiammazione al colon (colite), il più comune nel Nord America è E. coli O157:H7, ma ne esistono molti altri. Alcuni sono enteroemorragici, cioè possono provocare sanguinamento intestinale e, dunque, feci scure.

Come si effettua la diagnosi

Tramite l’analisi di urina o feci, o altro materiale, a seconda del tipo di infezione. L’identificazione dei batteri nel campione conferma la diagnosi. Le analisi permettono non solo di identificare il batterio ma anche di stabilire quali siano gli antibiotici efficaci in quel caso (antibiogramma).

Come si cura l’infezione da E. Coli

Nella maggior parte dei casi si usano gli antibiotici che trattano efficacemente le infezioni da E. coli esterne al tratto digerente e la maggior parte delle infezioni intestinali. l trattamento varia comunque in funzione della sede dell’infezione, dalla gravità e dal tipo di E. Coli coinvolto. Nel caso di E. coli O157:H7, gli antibiotici possono essere controproducenti.

Cosa dicono gli esperti?

Cosa dicono gli esperti del caso Michel? “Oggi Louis Pasteur, padre della moderna microbiologia, si rivolta nella tomba – commenta su X l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore al San Martino di Genova –. Far nuotare gli atleti nella Senna ha riportato il mondo indietro di 100 anni. Alla fine l’E. coli è il minore dei problemi infettivologici che si possono contrarre nella Senna”. Si tratta infatti di “un problema ben conosciuto, risolvibile con una terapia antibiotica”. Ma in quelle “acque putride, popolate da topi e chissà quale altro animale”, si possono fare anche incontri con rischi potenzialmente gravissimi, spiega l’esperto all’Adnkronos Salute. “Dalla leptospirosi alla salmonella, alla shigella e alla yersinia per non parlare poi di tutti quelli che sono i protozoi o gli altri parassiti che possono arrivare attraverso l’acqua: dall’ameba alla giardia”.

L’epidemiologo Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene presso l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, parla di “caso annunciato”. Rezza ricorda infatti un report sui livelli di Escherichia Coli della Società internazionale delle malattie infettive. “Da epidemiologo e infettivologo suggerisco il principio di precauzione in questo caso. Non mettiamo a rischio la salute degli atleti”. Alla cautela invitava anche la Società italiana di medicina ambientale: “Sono stati compiuti notevoli progressi per migliorare la qualità dell’acqua della Senna, ma i rischi sanitari non possono essere completamente eliminati”

{FOTO Il post di Claire Michel dall’ospedale (Instagram)}

Thank you for all the kind messages checking in on me. l’ve had good care here and I will recover. I’m mostly devastated for the team & sad to finish the Games like this.
10/10 for team support though

Grazie per tutti i messaggi gentili che ho ricevuto. Sono stata ben curata qui e mi riprenderò. Sono soprattutto devastata per la squadra e triste di finire i Giochi in questo modo.
10/10 per il supporto della squadra però

#sapevatelo2024 

 

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