AttualitàBasilicataBlog

MATERA, PSICODRAMMA M5S

Il gruppo territoriale contro Bennardi. Il gruppo consiliare contro il gruppo territoriale. Mezzo risveglio del centrodestra, Casino (FI) e Giordano (FDI) chiedono dimissioni del sindaco

A chi gli chiedeva cosa fosse la politica, Rino Formica rispondeva «è sangue e merda». Il leader socialista spiegò dopo anni il significato di quella dicotomia chiarendo che intendeva dire che la politica è il luogo dove massimamente si consumava il conflitto e il sacrificio. Ai tempi di Rino Formica uno come Domenico Bennardi nella migliore delle ipotesi avrebbe fatto le fotocopie e risposto al telefono in una sezione di provincia. Le ombre lunghe dei tempi di tramonto, invece, lo hanno proiettato alla guida di Matera, città di valore internazionale e secondo centro urbano della Regione Basilicata per numero di abitanti. Era il tempo della massima espansione dei cinque stelle quando si credeva che aver fatto politica, essersi impegnati in una qualche attività sociale e pubblica, fosse un demerito. La realtà, come insegna il mito della caverna di Platone, è ostica da controvertire e un incapace resta un incapace anche se porta la fascia di sindaco.

LO PSICODRAMMA DEL MOVIMENTO

L’inettitudine di un leader non può non essere il riflesso della incapacità complessiva della squadra che lo ha scelto. È chiaro che, se il primo dei cinque stelle materani è Bennardi, il resto della squadra non può che essere meno lucido e meno capace di fare politica. Ieri abbiamo dato notizia che il gruppo territoriale del M5S ha preso le distanze da Bennardi e dalla sue scelte, oggi siamo costretti a dare atto che il gruppo consiliare del Movimento ha preso le distanze dal gruppo territoriale. Orientarsi in questa ridda di voci diverse, di disordine logico e di mancanza totale di lucidità non è semplice. Eravamo abituati ai partiti politici che prendevano una sola posizione e che usavano nomi semplici e comprensibili come sezioni, segreterie provinciali e regionali, malgrado il tempo dei grillini sia volto già al termine, ancora non riusciamo a capire chi decide e in che modo. È evidente che non ci riusciamo noi e non ci riescono neanche loro.

GIORDANO (FDI) CHIEDE DIMISSIONI

Intanto arrivano le prime prese di posizione da parte dell’opposizione. Il consigliere Casino di Forza Italia già da tempo evidenzia la crisi dell’amministrazione e la difficoltà di Bennardi a governare, invitando il sindaco a rassegnare le sue dimissioni. La novità nel centrodestra è la presa di posizione di Fratelli d’Italia. In una nota diffusa nella mattinata di ieri, Michele Giordano, Presidente Provinciale Fdi Matera, ha evidenziato che la giunta Bennardi ormai senza maggioranza da tempo si regge soltanto sulla capacità di galleggiamento del sindaco e ha chiesto le dimissioni del Sindaco. Il centrodestra materano sembra finalmente e molto lentamente risvegliarsi dal torpore che lo ha caratterizzato in tutti questi mesi di crisi amministrativa e forse inizia a ricordarsi che è una forza di opposizione che dovrebbe lavorare per costruire un’alternativa sempre che ne sia capace an- che in considerazione dell’importanza strategica delle elezioni materane dopo la sonora sconfitta incassata a Potenza.

IL SENSO DEL RIDICOLO

Quello che complessivamente manca a Matera è il senso del ridicolo che porterebbe Bennardi alle dimissioni e l’opposizione a lasciare le spiagge per svolgere il proprio lavoro. Evidentemente, però, la città dei sassi non sembra avere né nel Movimento, né a destra né a sinistra una classe dirigente all’altezza dei suoi compiti. Mentre Potenza ha trovato in Vincenzo Telesca un sindaco all’altezza del ruolo della città, Matera tarda a trovare un qualsiasi sbocco politico. Tutti si accontentano di galleggiare in un valzer di mediocrità che offende la grande storia politica e sociale della città.

Di Massimo Dellapenna

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti