A RUOTI LA GIORNATA DELL’EMIGRANTE
Si è svolto anche il Festival delle Radici, eventi dedicati a chi desidera riscoprire e riconnettersi con le loro origini
Nella due giorni del 4 e 5 agosto il Comune di Ruoti ha celebrato la Terza Giornata dell’Emigrante. «Questo evento speciale, parte del progetto “Turismo delle Radici”, è dedicato a tutti coloro che desiderano riscoprire e riconnettersi con le loro origini, pensata per celebrare e riscoprire le tradizioni, la cultura e le radici storiche che caratterizzano il nostro territorio- spiegano dalla Casa comunale- Il 2024 è stato proclamato l’Anno delle Radici Italiane nel Mondo, un’occasione speciale per celebrare il legame profondo che unisce gli italiani e i loro discendenti sparsi per il globo. In questo contesto, il Festival delle Radici assume un significato ancora più rilevante, diventando un punto di incontro per chi desidera riscoprire le proprie origini e rafforzare il senso di appartenenza culturale». Attraverso le varie attività proposte, «vogliamo rafforzare il legame con le tradizioni e trasmettere alle nuove generazioni il valore della memoria storica. Il centro storico si è animato con musica popolare di artisti locali e un percorso enogastronomico che ha offerto ai visitatori la possibilità di assaporare i piatti tradizionali della cucina locale, per poi proseguire nella giornata successiva, con la 3° edizione della Giornata dell’Emigrante, oltre a un momento religioso, con una grande tavolata all’aperto per degustare un menù tipico, preparato con ingredienti locali e secondo ricette tradizionali, un laboratorio che permette di scoprire il ruotese antico, “La Ruoti della Fortuna”, una sorta di gara sul dialetto ruotese». Spazio anche ad una conferenza durante la quale sono intervenuti esperti del settore per discutere di emigrazione e accogliere i numerosi ruotesi che ritornano a Ruoti per le feste di San Donato e San Rocco, occasione per riunirsi con la famiglia e celebrare le tradizioni. Questo momento è stato allietato da uno spettacolo teatrale e dal- l’esibizione di danze tradizionali con il Gruppo Folk ruotese (Miss’48). La serata si è conclusa con un con- certo di musica popolare “Ama Sta Terra” a cura di Pietro Cirillo di Officine popolari lucane. L’augurio è che questo festival possa crescere di anno in anno, attirando sempre più visitatori e contribuendo a preservare e valorizzare le nostre preziose radici culturali». Il Sindaco Franco Gentilesca conclude: «Questo nostro festival rappresenta un’opportunità unica per la comunità. Non solo ci permette di celebrare le tradizioni e la cultura, ma ci offre anche la possibilità di condividerle con il mondo. Grazie al sostegno del MAECI e al progetto Turismo delle Radici, possiamo promuovere il nostro borgo e le sue ricchezze in un contesto internazionale, continuando nel percorso intrapreso già da diversi anni con l’istituzione della “Giornata dell’emigrante”».