IL CASO DELL’OROLOGIO SILENZIATO A TRAMUTOLA: DOPO L’AMMINISTRAZIONE PARLANO I CITTADINI COINVOLTI
A Cronache confessano: «Non abbiamo mai chiesto di silenziare definitivamente l’orologio»
Nei giorni scorsi, attraverso una nota diramata dall’amministrazione comunale di Tramutola, la cittadinanza veniva avvisata che l’orologio secolare collocato in Piazza del Popolo sarebbe stato silenziato dopo richiesta ufficiale da parte di alcuni cittadini, che lamentavano, soprattutto nelle ore notturne, il fastidio provocato dai ritocchi dell’orologio. Anche l’Arpab, interpellata dall’ente, difatti dava ragione ai privati cittadini, evidenziando la presenza di inquina- mento acustico e il superamento della soglia dei decibel consentita dalla legge. La notizia è rimbalzata su tutti i media dando luogo anche all’indignazione dei cittadini che invece non avrebbero voluto silenziare mai l’orologio. Da qui l’esigenza, da parte dei protagonisti della vicenda, di chiarire alcuni punti. «Scriviamo questa nota non per fare sterile polemica o alimentare inutili quanto sciocchi commenti , ma per dovere di informazione e correttezza nei confronti di quei cittadini che si sono interrogati in maniera intelligente su quanto accaduto-ci hanno spiegato Angela Troccoli e Giuliano Caporocci-.Ad Aprile 2023 abbiamo cortesemente chiesto al Sindaco, recandoci presso la Casa comunale, la possibilità di una modifica all’orario dell’orologio poiché lamentavano difficoltà nel riposare e in virtù di ciò avevamo avuto alcuni problemi di salute. Questo già consapevoli del fatto che l’orologio fosse fuori norma e non esprimendo la volontà di silenziarlo, ma chiedendo solo una semplice modifica degli orari, tanto più che l’accensione e lo spegnimento dello stesso erano stabiliti sulla base di un criterio personale e senza alcuna regolamentazione, dalle ore 06:15 alle 00:45. Durante l’incontro con il Sindaco, abbiamo fatto presente che l’orologio sicuramente superava la soglia di tollerabilità prevista dalle tabelle Arpab e che, in virtù di questo, non chiedevamo una misurazione, ma ci auspicavamo di poter chiudere in via amichevole la faccenda, come era già successo con passate amministrazioni. A questa richiesta non è seguita mai alcuna risposta da parte del Sindaco. A Luglio 2023 decidiamo di inviare una raccomandata a mezzo di un legale per chiedere un incontro “[…]al fine di verificare la disponibilità ad un uso razionale ed in linea con i limiti della normale tollerabilità dell’orologio”. Tale incontro non è avvenuto mai perché il Comune di Tramutola, in data 25/07/2023, ha interpellato L’ARPAB chiedendo di effettuare, con la massima urgenza, una misurazione dell’inquinamento acustico nelle ore notturne. Il 06/09/2023 ARPAB già rispondeva sottolineando che”[…] in casi analoghi già con soli n.3 rintocchi/ora, che potrebbero configurarsi come evento impulsivi, nel periodo di riferimento compreso dalle ore 22:00 alle ore 06:00, è stato verificato il superamento di limite fissato dal DPCM 14 novembre 1997». Nella citata nota ARPAB faceva inoltre riferimento alla pronuncia del T.A.R. Puglia (Lecce) sez. I sent. 1807 del 9 luglio 2009, nella quale fu riconosciuta la necessità di dover modificare le modalità di funzionamento dell’orologio per contenere il disturbo lamentato. «Sulla scorta di ciò l’ARPAB suggerì di esprimere in primis un tentativo di componimento bonario della vicenda. Con l’ordinanza del 5/10/23 n°41/2023 si dispose di silenziare l’orologio dalle ore 22:00 alle ore 06:00. Ma ritenendo non adeguata l’Ordinanza e considerato che i rintocchi dell’orologio superavano i limiti di legge, sia nelle ore diurne che in quelle notturne, per evitare di silenziare definitivamente l’orologio, con nota del 06/10/2024, si proposero delle fasce orarie alternative di riposo, ovvero dalle ore 22:00 alle ore 08:00 nei giorni feriali e dalle ore 23:00 alle ore 09:00 nei giorni festivi. Tale proposta non è stata ritenuta accoglibile tanto che l’Amministrazione ha ritenuto di richiedere l’intervento ufficiale dell’ARPAB per la misurazione delle emissioni sonore che sono state condotte a Gennaio 2024, per 48 ore consecutive, direttamente nel nostro appartamento, sia di giorno che di notte e con finestre aperte e chiuse». A Maggio il report evidenzia a il superamento dei decibel nelle ore notturne ed anche in alcune ore diurne. «L’ARPAB non ha mai fatto riferimento alla necessità di spegnimento completo dell’orologio sottolineano i cittadini coinvolti tale competenza spetta unicamente al Sindaco, il quale, di propria iniziativa, ha ordinato la “tacitazione definitiva dell’orologio in piazza del Popolo”. La nostra famiglia, così infangata e messa alla gogna, a tal punto da essere attaccata per strada, è la stessa che in tutti questi anni è stata presente nella vita della nostra Comunità, dando il proprio contributo a vario titolo e in vari modi; le porte della nostra casa non sono mai state chiuse per nessuno in varie e disparate occasioni, così come il tempo e le risorse messe a disposizione. Ci chiediamo inoltre come sia possibile e consentito utilizzare delle piattaforme pubbliche per omettere la verità dei fatti e far ricadere la colpa delle proprie azioni su dei cittadini, i quali avevano richiesto solo un appuntamento presso il Comune per proporre il posticipo di alcune ore dei rintocchi dell’orologio».
Di Anna Tammariello