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IL CONSIGLIERE LAURINO REPLICA AL SINDACO OSTUNI IN MERITO ALLA RIMOZIONE DELLE TARGHE IN PAESE

«Domande legittime dai nuovi eletti, ma non dal Sindaco che ha condiviso tutto, in due amministrazioni, del passato che ora rinnega»

All’indomani dalla replica del Sindaco di Sant’Angelo Le fratte, Vincenzo Ostuni, al Consigliere Michele Laurino, sulla querelle della rimozione di due targhi, tra le quali una riportante il nome dell’allora Sindaco Laurino, oggi, è lo stesso Consigliere comunale a controbattere: «Ho letto con attenzione le parole di Ostuni riguardo alla rimozione delle targhe considerate dal Sindaco “autocelebrative” e ritengo doveroso rispondere per chiarire alcuni punti e offrire una prospettiva diversa. Una targa con il nome di un’Amministrazione comunale che ha realizzato un’opera pubblica può essere considerata come un segno di riconoscimento e trasparenza. Serve a informare i cittadini su chi ha finanziato e realizzato l’opera, promuovendo la responsabilità e la visibilità delle autorità locali. Intestare la targa all’Amministrazione comunale sottolinea il lavoro collettivo dell’Ente piuttosto che il contributo di un singolo individuo che si trasformerebbe in “celebrativa”». Incalza Laurino: «Vorrei sottolineare che durante il periodo in cui le targhe furono apposte, il Sindaco Ostuni ricopriva il ruolo di Vicesindaco, un aspetto che non va dimenticato. Pertanto, sorprende leggere una critica così forte nei confronti di scelte che lui stesso, in quel periodo, ha supportato -e prosegue- In merito al- le autorizzazioni delle targhe, è giusto chiedere trasparenza. Tuttavia, se si ritiene che qualcosa non sia stato fatto correttamente, esistono modi formali e appropriati per affrontare la questione, anziché alimentare polemiche pubbliche e rimuoverle illegalmente senza informare i cittadini, anche perché le targhe non hanno avuto un costo in più a mq del pavimento in pietra, quindi non sono abusive ma rientrano regolarmente nel computo dell’Opera». Il Consigliere incalza: «Riguardo alle affermazioni sul “danno erariale”, mi sembra opportuno ricordare che qualsiasi iniziativa promossa dal Comune dovrebbe essere stata valutata e approvata attraverso le procedure amministrative corrette. Se così non è stato, anche chi era in amministra- zione all’epoca, incluso Ostuni, allora Vicesindaco, dovrebbe assumersi la responsabilità. Invece la domanda da fare visto che non ci sono autorizzazioni ed affidamenti con copertura finanziaria a rimuovere e sostituirle con altre le due targhe in Pietra chi ha pagato l’Impresa? Qui la risposta al danno erariale la daranno gli organi competenti dopo aver completato le indagini». Sul tema del quadro ritraente l’ex Sindaco, Laurino Asserisce: «Le vostre domande sono legittime di voi nuovi eletti, ma non certamente del Sindaco che ha condiviso tutto del passato che ora rinnega. È importante sapere che l’opera del graffito è sta- ta spontaneamente proposta e realizzata dagli artisti che gratuitamente l’- hanno ideata, il tutto con massima trasparenza alla presenza dell’ora Vicesindaco che non ha mai obbiettato né verbalmente né per iscritto. Per rispetto agli artisti, e dato che il lavoro è stato offerto gratuitamente, ho lasciato loro esprimere la propria creatività. Anche qui, il Sindaco Ostuni si è rivelato incoerente nel trasferire i fatti, dimostrando, a mio avviso, un atteggiamento di incoerenza e falsità mosso da una forte gelosia, altrimenti inspiegabile. Tuttavia, invito a trattare la questione in maniera costruttiva e trasparente, senza ricorrere a polemiche personali in un confronto politico». Infine, conclude il Consigliere, «so- no pienamente d’accordo sull’importanza di educare alla legalità e al rispetto delle risorse pubbliche. Tuttavia, la rimozione delle targhe dovrebbe avvenire nel rispetto delle procedure legali e con la consapevolezza che anche le azioni del passato hanno contribuito a formare la nostra comunità. L’invito che rivolgete alla minoranza di esercitare il proprio ruolo in coerenza con le esigenze dei cittadini è condivisibile. La nostra priorità rimane il bene del paese e siamo sempre aperti al dialogo e alla collaborazione per garantire un clima di armonia e comunità di cui questo atteggiamento monarchico dell’attuale Sindaco certamente non sta seminando. Vi invito, quindi, a un confronto sereno e costruttivo per discutere queste e altre questioni che riguardano il nostro amato paese, nel rispetto dei valori democratici che tutti noi condividiamo, cosa di cui vi siete già rifiutati di fare durante la campagna elettorale. Tuttavia, ripeto, non accettiamo questi atteggiamenti monarchici che non sono certamente salutari per un clima di armonia nella nostra comunità. Una buona amministrazione all’inizio dovrebbe pensare ad amministrare con continuità, soprattutto se il Sindaco eletto ha amministrato nelle due precedenti amministrazioni in qualità di Vicesindaco anziché a preoccuparsi di demolire».

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