SPERDUTO CONTRO IL SINDACO: «NUOVO BANDO FURBESCO PER MANTENERE LA GIUNTA MASCHILE»
Il consigliere di opposizione del Pd ritorna sulla mancanza della quota rosa nell’esecutivo
Il mese scorso, il consigliere del Pd Michele Sperduto ha accusato il sindaco di San Fele Donato Sperduto di non aver nominato alcun assessore donna, e lo ha fatto evidenziando la legge sulle pari opportunità. È stato denunciato l’atteggiamento grave, e irrispettoso, verso le Istituzioni, da parte del Sindaco di San Fele, relativamente al fatto che, nonostante le varie prese di posizione, contrarie, di tutte le forze politiche, la richiesta di annullamento del Decreto di nomina della Giunta del 24.07.2024, da parte della Consigliera Regionale di Parità Ivana Pipponzi, l’interrogazione parlamentare dell’On. Luana Zanella (gruppo AVS) ai Ministri degli interni e delle Pari Opportunità, l’attenzione mediatica degli organi di stampa locali e nazionali, ad oggi, il sindaco di San Fele non ha provveduto a revocare il Decreto n.6 del 4 luglio 2024. Non ha ricomposto la Giunta comunale nel rispetto della norma sulla parità di genere, che vede, come in questo caso, anche la presenza femminile. Il consigliere comunale del Pd Michele Sperduto, in una nota aveva affermato, nel luglio scorso: «Della vicenda è stato puntualmente interessato anche il Segretario Comunale Giovanni Conte, senza che ad oggi ci sia stata una risoluzione. Di qui di nuovo, la sollecitazione del Prefetto di Potenza di un intervento urgente sul sindaco, al fine di procedere con la revoca del decreto di nomina n.6/2024, che prevede la presenza di due assessori uomini, e di nominare la giunta comunale con il rispetto delle parità di genere». Nei giorni scorsi, il consigliere comunale del Pd ha espresso ancora una volta il suo disappunto nei riguardi del Sindaco di San Fele specificando che, nel nuovo avviso pubblico che scade il 18 agosto, esso ha eliminato tutti i requisiti tecnici, compreso il titolo di studio laurea e diploma previsti precedentemente per assolvere alla carica di assessore comunale (art. 3 e 51 della Costituzione Italiana). «Era stato chiesto- ha dichiarato di recente Michele Sperduto – di procedere prima alla revoca del Decreto di nomina della giunta in carica, così come anche richiesto dalla consigliera regionale di parità Ivana Pipponzi- ma questo non è avvenuto. Successivamente il sindaco avrebbe potuto nominare direttamente la Giunta, senza alcun bisogno di un nuovo avviso. Probabilmente è in atto una un tentativo furbesco di rendere ‘deserto’ questo nuovo avviso, e poter garantire gli equilibri politici della maggioranza, mantenendo l’attuale giunta con il consigliere Bochicchio e Pierri. Risulta molto strano che il sindaco di San Fele, profondo conoscitore della realtà di San Fele, e dei suoi cittadini, non sia in grado di trovare nella comunità una figura femminile da nominare direttamente nella giunta comunale, senza ricorrere a un avviso pubblico. Basterebbe orientarsi all’interno della lista ‘Per San Fele’ presente alle ultime elezioni amministrative, poi vincitrice delle elezioni, per trovare le candidate di genere femminile: Raffaella Carlucci, ex assessore per dieci anni; Tina Di Leo ex Presidente del consiglio comunale dell’ultima consiliatura».
Di Carmen Piccirillo