AD ACERENZA GIOCHI MEDIEVALI E CORTEO STORICO
L’evento “Dai Longobardi ai Normanni, storia di una Cattedrale” è giunto alla 32^ edizione
La rievocazione storica “Dai Longobardi ai Normanni, storia di una Cattedrale”, l’11 e 12 agosto, giunta alla XXXII° edizione e organizzata dall’Associazione Culturale Acheruntia, come ogni anno si conferma come uno degli appuntamenti più attesi nella zona del Vuture-Alto Bradano.
L’evento, divenuto ormai un must per tutti gli appassionati della storia medievale e della sua arte – spiega il Sindaco di Acerenza, Fernando Scattone, è preceduto nella serata dell’11 agosto da una vera e propria competizione basata su giochi dell’epoca tra le squadre delle quattro porte che anticamente permettevano l’entrata all’interno del centro storico acheruntino: Porta Maggiore, Porta Venosina, Porta Vetrana e Porta San Canio.
Il Corteo Storico si compone di circa 200 figuranti sfilano per il borgo medioevale di Acerenza per poi giungere nella maestosa cattedrale dell’ XI secolo ove si rievoca l’incontro tra Roberto il Guiscardo e sua moglie regina Longobarda e l’arcivescovo Godano che decidono la costruzione del tempio. Per due giorni (11 e 12 Agosto) il borgo si anima con giocolieri, musici, mangiafuoco e con mercatini ove è possibile degustare piatti tipici della cucina medievale.
Una delle più longeve rievocazioni storiche della Basilicata, Il corteo storico “Dai Longobardi ai Normanni: storia di una cattedrale” che avvolge di suggestive atmosfere medievali la cittadina di Acerenza. L’evento, giunto alla XXXII° edizione è curato dall’associazione culturale Acheruntia e si avvale del patrocinio del Comune di Acerenza.
Il corteo parte dal museo diocesano e attraversa le strade principali della cittadina per poi terminare in largo Arnaldo, all’ombra della cattedrale. E, come ogni anno, è proprio la maestosa cattedrale di Acerenza a costituire il fulcro della rappresentazione. La storia è quella di Sikelgaita, dama dal carattere risoluto, e del marito Roberto il Guiscardo, duca di Puglia, uomo astuto ed ambizioso, che insieme al vescovo metropolita Arnaldo edificherà nel 1080 quel crocevia di mito e religiosità che è la cattedrale normanna.
Duecento figuranti, bardati con costumi d’epoca dai colori sgargianti, fanno si che chiunque può rivivere un frammento significativo di una storia che sovrappone e confonde sacro e profano, altare e corte, spada e pastorale, alleanza che poco più tardi porterà diritto all’esperienza delle crociate.
Per l’occasione, conclude il Sindaco, Acerenza si veste dei colori e delle atmosfere enigmatiche del medioevo. Ogni piazza del centro storico è animata e ha una precisa funzione nella drammaturgia del corteo. A completare la scena la gastronomia tipicamente medievale e animazioni con mangiafuoco, saltimbanchi, giocolieri, danzatori, streghe e soldati normanni.