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CIA-AGRICOLTORI: “INVASAMENTO SPERIMENTALE” IN DIGHE ACERENZA E GENZANO

Secondo Cia- Agricoltori questo importante procedimento va attivato il prima possibile

Per la delicata e difficile fase che attraversiamo sul versante dei cambiamenti climatici e delle situazioni metereologiche estreme, la Cia-Agricoltori di Potenza e Matera sollecita un impegno straordinario alle Istituzioni e agli Enti preposti affinché si attivino ad affrontare la ulteriore e decisiva partita che riguarda lo schema idrico Basento/Bradano relativo alle mancate autorizzazioni da parte del servizio dighe a trattenere la risorsa negli invasi di Acerenza e Genzano, tecnicamente chiamato “invasamento sperimentale”. E’ importante attivare le procedure per le operazioni di trattenimento, in quanto solo tramite questo adempimento e a seguire secondo una rigorosa gradualità tecnico-strutturale-strumentale sarà possibile raggiungere la piena funzionalizzazione degli invasi e poi garantire i relativi servizi irrigui.

Secondo Cia- Agricoltori questo importante procedimento va attivato il prima possibile per una serie di motivi. In primo luogo per dare organicità all’intervento, a seguire per le indubbie ricadute di natura economiche, produttive e occupazionali, in una parte importante della Basilicata spesso penalizzata. A seguire per mettere a valore gli imponenti investimenti fino ad oggi sostenuti, oltre alla indiscutibile esigenza di tutelare la risorsa idrica, che deve essere utilizzata in modo consapevole e responsabile, ma prima ancora risulta dirimente e speculare averne le disponibilità, per queste ragioni il tema degli accumuli è decisivo, ancor più in Italia dove solo l’11% della acqua piovana viene trattenuta.

Si tratta di ottimizzare e massimizzare ogni forma o soluzione di trattenimento/accumulo, obiettivo che in Basilicata dovrebbe essere non complicato vista la nostra orografia e le tante dighe e le numerose opere per la raccolta, favorendo processi di mitigazione e adattamento che dimostrano plasticamente quanto siano decisive e determinanti tali opere per una appropriata e sufficiente gestione della risorsa e quanto incidono sugli attuali e futuri assetti sociali ed economici.

Cia-Agricoltori di Potenza e Matera, inoltre, giudica di assoluta importanza quanto segnalato a mezzo stampa dall’Assessore alle infrastrutture della Regione Basilicata Pasquale Pepe, in merito all’avanzamento e al finanziamento di alcune opere riguardanti lo schema idrico Basento-Bradano e dell’areale irriguo denominato Distretto G a valle della Diga di Genzano e dei distretti “A” e “T” a valle del Marascione.

Nello specifico facciamo riferimento alla consegna in via d’urgenza dei lavori per il collegamento per 9 Milioni di euro sullo schema Basento-Bradano da parte del segretario dell’Autorità di Bacino meridionale Dott. Vera Corbelli. Questo intervento, cosi come si apprende dal comunicato stampa, riguarda il ripristino delle opere classificate “grandi adduttori” destinate a vettoriare i necessari volumi di acqua tramite la traversa di Trivigno nelle due dighe di Acerenza e Genzano.

Inoltre viene segnalato un ulteriore finanziamento di 11,5 Milioni di euro destinato ad interventi di riefficentamento della galleria che collega la Diga di Acerenza e quella di Genzano di Lucania, opera sifonata e non funzionante da qualche tempo.

Ambedue le dighe a regime possono invasare circa 80 Milioni di mc di acqua e dovranno asservire uno dei più ampi e importanti areali di Basilicata, atteso che le superficie sottese e potenzialmente irrigabile si aggirano intorno ai 10.000 Ha oltre ad essere particolarmente vocate a produzioni intensive e di pregio.

La risorsa acqua è e sarà sempre più un bene prezioso oltre che fattore di competitività nei territori e fra le Comunità. Dobbiamo saperla gestire e utilizzare in modo appropriato, ma contestualmente abbiamo il dovere di mettere la parola fine a vicende come quelle dello schema Basento-Bradano, che durano da oltre 40 anni e che bisogna chiudere positivamente creando le necessarie condizioni di sviluppo e di crescita economica, in una fase nella quale vi è grande attenzione per il capitale territorio e non mancano le risorse finanziarie.

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