FDI INCAPACE DI CAPITALIZZARE
Il partito di maggioranza relativa assente da ogni decisione, ma può recuperare se si vuole. Quarto imbambolato dopo la sconfitta, Mattia “espatria” per disperazione
Per le elezioni regionali in Campania, il senatore Iannone, segretario regionale di Fratelli d’Italia non ha usato mezze misure né mezze parole «noi siamo il primo partito, nostro deve essere il candidato Presidente», una affermazione che ha dato in una sola frase l’idea chiara di cosa significhi essere il partito guida della coalizione. Evidentemente in Basilicata a FDI manca un Iannone capace di dettare la linea senza paura e con sicurezza. Non si riesce a dare un’altra spiegazione logica alla situazione di FDI in Basilicata che, malgrado i numeri elettorali e la forza della rappresentanza in Consiglio Regionale, non riesca ad incidere minimamente nelle dinamiche di Go- verno della Regione e del territorio. Il partito del Presidente del Consiglio, malgrado esprima tre parlamentari e quattro consiglieri regionali, infatti, non ha ottenuto la candidatura alla Presidenza della Giunta, la candidatura a Sindaco di Potenza ed ha perso anche la postazione di Vicepresidente della Giunta Regionale andata alla Lega malgrado il minor peso del partito di Salvini. Sostanzialmente una debacle totale. Cinque anni fa con la stessa forza che oggi esprime FDI, la Lega prese due assessorati, la Presidenza del Consiglio e la Vice Presidenza della Giunta oltre che il sindaco di Potenza.
NAVE SENZA NOCCHIERO
Per mutuare le parole di Dante, FDI Basilicata sembra una nave senza nocchiero, totalmente allo sbando, incapace di assumere una strategia e di adottare una linea di qualsiasi tipo. Anche nella vicenda delle direzioni regionali FDI non è stata in grado di mettere alla guida dei propri dipartimenti uomini di Partito malgrado ci fossero molte candidature anche qualificate provenienti da quel mondo. Almeno su questo ci sarà il tempo di recuperare, visto che le due istituende direzioni regionali sono ancora da assegnare. Praticamente il peso elettorale non si è tradotto in una forza politica, quasi che nessuno sia stato in grado di muovere le pedine necessarie per arrivare a scacco matto. Addirittura si vocifera di una nota inviata dal segretario regionale Quarto con la quale si chiedeva di soprassedere al regolamento e alle nomine che lo stesso Quarto è stato co- stretto a rimangiarsi.
IL SILENZIO SU MATERA
Del resto basta guardare anche la situazione della città dei Sassi per mostrare chiaramente la totale assenza di politica nel Partito di maggioranza relativa. Il Comune governato dai cinque stelle è in crisi politica da mesi, i rimpasti seguono i rimpasti, ci sono denunce ed indagini e, mentre Casino di FI fa egregiamente il suo ruolo di oppositore, FDI tace. Sembra quasi che dimentichino di fare politica. Matera è la città del segretario regionale, Patria di adozione dell’onorevole Mattia, FDI avrebbe tutte le condizioni per ottenere la candidatura a Sindaco anche in considerazione del fatto che è stata trattata da parente povero nelle attribuzioni delle postazioni fino ad ora assegnate. Tutto spingerebbe per un protagonismo di FDI, la totale assenza di guida politica lo rende impossi- bile. QUARTO ASSENTE È evidente, purtroppo, la totale assenza di azione politica da parte di Piergiorgio Quarto. Il segretario regionale, soronamente sconfitto alle elezioni dove è arrivato terzo, non sembra capace di assumere l’azione politica né appare in grado di partorire un’idea. Una situazione della quale deve essersi reso conto anche Aldo Mattia, grande ispiratore di Quarto che, dopo aver garantito grandi presenze sul territorio in passato, ha deciso di tirare i remi in barca e dedicarsi alla sua Frosinone. Segno evidente che anche lui ritiene perse le energie consumate per aiutare, suggerire e supportare Quarto. FDI in Basilicata non ha un Iannone che sappia guidarla, ma deve accontentarsi di chi non è in grado neanche di naviga- re sotto costa. Che brutta fine per il Partito di maggioranza relativa.
Di Massimo Dellapenna