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SPERDUTO ANCORA CONTRO IL SINDACO: «DIMOSTRA LA SUA INADEGUATEZZA POLITICA»

Il consigliere di opposizione del Pd torna sulla mancata nomina di un assessore donna e la legge sulle pari opportunità

Il consigliere comunale del PD Michele Sperduto, nei giorni scorsi, ha espresso, per l’ennesima volta, il suo disappunto nei riguardi del Sindaco di San Fele Donato Sperduto, accusandolo di non aver nominato alcun assessore donna, nel rispetto della legge sulle pari opportunità. Infatti, Michele Sperduto ritiene che sia stato messo in atto un atteggiamento “furbo” per non assolvere alla norma sulla parità di genere: ha evidenziato la mancata revoca del Decreto n.6 di nomina della Giunta composta da soli uomini, e ha posto l’accento sulla dichiarazione del Sindaco, che sostiene che «all’avviso pubblico del 6.08.2024 nessuna domanda è pervenuta» e che «si è fatto di tutto per individuare una figura femminile». Michele Sperduto ritiene che sia tutto falso, considerata la presenza di due donne nella lista di maggioranza “Per San Fele”, risultate non elette, di cui una ex assessore per dieci anni, Raffaella Carlucci, e l’altra ex presidente del consiglio comunale, Tina Di Leo. Secondo il consigliere comunale del PD, il Sindaco non vuole modificare la Giunta nominata con decreto n.6 del 4 luglio 2024, in quanto rispettosa degli equilibri politici in seno alla maggioranza: presenza del vicesindaco Mi- chele Pierri, e rappresentanza di contrada Cecci con Rocco Bochicchio. È stato dato risalto – da parte del consigliere del PD – infatti, all‘invenzione’ di un avviso pubblico con requisiti particolari e discriminatori, poi costretto alla revoca su intervento della Consigliera Regionale di Parità Ivana Pipponzi. «Era stato chiesto – ha dichiarato qualche giorno fa Michele Sperduto – di procedere prima alla revoca del Decreto di nomina della giunta in carica, così come anche richiesto dalla consigliera regionale di parità Ivana Pipponzi. Successivamente il sindaco avrebbe potuto nominare direttamente la Giunta, senza alcun bisogno di un nuovo avviso. Probabilmente è in atto una un tentativo furbesco di rendere ‘deserto’ questo nuovo avviso, e poter garantire gli equilibri politici della maggioranza, mantenendo l’attuale Giunta. Risulta molto strano che il sindaco di San Fele, profondo conoscitore della realtà di San Fele, e dei suoi cittadini, non sia in grado di trovare nella comunità una figura femminile da nominare direttamente nella giunta comunale, senza ricorrere a un avviso pubblico. Basterebbe orientarsi all’interno della lista ‘Per San Fele’ presente alle ultime elezioni amministrative, poi vincitrice delle elezioni, per trovare le candidate di genere femminile». «Il tema non risulta essere archiviato ha detto attraverso una recente nota Michele Sperduto- in quanto il Sindaco dovrà necessariamente risolvere quanto prima la rappresentanza di genere nell’Amministrazione comunale di San Fele, in una società fortunatamente e culturalmente avanzata, dove la legge aiuta, ma certamente non è esaustiva, e dove la politica e i diritti civili sono sempre ad un passo più avanti delle stesse norme. Donato Sperduto sta dimostrando la sua inadeguatezza politica. Non è possibile che su un tema così delicato, importante come la parità di genere, si inventi qualunque cosa pur di non adeguarsi alle norme con l’inserimento di una donna all’interno della Giunta. Ricopre la carica di sindaco da circa trent’anni. In una realtà come San Fele, che è un comune di circa tremila abitanti, è assurdo pensare che non ci sia una donna che possa ricoprire il ruolo. Il sindaco potrebbe autonomamente contattare alcune donne della comunità, per proporre di assumere la nobile responsabilità di amministrare. Non lo fa per difendere i propri equilibri politici, ne sono certo. Attendiamo- ha concluso- fiduciosi la risposta e l’intervento delle autorità, che sono state appositamente interessate».

Di Carmen Piccirillo

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