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ECCIDIO NAZISTA DI VINCA UNA CARNEFICINA DI 3 GIORNI PER UCCIDERE 174 PERSONE

Senza memoria non c’è futuro
E la Toscana oggi come allora ha scelto la parte giusta della storia: quella della libertà, della democrazia, dei diritti

È GIUSTO INFORMARE 

Ing. ANTONIO MAZZEO Presidente del Consiglio regionale della Toscana ci ricorda, una atroce strage :


Era il 24 agosto di 80 anni fa quando, a Vinca, le truppe naziste con i fascisti XL Brigata Nera compirono una delle più atroci stragi

Una carneficina che durò tre giorni: vennero uccise 174 persone, quasi tutte donne, bambini e anziani

Molti cadaveri vennero rinvenuti nudi, decapitati o impalati

Alfierina Marchi, che era incinta, venne sventrata e il feto le venne messo tra le braccia.

Annunziata Battaglia, una bimba, veniva lanciata in aria e colpita come fosse un piattello per il tiro a segno.

Tutto questo orrore hanno due soli responsabili: il nazismo e il fascismo

Oggi il nostro compito è evitare che tutto questo possa ripetersi, per questo la memoria è un vaccino potente e straordinario per evitare di commettere gli errori del passato

Senza memoria non c’è futuro

E la Toscana oggi come allora ha scelto la parte giusta della storia: quella della libertà, della democrazia, dei diritti.

🔹VINCA

24 agosto 1944 – 26 agosto 1944 , Massa-Carrara, Toscana

Tra il 24 e il 27 agosto il reparto esplorante della 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS” prese parte a un rastrellamento nella valle del Lucido e l’area del Monte Sagro

Nelle settimane precedenti in questa zona erano stati molto attivi i partigiani, che avevano compiuto azioni contro i cantieri delle opere di fortificazione. A metà di agosto, in un attacco era rimasto ucciso un ufficiale tedesco di amministrazione.

Fu allora deciso di effettuare un’azione di “Säuberung”, ovvero “ripulitura” del settore, coinvolgendo quasi tutte le unità della 16. Divisione dislocate nelle retrovie.

Della pianificazione e della direzione dell’intera operazione fu incaricato l’SS-Sturmbannführer Helmut Looß, mentre i comandanti delle singole unità impegnate guidarono le truppe sul campo.
Inoltre, parteciparono attivamente alla strage anche gli uomini della Brigata nera di Carrara, al comando del colonnello della milizia Giulio Ludovici.
Nelle operazioni tra le case e i rifugi in montagna furono uccise 162 civili, per la maggior parte donne.

Unità responsabile

Reparto Ic del comando di divisione; l’intera SS-Aufklärungs-Abteilung 16 “Reichsführer-SS”; Division-Begleit-Kompanie SS; SS-Panzer-Abteilung 16; 3. e 4. SS-Flak-Abteilung 16; aliquote non specificate del SS-Feld-Ersatz-Bataillon 16; aliquote non specificate del Hoch-Gebirgsjäger-Bataillon 3 dell’esercito {Heer} ; un battaglione dello Jäger-Regiment 40 (L) della LUFTWAFFE : uomini della Brigata Nera di Apuania.

ComandoGeneralkommando XIV. Panzerkorps, 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS”, ufficiale addetto alla sicurezza [Sicherungskommandant]

TäterMax Simon, Helmut Looß, Walter Reder, i loro uomini, tra i quali gli imputati del processo di La Spezia; gli uomini della Brigata Nera

Vittime162 (Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia)


Indagini e processi1947: procedimento del Tribunale militare britannico di Padova nei confronti di Max Simon per le stragi della sua divisione in Emilia e in Toscana. Condanna alla pena capitale commutata in ergastolo, poi ridotta a 21 anni nel 1948; infine scarcerato nel 1954.

1951: procedimento del Tribunale militare di Bologna nei confronti di Walter Reder, confermato in appello nel 1954. Nel 1980 il Tribunale militare di Bari concede la libertà condizionale; nel 1985 scarcerazione e rientro in Austria.

2003-2008: indagini della Procura militare territoriale di La Spezia

2008-2009: Processo che si apre a La Spezia nei confronti di Paul Albers, Josef Baumann, Hubert Bichler, Wilhelm Kusterer, Max Roithmeier, Arnold Rosler, Adolf Schneider, Marx Schneider, Heinz Fritz Träger, Walter Waage, Helmut Wulf. Sentenza del Tribunale militare di Roma, vengono emesse 9 condanne all´ergastolo.

Forza armata Waffen-SS


La strage

I soldati tedeschi e i fascisti entrarono in azione a Monzone e Vinca il 24 agosto, dove era avvenuto l’attacco dei partigiani e l’uccisione dell’ufficiale di amministrazione. Intorno alle 9, la 1a compagnia attaccò Vinca. Fu questa unità a compiere le prime uccisioni per le strade e nelle abitazioni.

L’ATTACCO A VINCA 

Uno dei momenti più atroci dell’operazione fu la “ripulitura” delle grotte di montagna, dove molti degli abitanti del posto avevano cercato rifugio.

L’eccidio di Vinca fu un crimine contro l’umanità avvenuto tra il 24 e il 27 agosto 1944 nel piccolo borgo di Vinca e in altre frazioni ai piedi delle Alpi Apuane 

Scorrette ricostruzioni dei fatti

In alcuni articoli e pubblicazioni che trattano l’argomento della strage si nota come viene citato che tra i reparti italiani che hanno operato in concomitanza con i tedeschi durante la strage ci sia la compagnia
“Mai Morti” della decima flottiglia MAS, questo è un errore storico che è causato perlopiù dal fatto che gli uomini della 40ª brigata nera (che fu la vera complice dei tedeschi nel massacro) si facessero chiamare proprio come la compagnia della decima, “Mai Morti” per l’appunto.

Per rinforzare questa tesi basta vedere come la compagnia “Mai Morti” venne disciolta nell’Aprile del 1944 facendo confluire i suoi uomini nel Battaglione Sagitario (sempre della decima) così cessando di esistere già diversi mesi prima della strage

#sapevatelo2024 

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