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PAPALEO E LA STRADA ANCORA DA FARE

TACCO&SPILLO

In questa arietta agostana in cui i premi con una sindrome marchettara alla Vanna Marchi si danno a  chi dichiari d’avere talento anche sull’inutile, vorremmo almeno proteggere il buon Rocco Papaleo dal pericolo di vedersene assegnato uno per affibbiargli invece qualche bella responsabilità istituzionale tra APT e dintorni che non solo sarebbe moltiplicata per grazia ricevuta, ma farebbe di certo il meglio per la Basilicata, regione con una seduzione turistica ed un senso autentico d’ospitalità davvero unici. Non è un mistero infatti che il primo film da regista di Papaleo sia stato Basilicata coast to coast e che nel corso della sua intensa carriera d’attore sui palcoscenici d’Europa abbia sempre menato vanto della sua stupenda terra come anche non sfuggirà che in molte interviste abbia redarguito la politica ai suoi doveri perché la “Basilicata continua a tradire le sue enormi potenzialità” e perché “c’è ancora tanta strada da fare”. Ora non sappiamo se l’abbia ripetuto, magari anche in dialetto lauriota, alle cene marateote fatte col fior fiore dei politici, ma di sicuro ci piace la sua ironia pungente e salutare. Canta Cesare Cremonini:“E per quanta strada ancora c’è da fare…”     

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