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SVIMAR: «RETE FERROVIARIA AL SUD, NECESSARI INVESTIMENTI MIRATI»

Il responsabile enti locali dell’Associazione Laurino rilancia l’idea del presidente: «Riattivare la ferrovia Sicignano-Lagonegro»

Michele Laurino, di Sant’Angelo Le fratte, in qualità di Responsabile Enti Locali Svimar, l’Associazione per lo Sviluppo delle Aree Interne del Mezzogiorno, che da anni si batte con tutti gli associati su questo argomento, sostiene quanto asserito dal Presidente Svimar Giacomo Rosa, in merito alla situazione infrastrutture al Sud e asserisce: «Concordo e mi complimento col Presidente Rosa che ha offerto una prospettiva chiara e ben motivata sullo sviluppo della rete ferroviaria nel Sud Italia, sottolineando la necessità di investimenti infrastrutturali mirati per migliorare i collegamenti e promuovere la crescita economica delle regioni meridionali. Le sue osservazioni, basate su dati concreti e sulla realtà geografica e infrastrutturale delle aree interessate, evidenziano l’importanza di una nuova linea ferroviaria ad alta velocità (Bretella Tito – Polla) che colleghi Potenza al Vallo di Diano, migliorando significativamente i collegamenti con il resto del paese. La proposta di Rosa – prosegue Laurino- che include anche la riattivazione della storica ferrovia Sicignano-Lagonegro, rappresenta una visione lungimirante che potrebbe trasformare radicalmente la mobilità e lo sviluppo economico del Mezzogiorno, valorizzando le potenzialità di territori spesso trascurati. È un appello importante a RFI e alle autorità regionali per considerare soluzioni innovative e sostenibili per il futuro delle infrastrutture del Sud». Rosa difatti nei giorni scorsi, riprendendo una notizia pubblicata dalla stampa, aveva commentato: «Ferrovie, un quadrilatero rilancerà lo sviluppo delle Regioni del Sud. Il quadrilatero in questione ha ai vertici Napoli, Battipaglia, Bari e Taranto, con al centro Potenza. Le regioni interessate sono Campania, Puglia e Basilicata, le quali movimentano ogni anno 90 milioni di tonnellate di merci. Come presidente della SVIMAR, che ha sede a Potenza, mi corre l’obbligo di fare alcune osservazioni al riguardo – incalza Rosa- Mentre la relazione ferroviaria Napoli-Bari a breve avrà disponibile una linea rinnovata, potenziata e velocizzata, dove i treni potranno raggiungere i 200 km/h e anche i 250 km/h, quella tra Battipaglia -Potenza-Taranto, anche se potenziata e velocizzata, non potrà raggiungere performances importanti, in quanto tra Romagnano (Buccino Ponte San Cono), punto di raccordo con la costruenda ferrovia AV/AC Salerno Reggio Calabria, lotto 1 Battipaglia -Praia a Mare, e Potenza, e tra il capoluogo della Basilicata e lo scalo di Garaguso , la linea ha caratteristiche di una ferrovia di montagna, con curve e lunghe livellette al 25-26 per mille, pendenze eccessive per il transito di treni merci pesanti e treni passeggeri veloci (Frecce e Intercity). Motivo per cui occorre realizzare una nuova linea (la stessa RFI l’aveva ipotizzata) che colleghi direttamente la stazione di Potenza Centrale al Vallo di Diano nei pressi di Polla, dove passerà la nuova linea AV per Reggio Calabria, una bretella della lunghezza di circa 30 km , il cui costo è stimato da RFI in 2 miliardi e 200 milioni di euro. Questa soluzione sarebbe ottimale non solo per i collegamenti verso Salerno, Napoli e il nord in genere, ma anche verso il sud della Basilicata e la costa del golfo interregionale di Policastro. Si fa presente che tra Polla e Lagonegro esiste la ferrovia storica Sicignano-Lagonegro – prosegue il Presidente Svimar- (centro sede di tribunale e di molti altri enti a servizio anche di Comuni del Vallo di Diano), che secondo la Svimar andrebbe riattivata come metropolitana di superficie al servizio della nuova stazione nel Vallo di Diano, da localizzare secondo lo scrivente nell’area industriale di Polla. Con l’occasione si invita RFI e la regione Basilicata a valutare la possibilità di realizzare sulla nuova linea Battipaglia -Praia a Mara una stazione in territorio Lucano, precisamente nel tratto scoperto ricadente nel comune di Rivello in località fiumicello filoto. La predetta stazione -si avvia a concludere Rosa- servirebbe le popolazioni del Lagonegrese-Pollino-Senisese, del Golfo interregionale di Policastro (il Comune di Sapri è confinante con Rivello) e della riviera dei Cedri, una popolazione di circa 160.000 abitanti. Con la bretella descritta in precedenza si realizzerebbe anche il collegamento tra la linea tirrenica (Praia a Mare) e quella Adriatica (Foggia), passando per Potenza e Foggia, una direttrice oggi assente nei collegamenti del Mezzogiorno».

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