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BENNARDI APPESO A QUEL VOTO DI SCAMBIO

La socialista Scarangella con il Sindaco in cambio di un assessorato? L’ex leghista Cinnella verso l’assenza?. Il Pd non si fa sedurre dalle Sirene e tiene la linea dell’opposizione. FdI: «Bennardi è inadeguato per Matera»

Comunque vada a finire domani la votazione sulla mozione di sfiducia, se Matera è il ridotto della Valtellina dei cinque stelle lucani, il loro progetto politico è ampiamente naufragato e dovranno prenderne atto. Sia chiaro, verosimilmente il sindaco Bennardi riuscirà a prolungare l’agonia della città di Matera e il suo attaccamento alla poltrona, riuscirà a ricevere ancora qualche bonifico del suo stipendio ma tutto ciò che doveva essere il Movimento Cinque Stelle non è stato e da domani, qualora il Sindaco riuscisse a giocare ancora per qualche giorno con la fascia tricolore, ancora meno lo sarà. Dovevano aprire le istituzioni come una scatola di tonno, dovevano cambiare il volto della politica e della Città sono diventati più poltronisti dei peggiori protagonisti della fase decadente della Prima Repubblica senza avere di questi ultimi neanche il taglio e lo spessore politico.

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Per salvare il comodo posizionamento del suo sedere sulla poltrona il sindaco Bennardi sta provando a fare il più osceno dei giochi delle tre carte. I Cinque Stelle di un tempo avrebbero già gridato al voto di scambio, all’inciucio, al compromesso peggiore della politica e avrebbero organizzato un vaffa day sotto la casa comunale. Invertendo l’ordine cronologico della narrazione di De Andrè i Cinque Stelle materani preferiscono dare il peggiore dei cattivi esempi dopo aver dato per troppo tempo apparentemente buoni consigli. Partiamo da un dato: la maggioranza politica non c’è più, la mozione di sfiducia ha la firma di sedici consiglieri comunali e il tentativo di fare l’accordicchio di scambio con il PD è naufragato con il segretario cittadino Dem Gravela che ha ufficializzato la compattezza dell’opposizione. Il Sindaco. fa finta di non capire e, allora, in vista della votazione sulla sfiducia di domani, contraddicendo le sue stesse parole in campagna elettorale quando annunciava di non essere disponibile a governare con chiunque e che in casi di compromessi si sarebbe dimesso, sta preparando il “pacco, doppio pacco e contropaccotto” come non si vedeva da anni neanche nei film di serie B ambientati alla stazione di Napoli. La salvezza del Sindaco e la proroga dell’agonia della Città dei Sassi si basano su due concorrenti interessi personali extrapolitici. Il Consigliere Comunale eletto nella lista della Lega Cinnella dovrebbe essere assente. La Consigliera Socialista Scarangella, in cambio del suo voto contrario alla mozione di sfiducia, dovrebbe incassare l’assessorato appena possibile. La giunta, del resto, è stata presentata monca e sarebbero già pronti i posti per Salvatore (ex Presidente del Consiglio Comunale) e per la stessa Scarangella. Almeno la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiana riuscirono ad infiocchettare i “governi della non sfiducia” e quello delle “convergenze parallele” con esigenze di interesse nazionale e con le contingenze storiche. Bennardi per difendere il Bostik della sua poltrona non cerca neanche motivazioni nobili, non si sforza neanche di trovare una qualche variante storica, si limita a difendere il proprio diritto di sopravvivere e, per farlo, è disponibile a scendere nei bassifondi immorali della peggiore lottizzazione delle istituzioni e dei compromessi. Potremmo sperare nella dignità dei Consiglieri Comunali Scarangella e Cinnella ma siamo sicuri che un posticino da assessore e qualche mese in più da consigliere comunale valgono bene la più nobile ma meno interessante scelta di coerenza. Noi, però, ci sforziamo di ricordare alla consigliera Scarangella che non più di qualche settimana fa mandava un avvertimento diretto al Sindaco dicendo che “viene prima il dialogo sulle cose da fare e poi quello sugli uomini e le donne che avranno l’onore di servire la città per realizzarle.” Come insegna Fiorella Mannoia, però, certe volte si cambia per non morire o, più banalmente, per sopravvivere.

LA POSIZIONE DEL CENTRODESTRA E DEL PARTITO DEMOCRATICO

Chi sta tenendo una posizione coerente con la propria storia sono, invece, il centrodestra a il Partito Democratico. Come già abbiamo detto in precedenza i dem (almeno nelle posizioni ufficiali) non si sono lasciati tentare dal canto delle Sirene dello scambio “non votarmi contro al Comune, io ti voto a favore alla Provincia” e hanno, così, fatto onore alla propria storia. Parimenti picchia forte Fratelli d’Italia che affida ad un post su facebook la sua posizione “senza paura di smentite, noi tutti consiglieri di Fratelli d’Italia riteniamo quella in corso una gestione inadeguata e poco proficua della politica amministrativa cittadina. L’immobilismo, ripetuti ritardi amministrativi, la scarsa organizzazione, oltre che l’incapacità politica di aggregare la sua stessa coalizione, rende il Sindaco Bennardi oggi inadeguato ad una città dal valore così ampio quale è Matera”. Vedremo cosa accadrà domani, il Sindaco Bennardi snaturando se stesso e smentendo le sue parole potrà pure salvarsi, i socialisti potranno pure entrare in giunta rinunciando a parlare di programmi, qualcuno potrà pure assentarsi per poter sopravvivere ma certamente la situazione politica a Matera accerta la fine del progetto politico del Movimento Cinque Stelle e la prosecuzione della politica fondata sol- tanto sulla propria sopravvivenza personale.

Di Massimo Dellapenna

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