EOLICO, CERVELLINO: «MONTESERICO DETURPATO»
Chiesta Audizione, «l’inerzia della Regione Basilicata costituisce un paradosso e anche un fatto grave»
Torniamo ad occuparci di eolico, e torniamo a Genzano di Lucania perché il Sindaco Viviana Cervellino commenta la notizia «circa la pronuncia del Consiglio di Stato sulla formazione di un silenzio assenso da parte dei competenti Uffici regionali riguardo al procedimento autorizzatorio di un impianto eolico, “Serra Giannino” nei territori di Genzano e Banzi. Già lo scorso anno contestavo con nota scritta alla Regione l’inerzia a dare impulso al procedimento. Nessuna risposta. Questa vicenda giudiziaria ha avuto un esito scontato ma nefasto, di cui intendo nuovamente chiedere conto -auspicando una risposta quantomeno plausibile- con una richiesta di audizione alla III Commissione Consiliare permanente» asserisce con tono deciso il Primo cittadino.
Intorno al Castello di Monteserico, «un silenzio incomprensibile -incalza Cervellino- Sono fermamente convinta che lo scempio delle rinnovabili in Basilicata sia governabile solo con un piano paesaggistico adeguato che individui le aree idonee e tuteli il valore del territorio quale patrimonio universale».
Dunque dalla scrivania del Sindaco di Genzano è partita la richiesta di audizione indirizzata «al Presidente della III Commissione – Attività Produttive, Territorio, Ambiente Regione Basilicata
Consigliere Rocco Luigi Leone. Si rammenta che già il TAR Basilicata aveva accolto il ricorso proposto da Rwe Renewables Italia s.r.l., riguardante l’accertamento dell’intervenuta formazione del cosiddetto “silenzio-assenso” sull’istanza di autorizzazione unica, volta alla realizzazione e alla gestione dell’impianto eolico denominato “Serra Giannina”, composto da 7 aerogeneratori ubicati nei comuni di Genzano di Lucania e di Banzi, per la potenza complessiva di 31,5 MW. Si sottolinea – prosegue mettendo nero su bianco il Sindaco- che dopo la VIA statale favorevole deliberata dal Consiglio dei Ministri, la Regione Basilicata, competente al rilascio dell’autorizzazione unica, non ha dato impulso al procedimento autorizzativo unico, né tanto meno ha rilasciato l’autorizzazione unica».
E prosegue Cervellino: «La Regione Basilicata, ritualmente evocata, non si è costituita in giudizio di primo grado mentre ricorreva al Consiglio di Stato con una richiesta di revisione della sentenza del TAR. Il Consiglio di Stato con sentenza ha respinto l’appello della Regione Basilicata e l’ha condannata anche alle spese, rimarcando chiaramente che “in tali deliberazioni, così come quelle adottate in caso di opposizione alla determinazione conclusiva della conferenza di servizi, confluiscono nel procedimento autorizzatorio unico, da concludersi a cura dell’amministrazione competente entro i successivi sessanta giorni. Se il Consiglio dei Ministri si esprime per il rilascio del provvedimento di VIA, decorso inutilmente il prescritto termine di 60 giorni, l’autorizzazione si intende rilasciata”».
Ora, conclude Cervellino, «immaginare che il territorio di Monteserico sia deturpato da un parco di siffatte dimensioni per l’inerzia della Regione Basilicata, costituisce non solo un paradosso ma anche un fatto grave. Voglia la Commissione consiliare, inoltre, esercitare la sua funzione di controllo sulle le motivazioni di tale omissioni e nel contempo quella di indirizzo, condividendo con il Comune di Genzano ogni più utile azione tesa a salvaguardare il territorio di Monteserico».