«WELFARE CIRCOLARE PER I PICCOLI BORGHI»
L’assessore Latronico lancia un’idea innovativa: «Saranno interessati 22 Comuni a cui andranno 18,2 milioni»
Un’idea innovativa per rilanciare i piccoli borghi. Un approccio che parte da una considerazione di fondo: la forte contrazione demografica che interessa i paesi è anche legata alle difficoltà di accesso ai servizi sociosanitari. Di qui l’intenzione di creare un nuovo welfare circolare: l’assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico, ne ha parlato al recente Meeting di Rimini catalizzando l’interesse della platea nazionale e della stampa specializzata. Proprio su questo argomento, infatti, Latronico è stato intervistato da “Fare Sanità Magazine” che ha voluto approfondire la questione: «Le persone – ha spiegato l’assessore – non sono solo consumatori di servizi; ed il pubblico non è l’unico capace di erogarli. Quando si parla di paesi bisogna ricordare che sono, prima di tutto, comunità, la cui tradizione è l’aiuto tra le famiglie. Quando investiamo per ri- generare i piccoli borghi, dobbiamo farlo pensando che a dover essere rivitalizzati non sono solo le strutture, ma anche le relazioni e i circuiti economici». «La comunità locale – ha aggiunto Latronico durante l’intervista – è sia consumatrice di servizi ma anche produttrice. Il ruolo del pubblico e della governance sociosanitaria deve includere quello di facilitatore di economie circolari, assistenza, spazi per giovani e anziani in modo tale che sia il territorio stesso a fornire parte dei servizi richiesti, creando, nel processo di partecipazione, anche occasioni di lavoro, formazione e circuiti produttivi locali e sostenibili». Questa la filosofia alla base di diversi progetti che interessano 22 comuni lucani a cui andranno 18,2 milioni concessi complessivamente dalla Regione per sostenere quei progetti che, nonostante i punteggi elevati, non avevano ottenuto i finanziamenti del Ministero della Cultura. Fondi che si aggiungono ai 26 milioni già assegnati nell’ambito del Pnrr, finalizzati a creare infrastrutture sia materiali che immateriali per rivitalizzare i piccoli paesi. Latronico ha citato diversi esempi lucani frutto di questa visione tra cui l’Hub delle Eccellenze Mediterranee a Rotonda – per formare giovani ricercatori, startupper e nuovi imprenditori dei settori agroalimentare ed economia circolare – gli interventi nel Comune di Irsina che mirano a stimolare la creazione di nuove imprese in settori come archiviazione, turismo, artigianato e design, e il sostengo alle produzioni culturali e ai processi partecipativi del progetto “Aliano – Teatro del Tempo”.