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GRAN SUCCESSO PER IL “PREMIO BASILEUS”

«Conferito a cittadini che contribuiscono alla crescita della comunità e ad un personaggio di spicco regionale»

Un tappeto rosso di eventi ha aperto la strada a Baragiano verso il “Premio Basileus”, con “Il nettare degli Dei”, degustazione di antichi vini e formaggi della Basilicata ed il Pentagraphic Trio, il concerto per pianoforte del Maestro Francesco Carlucci, il flauto della Maestra Maria Losasso e il live painting di Angelica Cantore  e “La lunga notte del Basileus”, una serata all’insegna della musica e della convivialità.

Domenica 8 invece il rinomato “Premio Basileus” con incontro in Piazza del Plebiscito a Baragiano centro, serata condotta dalla Giornalista di Cronache Lucane e Cronache Tv Emanuela Calabrese. Edizione svolta sulle note “Da Puccini a Morricone” con il Soprano Sarah Baratta, il Tenore Andrea Calce, l’ “Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata” e il Direttore Pasquale Menchise.

Il Sindaco Giuseppe Galizia e l’Amministrazione Comunale conferiscono il “Premio Basileus” a «cittadini che hanno contributo alla crescita della comunità in diversi settori e ad un personaggio di spicco regionale, che cambia di anno in anno».  Per la categoria Artigianato, il premio è andato a Donato Durante Lanzotto e Rocco Duino, per la categoria Commercio conferito il premio a Antonio Di Leo e Antonio Santomauro, per la categoria Agricoltura premiati Antonio e Rocco Gliubizzi, per la categoria Arti varie, premiati la Corale parrocchiale ed il Maestro Enzo Izzi, per Imprenditoria e innovazione premiati Peppino Losasso e Pino Russo, per la sezione Associazionismo e impegno Sociale il “Gruppo Folclorico Baragiano” ed infine il Premio Basileus alla Carriera a Padre Remigio D’Andrea.

Sul palco anche Pasquale Scavone presidente dell’Associazione Orchestra Sinfonica 131 Basilicata e l’Onorevole Salvatore Caiata. avendo il Premio assunto un respiro regionale.

“Gli eventi del Basileus, il ritorno del Re”, si inseriscono dunque nell’importante cartellone di appuntamenti lucani, radicando la propria storia alle origini, con il “signore della guerra” il “Basilèus” che fu eletto capo prima di un combattimento, come usavano fare i Peuketiantes, il popolo indigeno che abitava le aree interne occidentali della Basilicata, ai confini con la Campania, nel VI secolo a.C. Era un principe ricco e potente, amante del lusso, che credeva nella forza dei pasti comuni, consumati subito prima di una grande battaglia, alla maniera delle elites aristocratiche della Grecia.

La tomba principesca, rinvenuta dall’Archeologo Salvatore Pagliuca di Muro Lucano, recentemente scomparso, che pure aveva ricevuto il “Premio Basileus”, rappresenta un unicum nel mondo indigeno lucano per la sua ricchezza. Il corredo funebre del principe si compone di molti vasi a figure nere detti “attici“, dalle diverse forme, sui quali si possono ammirare raffigurati i miti del mondo greco, ispirati al valore, alla forza e in particolare alle fatiche di Eracle, eletto ad eroe simbolo delle genti italiche.

Per chi si reca a Baragiano è possibile “toccare con mano”la Storia visitando “l’Archeoparco del Basileus” che nasce dall’affascinante vita dei popoli che hanno abitato la Basilicata antica e lasciato sul territorio testimonianze straordinarie. L’Archeoparco è una “porta d’ingresso” per un viaggio nella storia e nel mito attraverso l’archeologia lucana, un viaggio che si svolge per mezzo di postazioni scenografiche, in un percorso emozionale e trasversale nel tempo creato con l’obbiettivo di conoscere e allo stesso tempo sorprendere.

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