AttualitàBasilicataBlog

GLI INCIUCISTI DI IERI, VERGINELLI DI OGGI

A Cronache Tv il sindaco parla della necessaria collaborazione con la Regione, di cui Potenza è Capoluogo, di ascolto e continuità. L’affondo di Telesca al trittico di invidiosi che strumentalizza ogni cosa

Sono molti gli spunti che Vincenzo Telesca ha offerto nell’intervista andata in onda ieri nella prima puntata di Oltre il Giardino condotta dall’ottimo Paride Leporace al Canale 68 del Digitale Terrestre nazionale su Cronache TV. Molti sono di tipo contenutistico ma, quella che ci ha colpito di più e che maggiormente dà la stura della levatura morale e politica del nuovo Sindaco di Potenza sono le due frasi con le quali ha voluto rimarcare la sua volontà di sapere agire anche in continuità con la vecchia amministrazione e in collaborazione con il Governo Regionale guidato da Vito Bardi e, soprattutto, quella nella quale ha rimarcato che lui non è qui per rivangare le situazioni che ha trovato. Sono due immense novità nel dibattito politico contemporaneo, da troppo tempo caratterizzato da un lato da un ansia di novismo che cancella e deturpa tutto quello che è stato fatto prima, dall’altro dalla volontà di utilizzare i presunti errori di “quelli di prima” come alibi permanente per tutto ciò che non si riesce a fare. L’esempio migliore di questo giusto mix tra capacità di lavorare in continuità e voglia di rottura il Sindaco lo fornisce sulla piscina olimpionica «il progetto è stato avviato da Guarente che si è speso tanto e noi intendiamo continuare magari valutando meglio la location e, contemporaneamente, agendo sulla piscina di Montereale anche immaginando un partenariato pubblico- privato». Parole e concetti questi assolutamente non scontati che trasferiscono in atti una visione della città e della sua immagina che «non riguarda Telesca o Guarente ma l’istituzione e la Comunità».

LE NUOVE LINEE PROGRAMMATICHE

Ed è proprio sulle nuove linee programmatiche che si concentra una parte so- stanziale dell’intervista. Vincenzo Telesca annuncia che al prossimo consiglio le presenterà all’assemblea in un tempo record rispetto alle consuetudini amministrative. Linee programmatiche che sono un insieme di quello che è stato detto nel programma e di quello che è stato recepito in questi giorni di ascolto della cittadinanza attiva e della società civile organizzata. «Per esempio – dice Telesca – abbiamo ascoltato i cittadini delle contrade che ci chiedevano di realizzare un collegamento notturno con il centro storico per consentire ai ragazzi di uscire e rientrare in tutta sicurezza. Nel nostro programma non c’era ma la trovo un’idea giusto e subito ne ho parlato con Miccolis». «L’ho detto in campagna elettorale – aggiunge il Primo Cittadino della città capoluogo – e intendo farlo, il programma che realizzerò sarà improntato al massimo ascolto». Una logica di ascolto e di partecipazione che il sindaco ha voluto manifestare anche visivamente con l’iniziativa delle panchine a Piazza Prefettura «qualcuno mi ha criticato ma io le ho viste a New York e a Londra, è un modo come un altro per dire ai cittadini che esiste la possibilità di realizzare dei luoghi di confronto». Il sindaco, però, ha ben chiara l’idea che le problematiche del Centro Storico, il suo progressivo impoverimento e svuota- mento, le esigenze di rilanciarlo non si risolvono con le iniziative spot ed, infatti, lui stesso ha detto di averne parlato già più volte con il Presidente Bardi nei momenti in cui si è incontrato con lui e che ha riscontrato la stessa preoccupazione nel Generale.

LA CITTÁ CAPOLUOGO

Telesca è convinto della centralità della funzione della Città Capoluogo che offre servizi per tutti i cittadini della Provincia con le scuole, con l’ospedale e con l’università e sulla quale è necessario investa la Regione sia con misure economiche sia con la possibilità di offrire deroghe alla normativa sui lo- cali e su tante altre tipici- tà di Potenza. Una centralità della quale Telesca è convinto e che intende rimarcare anche nella gestione della movida notturna non con una serie di imposizioni ma con moral suasion che consentano agli esercenti di capire che prima che necessario è opportuno anche per loro darsi ed ave- re delle regole. Nello stesso spirito paideutico il Sindaco si relaziona con quanto accade nella gestione dei Parchi Cittadini anche in relazione al recente incidente che ha colpito un ragazzino su una giostra danneggiata. «Non esiste una responsabilità mia come non esiste del mio predecessore – dice il Sindaco – l’unica soluzione che consente di evitare che qualcuno danneggi i giochi la notte sarebbe quella di chiudere i parchi giochi che, però, sono diventati tanti in città anche se sarebbe preferibile agire sull’educazione dei cittadini». È evidente l’importanza che Telesca riconosce alla nostra città che lui amministra quando evidenzia la posizione che ha tenuto nel- l’unità di crisi idrica a proposito del razionamento dell’acqua laddove ha chiesto che si aprissero prima i rubinetti per consentire la fornitura del- l’acqua nelle case in tempo per consentire a tutti di utilizzarla prima di uscire di casa. Sulla questione idrica emerge anche tutto il pragmatismo e l’operatività di Telesca che non si appella alle ipotesi catastrofiste degli estremisti ambienta- li ma sottolinea come sia necessario agire in modo diverso da come si è agito negli anni «garantendo il funzionamento e la manutenzione delle strutture a partire dalle pompe di sol- levamento per arrivare fino alla pulizia delle dighe»

LE OPPOSIZIONI POLITICHE E SOCIALI

Ha parole di corretto rispetto anche per le opposizioni istituzionali il Sindaco di Potenza. «Nella scorsa amministrazione – ha detto – ero stato eletto all’opposizione e per un anno non ho detto niente al Sindaco nuovo perché ritenevo giusto aspettare di vedere cosa avrebbe fatto. L’opposizione con me ha iniziato subito all’attacco ed è una scelta legittima che io accolgo come stimolo dichiarandomi sin d’ora disponibile ad accettare i loro suggerimenti migliorativi». Sollecitato da Paride Leporace Telesca risponde anche sulle recenti questioni che lo hanno visto al centro delle polemiche sostenute soprattutto da chi non risiede nei banchi del Consiglio e che vuole continuamente tirarlo in ballo sulla tettoia e sull’acquisto di una porzione di immobile dal Comune nel Centro Storico. «Quando è stata fatta l’alienazione io ero Consigliere Comunale di Minoranza, la maggioranza ha autorizzato la vendita, potrei scaricare su di loro la responsabilità ma non è mia intenzione farlo, così come mi è facile spiegare che l’autorizzazione alla realizzazione di una tettoia in centro storico non è una cosa che si fa senza i debiti controlli». E aggiunge «su questi temi qualcuno ci ha impostato la campagna elettorale e ha perso», quasi invitando le opposizioni a parlare d’altro e non accettando il loro invito a delegare al Prefetto la verifica della legalità degli atti in quanto «tutto ciò offenderebbe l’amministrazione comunale non come parte politica ma come parte tecnica». «Al di là dell’opposizione istituzionale – prosegue – c’è un trittico lucano che continua a volermi tirare nella bagarre per un fatto assolutamente privato che non riguarda la mia attività di Sindaco e nella quale non voglio entrare e che viene condotta in un modo strano anche attaccando l’opposizione criticata come inciucista anche solo per essersi fatta la foto con me e tutti gli altri eletti il giorno della proclamazione». Effettivamente, dalla proclamazione di Telesca e non solo, la comunicazione cittadina sembra concentrata dal moralismo di facciata di alcuni protagonisti dei salotti potentini. Il Sindaco di Potenza lo chiama “trittico lucano” ed effettivamente la sua composizione è alquanto eterogenea e bizzarra, unta soltanto dal rancore verso chi ha dimostrato maggiore capacità di loro. Abbiamo un illustre avvocato, candidato dal centrodestra alla carica di sindaco e sonoramente sconfitto, capace di far perdere ad Alleanza Nazionale anche il collegio del centro storico che anche il MSI aveva sempre conquistato alle elezioni provinciali che accusa tutti di inciucismo dimenticando di quando, subito dopo la sconfitta, non esitò ad accettare la nomina all’amministrazione dell’ACTA. Abbiamo il giornalista di strada che finge una nuova verginità dopo aver vagato per tutti i partiti dell’arco costituzionale e al quale era stata promessa la candidatura a sindaco, salvo rinsavire all’ultimo di chi gliela promise. E via con l’invidia e gli attacchi a chicchessia, anche a coloro i quali fino a pochi giorni prima aveva fatto campagna elettorale aprendo i comizi alle regionali. Abbiamo l’ex Sindaco la cui amministrazione è stata caratterizzata per bizzarre navi al serpentone e nodi complessi di difficile lettura, atti a sperperare soldi per realizzare le stesse funzioni di un sottopassaggio. Un trittico meraviglioso che ricorda i tre briganti e i tre somari di una nota commedia televisiva, un trittico insopportabile che appesantisce l’aria politica e amministrativa della città e che non riesce a perdonare al giovane Telesca la sua capacità di vittoria e la sua autonomia decisionale. Le stagioni per qualcuno finiscono, per qualcuno non sono mai iniziate, per altri si sono ormai troppo riciclate, è ora che ne prendano atto. È un bene anche per la loro stessa tranquillità.

Di Massimo Dellapenna

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti