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MATERA ENNESIMO CAMBIO DI GIUNTA

Fuori Gaudiano dentro Ruggeri, il Psi piazza una centralinista ai sassi. Le dimissioni di Bennardi sarebbero l’unica soluzione per la città

Dura lo spazio di un secondo l’enne- sima Giunta Bennardi. Il Sindaco Cinque Stelle di Matera non fa in tempo ad incassare un pareggio nel voto di fiducia che è subito costretto all’ennesimo cambio di assessori. Ormai far parte della Giunta Bennardi è da considerarsi un lavoro precario a tutti gli effetti, sottoposto alle mutevoli esigenze del Sindaco e alle variabili impazzite della sua maggioranza.

FUORI GAUDIANO DENTRO RUGGIERI

Si sta come d’autunno in Giunta con Bennardi e, così, come in una porta girevole è pronta l’uscita di un assessore e il subitaneo ingresso di un sostituto, come se le persone fossero variabili e fungibili. Nello scarno comunicato del Sindaco si legge che l’assessore Gaudiano si sarebbe dimessa per motivi personali, senza nessun riferimento a problemi politici. I n realtà le voci di corridoio dicono che il cambio nell’assessorato è dovuto alle richieste del Partito Socialista. Del resto basta navigare su Facebook per leggere il giubilo di Enzo Maraio, segretario nazionale del Partito Socialista che comunica come il Partito che fu di Nenni e di Craxi (absit iniura verbis) abbia ottenuto il suo posto al sole nella Giunta Bennardi . La stessa Ruggieri, del resto era starà candidata per il Partito Socialista alle elezioni regionali raccogliendo poco più di 300 preferenze in tutta la provincia e poco più di 100 nella città. Voti che, evidentemente, per i parametri del Sindaco di Matera sono più che sufficienti per diventare assessore.

LA DELEGA AI SASSI

Nel curriculum del nuovo assessore che dovrà occuparsi dei Sassi, delle imprese e delle attività produttive si legge che è stata addetta ad un call center e che tutto ciò avrebbe potenziato in lei le doti di ascolto. Potremmo fare facile ironia tra un assessorato ai sassi che viene tolto ad un architetto per darlo ad una operatrice di call center ma noi crediamo che la politica non sia un concorso per titoli. Quello che ci piacerebbe sapere è sulla base di quali criteri di competenza è stato scelto un assessore in teoria tecnico non essendo eletto in Consiglio Comunale. Ovviamente è una domanda retorica, sappiamo bene quale che l’unico criterio che guida le scelte di Bennardi è l’istinto di sopravvivenza. Insomma è un modo come un altro per incassare per qualche altro mese lo stipendio senza portare nessun giovamento alla città. Le dimissioni sarebbero un gesto dignitoso per il Sindaco e pietoso per la città ma al primo cittadino manca sia la dignità che la pietà, preferisce tirare a campare.

Di Massimo Dellapenna

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