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MATERA, LE MANI SULLA CITTÀ

Gaudiano: «Nessun motivo personale, su di me forti pressioni per le dimissioni». L’assessore “dimissionato” si occupava di Sassi che l’editore di Bennardi vuole in concessione

Si tinge sempre più di giallo la coda della amministrazione Bennardi nella città di Matera. La mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di minoranza aveva già mostrato le crepe presenti nella maggioranza costringendo il sindaco ad accettare accordi e compromessi che aveva dichiarato non avrebbe mai accettato. Come tutti ricorderanno, infatti, la mozione di sfiducia non è passata con un risultato di 15 voti favorevoli e 15 voti contrari. Ago della bilancia furono le assenze di un consigliere di minoranza e il voto di fiducia dei socialisti. In occasione della votazione sulla mozione di sfiducia il sindaco dichiarò che avrebbe presentato querela contro di noi per aver parlato di voto di scambio.

LE DIMISSIONI RICHIESTE

L’ormai ex assessore Gaudiano aveva nei giorni scorsi presentato le proprie dimissioni giustificandole come fondate su motivi strettamente personali. Non era, però, stato difficile per noi scoprire leggendo le bacheche di Facebook che, in realtà, tali dimissioni si fondavano sulla richiesta del partito socialista di avere un componente della Giunta di stretta fiducia del Partito. Proprio sui sociali, infatti, il segretario nazionale del Partito Socialista Maraio si complimentava per la nomina di Ruggieri nella squadra di Bennardi. La dichiarazione con la quale l’assessore Gaudiano ha specificato nella giornata di ieri di aver ricevuto pressioni affinché si dimettesse conferma che la nostra analisi era più che giusta. È evidente, dunque, che la sostituzione dell’assessore è stata dettata da logiche di scambio finalizzate a mantenere in vita l’agonizzante Giunta Bennardi che appare sempre più paralizzata nell’azione amministrativa è concentrata esclusivamente sulle esigenze di sopravvivenza personale del sindaco e della sua corte dei miracoli.

LE MANI SULLA CITTA

Non può essere un caso, infine, che l’assessorato oggetto di scambio sia proprio quello con la delega ai sassi. Proprio nel nostro editoriale di ieri, infatti, avevamo evidenziato come la società editrice che pubblica la testata con la quale collabora il sindaco di Matera fosse interessata ad avere in concessione un immobile all’interno dei sassi in deroga alle regole fissate dal Comune provando a spacciare una società commerciale per una personalità artistica in grado di dare prestigio alla città. Ricordiamo ai nostri lettori che il regolamento per la concessione di immobili nei sassi prevede due procedure distinte per gli artisti e per le società commerciali.. Mentre i primi, infatti, possono avere una concessione diretta per i secondi è necessario un bando con criteri di priorità fissati dalla norma. La Società editrice che pubblica la testata con la quale collabora il Sindaco ha provato maldestramente ad utilizzare la corsia preferenziale destinata alle personalità artistiche per bypassare le normali procedure. Appare chiaro dunque che la coda dell’amministrazione Bennardi si stia caratterizzando non soltanto per uno scambio di voti tra poteri all’interno della città ma anche per interessi in conflitto che sono in grado di ottenere addirittura le dimissioni forzate di un assessore per realizzare il duplice scopo di equilibrare la Giunta e di consentire al Sindaco di ottenere uno spa- zio pubblico ad uso privato della società con la quale ccollabora. Da amanti del grande Cinema d’autore italiano non possiamo non notare immediatamente l’analogia tra la pellicola “le mani sulla città” e gli ultimi mesi di Bennardi. Nella storia raccontata da Rosi era proprio la volontà di speculare sugli alloggi a determinare spostamenti di assessori e consiglieri e causare il cambiamento dell’amministrazione e con il tradimento delle sue linee politiche.

L’ORA DELLE DIMISSIONI

La saggezza antica dice che chi nasce incendiario spesso muore pompiere. I nostri lunghi anni di attività non ci consentivano di sperare che i cinque stelle si sarebbero distinti da questa regola, affogati nel potere se ne sono fatti sedurre fino a normalizzarsi. Se questo è accaduto in tutta Italia, quello che sta succedendo a Matera, però, è addirittura più grave. Il Sindaco di Matera, infatti, non si è limitato ad entrare nella scatola di tonno che avrebbe dovuto aprire ma si è trasformato in un autentico squalo capace di divorare chiunque si frappongono tra lui e i suoi obiettivi personali. Le dimissioni sarebbero un gesto di dignità per il Sindaco e di carità verso la città. Avendo visto la bramosia di potere che caratterizza le scelte dei cinque stelle materani siamo certi che non ci saranno. Forse qualcuno potrebbe avere un moto di orgoglio, un ricordo del movimento delle origini e dei motivi del proprio impegno politico e staccare la spina.. Dubitiamo, però, che anche questa soluzione possa esserci. La città dei Sassi e la sua nobile ed antica storia vivono il loro peggior momento.

Di Massimo Dellapenna

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