PROCESSO OPEN ARMS : CHIESTI 6 ANNI DI CARCERE PER IL MINISTRO MATTEO SALVINI
“Un bilanciamento tra la tutela dei confini e quella dei diritti dell’uomo deve prevalere a favore di questi ultimi. Lo Stato italiano è vincolato al rispetto dei principi del diritto internazionale, tra cui l’obbligo di salvare la vita di chi si trova in pericolo in mare: tale obbligo prevale su ogni altra norma nazionale o internazionale finalizzata al contrasto all’immigrazione irregolare”
È GIUSTO INFORMARE
Il PM pubblico ministero Calogero (Geri) Ferrara :
🔺Open Arms, il pm chiede 6 anni per Salvini:
👉🏾 “Aveva l’obbligo di concedere un porto sicuro”
La richiesta al termine della requisitoria del processo a carico dell’allora ministro dell’Interno, accusato di sequestro di persona e di rifiuti di atto d’ufficio
A Palermo è il giorno dell’udienza del processo Open Arms che si celebra a Palermo con Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver impedito, nel suo ruolo di ministro dell’Interno, lo sbarco di 147 migranti salvati dalla nave dell’Ong spagnola nell’agosto del 2019
Il leader della Lega non è presente in aula ma per lui l’accusa ha chiesto sei anni di reclusione
Le prime parole del sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria, nell’aula bunker del carcere Pagliarelli :
👉🏾 “C’è un principio chiave non discutibile: tra i diritti umani e la protezione della sovranità dello Stato sono i diritti umani che nel nostro ordinamento, per fortuna democratico, devono prevalere”
ha aggiunto il magistrato, sottolineando che quello in corso non è un processo politico:
👉🏾 “La persona in mare è da salvare, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar, anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso”
👉🏾 “È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”
ha proseguito il PM pubblico ministero Calogero (Geri) Ferrara :
👉🏾 “Si è sostenuto che Open Arms dovesse restituire i migranti alla Guardia costiera libica.
L’operazione di soccorso non si conclude con il mero intervento in una situazione di pericolo, ma con la fase di sbarco: gli Stati hanno l’obbligo di intervenire e rispettare le normative europee in termini di immigrazione”
🔹Così su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo la richiesta di condanna a 6 anni per il ministro Matteo Salvini, nell’ambito del processo Open Arms
👉🏾 “È incredibile che un Ministro della Repubblica Italiana rischi 6 anni di carcere per aver svolto il proprio lavoro difendendo i confini della Nazione, così come richiesto dal mandato ricevuto dai cittadini”
Il PM pubblico ministero Calogero (Geri) Ferrara ha sottolineato:
👉🏾 “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave”
Inoltre
👉🏾 “tutti i funzionari, tutti i ministri, tutti i testimoni che abbiamo sentito in questo processo hanno detto di non sapere se a bordo della Open Arms ci fossero stati terroristi, armi, materiale propagandistico.
Anche i riferimenti ai tentativi di ridistribuzione dei migranti prima del rilascio del pos non può funzionare: non ci può essere subordinazione del rispetto diritti umani e alla ridistribuzione dei migranti.
Prima si fanno scendere i migranti e poi si ridistribuiscono: altrimenti si rischia di fare politica su gente che sta soffrendo”
Per il Pm :
👉🏾 “non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos. Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”
👉🏾 “Minori a bordo in violazione delle norme nazionali e internazionali”
Il PM pubblico ministero Calogero (Geri) Ferrara :
👉🏾 “I decreti Sicurezza indicavano il ministro dell’Interno come unico delegato a rilasciare un place of safety
Lui stesso è interlocutore diretto del Tribunale dei Minori di Palermo quando gli viene chiesto di far sbarcare i minori, che invece vengono tenuti a bordo in violazione di tutte le possibili norme nazionali e internazionali. Nessuno ci ha detto che ci fossero potenziali pericoli a bordo, quindi il passaggio di quella nave non può essere considerato non inoffensivo: è sbagliato fare politica sulla pelle di gente che sta soffrendo e questi provvedimenti sono tutti in evidente contrasto con le normative internazionali di riferimento.
Lo stesso presidente della Repubblica aveva evidenziato le sue perplessità sul rispetto dei diritti in termini di immigrazione all’interno dei decreti Sicurezza”
🔹 La difesa:
“Pm processa la linea del governo”
❇️ Le posizioni espresse dal Pm sono state criticate dall’avvocato difensore di Salvini, Giulia Bongiorno:
👉🏾”Con questa introduzione, è di intuitiva evidenza, il pubblico ministero sta procedendo con una requisitoria contro il decreto sicurezza bis che è un atto del governo e contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare.
Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea, portata avanti dall’intero governo”
Per Giulia Bongiorno
👉🏾 “è una requisitoria un po’ contraddittoria perché la premessa è: non stiamo processando il governo, però il decreto sicurezza bis è in contraddizione con la Costituzione, non è accettabile redistribuire e poi sbarcare e il tavolo tecnico che ribaltava principi fondamentali.
Sta parlando di linea di governo, di leggi e lui le contesta – conclude – Non c’è una condotta Salvini sul banco degli imputati, ma una linea politica sul banco degli imputati”
ha detto l’avvocato Giulia Buongiorno, legale di Matteo Salvini, durante una pausa dell’udienza del processo in cui è imputato il vicepremier :
👉🏾 “Nel caso Open Arms, a prescindere dalle anomalie della navigazione e dal fatto che c’erano rischi che ci fossero a bordo dei terroristi, sono state adottate delle misure proprio per garantire la tutela e la protezione dei migranti. Adesso, più che analizzare questo aspetto, mi preme rilevare che in questa introduzione è di intuitiva evidenza che il pubblico ministero sta procedendo a una requisitoria contro il Decreto sicurezza bis, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare”
Matteo Salvini: “difendere i confini dai clandestini non è reato”
❇️ E da parte del leader della Lega e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture la replica è arrivata via social:
👉🏾”Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”
Luca Casarini: “Processo contro chi disonora l’Italia”
È quanto ha affermato Luca Casarini, capomissione della ong Mediterranea, presente nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo all’udienza del processo Open Arms a Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
“Spero solo che oggi si parli di giustizia. Giustizia nei confronti dei più deboli, di donne, uomini e bambini. Giustizia per quello che sta accadendo nel Mediterraneo, con naufragi continui, lager in Libia. Il nostro auspicio è che oggi venga scritta una pagina di giustizia. Penso che non sia un processo contro l’Italia ma un processo contro quello che disonora l’Italia”
{FOTO: Matteo Salvini dentro l’Aula bunker a Palermo per il processo Open Arms (twitter Matteo Salvini)}
{FOTO: Giulia Bongiorno, avvocato difensore di Matteo Salvini, all’esterno dell’aula bunker del carcere Pagliarelli per il processo Open Arms – 14 settembre 2024}
{FOTO: Oscar Camps, fondatore di Open Arms all’esterno dell’aula bunker del carcere Pagliarelli per il processo a Matteo Salvini – 14 settembre 2024}
Open Arms, la requisitoria del pm “Non è un processo politico a Salvini”
Lo sottolinea il pubblico ministero Geri Ferrara durante la requisitoria per il processo Open Arms, nell’Aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, che vede imputato il vicepremier Matteo Salvini :
👉🏾 “Un bilanciamento tra la tutela dei confini e quella dei diritti dell’uomo deve prevalere a favore di questi ultimi. Lo Stato italiano è vincolato al rispetto dei principi del diritto internazionale, tra cui l’obbligo di salvare la vita di chi si trova in pericolo in mare: tale obbligo prevale su ogni altra norma nazionale o internazionale finalizzata al contrasto all’immigrazione irregolare”
prosegue il pubblico ministero Geri Ferrara
👉🏾 “Nessuna richiesta di soccorso in mare deve rimanere senza risposta. Lo Stato deve garantire i diritti dei soggetti coinvolti, soprattutto in una situazione di stress ovvero di pericolo grave e imminente: una volta ricevuta l’informazione di pericolo lo Stato coinvolto non può più sottrarsi all’obbligo di soccorso.
La classificazione del migrante in pericolo è irrilevante: potrebbe anche essere un trafficante o un terrorista, ma secondo le norme del diritto internazionale non può essere lasciato in una barca dallo Stato, che deve salvarli e poi nel caso processarli”
ha sottolineato il pubblico ministero Geri Ferrara :
👉🏾 “Questo è un processo politico?
È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”
❇️ ha commentato Giulia Bongiorno, avvocato di Matteo Salvini, a margine della requisitoria :
👉🏾 “Nel caso Open Arms, a prescindere dalle anomalie della navigazione e dal fatto che vi fosse il rischio di terroristi a bordo, sono state adottate misure per garantire tutela e protezione dei migranti: nell’introduzione del pubblico ministero è di intuitiva evidenza che si sta procedendo a una requisitoria contro il decreto Sicurezza-bis e contro la linea politica del ‘prima redistribuire e poi sbarcarè, che l’intero governo Conte 1 ha portato avanti. Nel momento in cui si dice che decreti e direttive sono tutte inaccettabili si sta processando la linea politica di quel governo”
🔹Salvini Open Arms, chiesti sei anni di carcere
PROCESSO OPEN ARMS : CHIESTI 6 ANNI DI CARCERE PER IL MINISTRO MATTEO SALVINI
Giorgia Meloni: «Grave trasformare dovere di proteggere confini da immigrazione illegale in reato»
Iniziata la requisitoria dei pm a Palermo.
🔺 Chiesti sei anni di carcere per Salvini
Salvini telefona al suo legale a fine requisitoria
Matteo Salvini ha telefonato al suo avvocato, Giulia Bongiorno, alla fine della requisitoria dei Pm che hanno chiesto 6 anni di carcere per il ministro imputato per i reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
Giorgia Meloni: «Grave trasformare dovere di proteggere confini da immigrazione illegale in reato»
Legale Salvini: «Dai pm tratteggiato quadro non corrispondente alla realtà»
«Dai pm è stato tratteggiato un quadro non corrispondente alla realtà»
Così Giulia Bongiorno, legale difensore di Salvini dopo la richiesta di condanna a sei anni di carcere per il vicempremier, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
«È stato detto in requisitoria che le decisioni di ritardare lo sbarco dopo le redistribuzione era esclusivamente di Salvini ma così non è, perché se andate a vedere le dichiarazioni pubbliche di atri ministri, tutti rivendicavano orgogliosamente i respingimenti», dice Bongiorno.
🔺La requisitoria del Pm
Il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella, al termine della requisitoria del processo Open Arms, durata circa sette ore, ha chiesto la condanna a sei anni per il ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio. «Ci accingiamo a chiedere la condanna dell’imputato», spiega Sabella, ricordando i 147 migranti parte offesa del processo, «oltre che per difendere i confini del diritto…”, ha detto.
«Il diniego volontario e consapevole»
di Matteo Salvini a concedere il porto ai migranti sulla Open Arms «ha leso la libertà personale di 147 persone per nessuna apprezzabile ragione», ha detto. «In questo processo è mancata la presenza della gran parte delle persone offese, perché anche per potere essere persone offese bisogna nascere nella parte giusta. La maggior parte è irreperibile e non vuole dire che siano criminali, ma significa essere senza casa e senza mezzi».
🔺Chiesti sei anni di carcere per Salvini
Il Pm ha chiesto sei anni di reclusione per Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco dalla Open Arms di 147 migranti a Lampedusa.
Pm: “Salvini aveva l’obbligo di indicare un posto sicuro per migranti a bordo”
Il ministro Matteo Salvini, che nel 2019 era a capo del Viminale,
«aveva l’obbligo di indicare un posto sicuro per lo sbarco dei migranti dalla nave Open Arms»
A dirlo, prendendo di nuovo la parola nel corso della requisitoria del processo al vicepremier, il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella
Salvini, assente, è accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio. «Una domanda fondamentale che ha posto questo dibattimento è se il ministro aveva l’obbligo o meno di indicare un posto sicuro alla Open Arms al suo arrivo in acque italiane- dice Sabella -ribadiamo che si tratta di obbligo. E se i 147 migranti avevano maturato il corrispondente diritto di vedere riconosciuta la loro libertà personale»
Tajani: Salvini ha fatto il suo dovere di ministro
«Salvini ha fatto il suo dovere di ministro. Sono convinto che c’è sempre un giudice che riconosce la correttezza del comportamento di un ministro il cui compito è anche quello di difendere la legalità e ritengo che Salvini l’abbia fatto». Rispondendo a una domanda dei cronisti, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto sul processo Open Arms la cui requisitoria del pm è cominciata proprio questa mattina a Palermo. A processo Matteo Salvini, imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong Open Arms.
Giulia Bongiorno: Il pm sta processando la linea politica del Governo Conte
«Mi preme rilevare che in questa introduzione della requisitoria è di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare.
Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora».
Lo ha detto l’avvocata Giulia Bongiorno, legale del ministro Matteo Salvini, durante una pausa della requisitoria.
«Il pm che ha detto che non voleva essere un intervento contro la politica, nel momento in cui dice che un tavolo tecnico a cui partecipava l’attuale capo della Polizia, le direttive e i decreti sono inaccettabili, intollerabili e in contrasto con i diritti umani, in realtà , sta processando la linea politica di quel governo. Vedremo più tardi», dice
Il pm: non è un processo politico ma su atti
«Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi». Così il pm Geri Ferrara durante la requisitoria al processo Open Arms dove è imputato Matteo Salvini per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, in corso nell’aula bunker del Pagliarelli a Palermo.
Il PM pubblico ministero Calogero (Geri) Ferrara :
«Si tengono a bordo minori in violazione di tutte le convenzioni nazionali e internazionali»
«Si tengono a bordo minori in violazione di tutte le convenzioni nazionali e internazionali. E chi è l’interlocutore? Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini»
È uno dei passaggi della requisitoria del pm Calogero Ferrara al processo a carico del vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuti di atto d’ufficio per avere impedito l’attracco di 147 migranti tra cui diversi minori.
🔺Il PM pubblico ministero Calogero (Geri) Ferrara :
👉🏾 «I diritti dell’uomo vengono prima della difesa dei confini»
Così il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella :
👉🏾«I diritti dell’uomo vengono prima della difesa dei confini»
- Così il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella nel corso della requisitoria del processo a carico del ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e di rifiuti di atto d’ufficio, per avere impedito nel 2019 l’attracco in Italia alla imbarcazione della ong spagnola Open Arms.
Il magistrato, in aula con i sostituti Calogero Ferrara e Giorgia Righi, ha poi parlato di un «iter criminoso» «non concedere il porto sicuro ai migranti”
Ecco le parole del Procuratore aggiunto Marzia Sabella:
👉🏾 «Non si può invocare la difesa dei confini senza tenere conto della tutela della vita umana in mare»
La discussione prosegue con l’intervento del pm Ferrara, applicato al processo, dopo l’ingresso nella Procura europea.
Casarini: processo contro chi disonora l’Italia
«Spero solo che oggi si parli di giustizia. Giustizia nei confronti dei più deboli, di donne, uomini e bambini. Giustizia per quello che sta accadendo nel Mediterraneo, con naufragi continui, lager in Libia. Il nostro auspicio è che oggi venga scritta una pagina di giustizia. Penso che non sia un processo contro l’Italia ma un processo contro quello che disonora l’Italia»
Così Luca Casarini, capomissione della ong Mediterranea, presente nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo dove è in corso la requisitoria del processo Open Arms a Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
🔺Salvini: mio processo vendetta della sinistra, al via raccolta firme Lega
«È una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump»
Lo dice il vicepremier Matteo Salvini a Libero parlando del processo a Palermo sulla vicenda della nave Open Arms. Il vsegretario non è presente all’udienza di Palermo
«La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso», dice Salvini.
🔺Corte dichiara chiusa istruzione dibattimentale
Il Presidente della Corte del processo Open Arms, Roberto Murgia, all’inizio dell’udienza di oggi ha dichiarata chiusa l’istruzione dibattimentale.
E dato la parola all’accusa per l’inizio della requisitoria.
A prendere la parola per prima è il procuratore aggiunto Marzia Sabella. Presenti in aula anche i pm Calogero Ferrara e Giorgia Righi.
Assente, invece, il ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
🔺Il pm: in questo processo si è prospettato che la barca navigasse in sicurezza
«In questo procedimento si è prospettato che un natante di legno, in alto mare, navigasse in sicurezza, come se il capriccio di un’onda non avesse potuta farla ribaltare»
Così il Procuratore aggiunto di Palermo, Marzia Sabella, nel corso della requisitoria del processo a Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio, per avere impedito l’attracco della ong spagnola Open Arms, con 147 migranti a bordo.
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