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ANTROS COL SORCIO IN BOCCA

Beccati nel tentativo di appropriarsi di un locale dei Sassi l’associazione e la società omonime ci scrivono. In molti casi è meglio tacere e lasciare dubbi sui fatti che parlare e togliere ogni dubbio in merito

Parlare con “il sorcio in bocca” non deve essere semplice per cui comprendiamo senza alcuna difficoltà l’imbarazzo che la società e l’associazione Antros hanno nel cercare di da- re una spiegazione plausibile e razionale su quanto da noi riportato nell’editoriale di qualche giorno fa. Scrivono congiuntamente nella nota che una cosa è l’associazione Antros che pubblica il giornale “Mathera” e un’altra è la Società commerciale Antros che ospita la testata, ha come soci gli stessi associati dell’associazione, mette come meriti il fatto che viene realizzata la pubblicazione. Insomma ci sono due enti, una società e una associazione i cui membri in parte coincidono, in cui l’una si prende il merito dell’attività dell’altra, che hanno lo stesso nome e condividono gli stessi locali e vogliono farci credere che sono soggetti distinti, i treccartari che un tempo si trovavano alla stazione di Napoli hanno più abilità e minori pretese nel cercare di ingannare l’occhio e la mente della povera vittima. Giuridicamente saranno anche enti diversi ma è evidente che sono le stesse persone fisiche portatori degli stessi interessi.

UNA SOCIETÁ ARTISTICA

Scrivono insieme la società Antros e l’associazione Antros che la domanda è fatta ai sensi dell’art. 19 del regolamento mentre noi ci siamo soffermati esclusivamente sul terzo comma dello stesso che parla esplicitamente di artisti. Dimenticano di dire che i primi due commi dell’art. 19 prevedono linee guida dettate dalla Giunta e appositi bandi con criteri di valutazione prestabiliti. Soltanto il terzo comma dello stesso articolo consente di derogare al bando ed esclusivamente per le personalità artistiche. Evidentemente l’associazione e la società che hanno lo stesso nome, la stessa sede, curriculum e soci coincidenti iniziano ad avere anche problemi di labirintite e di difficoltà di percezione di sé. Proviamo a liberarli dai loro dubbi chiarendogli alcuni aspetti. Ai sensi del codice civile una società nome collettivo è una società avente fine di lucro. Una società avente fine di lucro può svolgere attività culturale nei sassi e chiedere in subconcessione dei locali ma per farlo deve partecipare ad appositi bandi che il Comune di Matera può predisporre prefissando i requisiti e i punteggi. L’art. 19 al comma tre consente di affidare senza bando alcuni locali nei sassi soltanto ad artisti e a personalità in grado di dare lustro alla città. A nostro avviso Antros SNC non è un artista e, quindi, può chiedere ed ottenere la concessione di un locale neisassisoltanto se partecipando ad un bando. Forse Antros snc crede di essere un artista ma, a quanto ci risulta, il gioco delle tre carte e le scatole cinesi tra associazioni e società non sono ancora annoverate tra le arti, almeno nel senso nobile del termine.

IL SINDACO NON SA E NON COLLABORA

Specificano ancora l’associazione e la società Antros che il Sindaco non collabora più con la rivista, lo ha fatto in passato e lo ha fatto gratuita- mente. Non cisiamo presi la briga di leggere tutte le pubblicazioni della rivista e crediamo alle loro parole, quello che possiamo dire è che sul sito del- la rivista Domenico Bennardi figura ancora tra gli autori. Se non è più un membro del comitato scientifico della ri- vista sicuramente lo è stato e questo non fa di lui una per- sona neutra nella questione. Aver fatto parte di un comi- tato di gestione di una rivista quanto meno rivela una vicinanza ideale, ideologica e culturale con quella rivista. La società e l’associazione (che si dichiarano soggetti diversi ma parlano insieme come Qui, Qui e Qua) dicono di non aver avvisato il Sindaco della loro richiesta e di non volere corsie preferenziali. Noi non sappiamo né abbiamo mai detto che hanno avvisato il Sindaco Bennardi di aver presentato la domanda. Ovviamente, se Antros non vuole corsie preferenziali, può aspettare che venga pubblicato un bando dal Comune per lo svolgimento di attività culturali destinati alle società aventi scopo di lucro e può partecipare vedendosi assegnato il locale soltanto qualora abbia requisiti maggiori di altri.

NON COLLABORATE CON NOI

Nella loro nota, nel disperato tentativo di intorbidire le acque l’associazione e la società con lo stesso nome, gli stessi soci e la stessa sede, pro- vano a dire che sostenere che Bennardi sia un loro collaboratore per il solo fatti di aver scritto un articolo sia equivalente a dire che loro sono no- stri collaboratori per averci mandato la loro nota. Nella nostra vita di modesti narratori di fatti di provincia un ragionamento più raffazzonato e più controproducente non lo abbiamo mai letto. Se vedete sul nostro sito, infatti, né la Società né l’associazione Antros risultano essere nostre collaboratrici. Sul sito di Mathera, invece, Bennardi risulta essere autore della rivista. La differenza è tutta là. Nella frenesia del dire e nella difficoltà di parlare con il sorcio in bocca si perde il filo della logica. Scriveva Oscar Wilde che in molti è casi è meglio tacere e correre il rischio di apparire stupidi che parlare e togliere ogni dubbio in merito. Un principio che vale anche per le scuse non richieste che si trasformano in manifeste accuse.

Di Massimo Dellapenna

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