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CHI HA LETTO 237 PAGINE : “MEMORIA CONCLUSIONALE DEL PUBBLICO MINISTERO”?

ANM : “Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella Pubblica Accusa insinuazioni di uso politico della giustizia”

È GIUSTO INFORMARE 

#perfortunanonmioccupodipolitica ma adesso, mi domando e chiedo:
👉🏾 quanti leghisti, sono rimasti in libera circolazione, oltre PAZZANO
👉🏾 quanti leghisti, e non solo, hanno letto tutte le 2️⃣3️⃣7️⃣ pagine della 

“MEMORIA CONCLUSIONALE DEL PUBBLICO MINISTERO”❓

Processo Open Arms, Lega si riunisce d’urgenza.
Matteo Salvini: “Io non mollo”

Polemiche dopo la richiesta di condanna.
Il ministro: “Arrendermi? Mai”

Anm Palermo: “Reazioni scomposte, solidarietà a pm”.
Orban: “Patriota più coraggioso d’Europa”

Dopo la richiesta, da parte della procura di Palermo, di una condanna a sei anni di carcere sul caso Open Arms per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, la situazione resta tesa. “Grazie a tutti per il sostegno. Arrendermi? Mai. Io non mollo”, ha scritto in un post il ministro delle Infrastrutture e leader del Carroccio.

Salvini ha convocato d’urgenza il consiglio federale della Lega. L’appuntamento è per oggi pomeriggio, in presenza o in collegamento.

Lo fa sapere Via Bellerio. Un unico punto all’ordine del giorno: “Iniziative della Lega per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche”.

Il leader della Lega ha inoltre pubblicato un instant book, dal titolo ‘Processo a un italiano’, un testo scaricabile dalle pagine del quotidiano Libero e dal sito di Radio Libertà. “Le pagine a seguire, per gentile concessione dell’editore, sono un aggiornamento di due capitoli del libro di Matteo Salvini ‘Controvento’ pubblicato per Piemme da Mondadori Libri SpA nel 2024”, viene spiegato. “La sinistra e i pm di Palermo vogliono Matteo Salvini in galera. La sua colpa? Aver fermato gli sbarchi, riducendo le tragedie del mare. Il Vicepremier e Ministro racconta l’incredibile vicenda Open Arms: una vicenda senza precedenti in tutto l’Occidente”

si legge nell’introduzione alle 13 pagine messe a disposizione dal leader della Lega

Anm Palermo: “Reazioni scomposte, solidarietà a pm”

Per la maggioranza si tratta di un processo politico e le reazioni alla richiesta sono tante. La Giunta esecutiva sezionale di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati “esprime solidarietà a tutti i colleghi impegnati nella trattazione del processo a carico dell’On. Salvini ed in particolare della Procura della Repubblica di Palermo che hanno rassegnato, con compostezza e diffuse argomentazioni giuridiche, rispettose dei principi dettati dalla normativa sovranazionale e nazionale in materia di salvataggio in mare, le conclusioni di un processo delicato sotto molteplici punti di vista”. E’ quanto si legge in una nota dell’Anm di Palermo. “Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella Pubblica Accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di Governo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti”.

“Sarà il Tribunale a vagliare la fondatezza dell’accusa, con indipendenza e terzietà, guidato solo dallo scrupoloso rispetto di tutte le norme vigenti in materia- si legge ancora – La piena uguaglianza di tutti di fronte alla legge è l’autentica essenza della democrazia, a prescindere dalla carica e dal rilievo politico, ed il processo che si sta celebrando a Palermo è esso stesso un momento di fondamentale democrazia. Ai colleghi della Procura della Repubblica e del Tribunale di Palermo si ribadisce, pertanto, tutta la nostra solidarietà, nella consapevolezza che sia in questo che in tanti altri casi meno noti, continueranno a svolgere la loro delicatissima funzione in piena libertà ed indipendenza, sine spe nec metu, nell’interesse esclusivo della Repubblica”

è la replica del deputato della Lega Jacopo Morrone

“L’Anm faccia una profonda riflessione prima di diffondere messaggi che sembrano esprimere sentenze già scritte e pregiudizi nei confronti della politica con l’obiettivo di delegittimarne l’autorevolezza. Chi ha perso di vista la separazione dei poteri dello Stato, incurante delle regole istituzionali, non sono né gli esponenti politici, né del governo ma chi si arroga il diritto e il potere di mettere sul banco degli imputati legittime decisioni di un esecutivo eletto democraticamente. Alzate di scudi di questo tenore non convincono nessuno e la dicono lunga sulla perdita di senso della misura del sindacato dei Magistrati che dovrebbe recuperare il proprio autorevole ruolo super partes, astenendosi dall’entrare nell’agone politico rischiando conflitti istituzionali”

Rai e Meloni nel mirino delle opposizioni: scatta la protesta

Ma il caso Open Arms non solo indigna il centrodestra, scatena anche le proteste dell’opposizione. Nel mirino finiscono infatti la Rai, con la messa in onda del monologo del ministro, e la premier Giorgia Meloni, che sabato ha espresso sui social solidarietà nei confronti del vicepremier e leader della Lega.

Così la segretaria dem Elly Schlein, parlando alla festa del Pd di Modena :
“Questo continuo attacco da parte del governo alla magistratura è davvero fuori posto, non è opportuno commentare dei processi che sono in corso e soprattutto trovo molto grave questo uso da parte del governo del servizio pubblico, della Rai. Dopo il caso di Sangiuliano – 18 minuti di intervista – c’è stato ieri (sabato, ndr) un altro caso, i 4 minuti di video di Salvini senza alcun contraddittorio che noi abbiamo denunciato in Vigilanza. Ma trovo gravissimo che la Lega se la prenda anche con il comitato di redazione di Rainews. Evidentemente è un governo a cui la libertà di stampa non piace, sta scomoda, però è un principio costituzionale”

Così Angelo Bonelli, deputato e membro della Commissione Vigilanza RAI :

“La Rai è strumento di propaganda a disposizione del governo. Il servizio del monologo di Salvini sulla vicenda Open Arms mandato in onda integralmente su Rainews senza neanche un contraddittorio in studio o una intervista, ma addirittura prendendo dai social del leader della Lega va contro tutte le regole deontologiche del giornalismo e somiglia ai monologhi che possiamo vedere solo nella Corea del Nord di Kim Jong-un”

Orban: “Salvini patriota più coraggioso d’Europa”

Arriva intanto su X la solidarietà al leghista dal parte del primo ministro ungherese Viktor Orban. ”Il patriota più coraggioso d’Europa punito per aver fermato la migrazione. Chi difende l’Europa viene costantemente penalizzato. Cosa sta succedendo?”, denuncia Orban, che aggiunge ”Matteo Salvini è il nostro eroe”

🔹Processo Open Arms, riunione d’urgenza della Lega nel pomeriggio

Salvini: “Io non mollo”

Un solo punto all’ordine del giorno: “Iniziative per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche”. La convocazione arriva dopo che la procura di Palermo ha chiesto una condanna a 6 anni di carcere per il leader del Carroccio

Dopo la richiesta, da parte della procura di Palermo, di una condanna a 6 anni di carcere sul caso Open Arms per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, la situazione resta tesa. “Grazie a tutti per il sostegno. Arrendermi? Mai. Io non mollo”, ha assicurato in un post il ministro delle Infrastrutture e leader del Carroccio. Poi Salvini ha convocato d’urgenza il consiglio federale della Lega. L’appuntamento è per oggi pomeriggio, in presenza o in collegamento. C’è un solo punto all’ordine del giorno: “Iniziative della Lega per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche”

Il sostegno del governo a Salvini
Salvini ha anche aggiornato la sua biografia Controvento con 13 pagine intitolate Processo a un italiano, per raccontare la sua versione di quello che considera un processo politico. Lo stesso pensa il centrodestra intero, incluso il presidente del Senato Ignazio La Russa: “Ho fiducia piena nella giustizia, ma penso che spesso la pubblica accusa, in processi come questo, fa prevalere la tesi che vuole affidare al pm il compito di interpretazione estensiva delle norme”, ha detto ieri. Nel suo breve instant book Salvini elenca 13 vicende di navi di ong rimaste in mare, “che non risulta abbiano fatto scattare qualche procura”. E si dice “certo che a Palermo i giudici saranno certamente più equilibrati della collega Apostolico”, la giudice di Catania finita nella bufera un anno fa per non aver convalidato il trattenimento di alcuni migranti nel Centro di permanenza di Pozzallo. Intanto in casa Lega si prepara una raccolta firme a sostegno del leader, con gazebo nelle piazze nei prossimi due fine settimana. E attorno al vicepremier fa quadrato il governo che parla di “processo politico”, con la premier Meloni che ha subito definito l’accusa a Salvini “un precedente gravissimo”

Le critiche

In questo quadro, l’Anm ha subito denunciato attacchi “gravi” verso i pubblici ministeri, “insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di governo”

E la leader del Pd, Elly Schlein, ha sottolineato:

“L’attacco del governo alla magistratura è fuori posto. Non è opportuno commentare processi in corso”

Secondo Angelo Bonelli (Avs), inoltre, l’intervento di Meloni su Open Arms

“apre un conflitto costituzionale”

🔹L’EDITORIALE DEL DIRETTORE

No, cari garantisti, il processo a Salvini non ha nulla di politico
CLAUDIO CERASA 16 SET 2024

Il carcere a sei anni è ridicolo. Il processo no. Augurarsi che Salvini venga condannato è sciocco. Ma dovesse succedere due suggerimenti: commutare la pena e costringere il vicepremier a studiare i trattati europei (e farsi un giro su una ong)

Diciamoci la verità: si può dire davvero che ci sia un accanimento? Prima i fatti, poi il commento. I fatti li conoscete e riguardano il processo a Matteo Salvini. Il leader della Lega è imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della ong Open Arms nell’agosto del 2019, quanto ricopriva la carica di ministro dell’Interno con il governo Conte. Sabato scorso la richiesta di condanna per il ministro Salvini è stata formulata dalla procuratrice aggiunta di Palermo, Marzia Sabella, con queste parole: “Il diniego consapevole e volontario ha leso la libertà personale di 147 persone per nessuna, ma proprio per nessuna, apprezzabile ragione… Anche per ciascuna di queste persone ci accingiamo a chiedere la condanna dell’imputato oltre che per difendere i confini del diritto. Per questo chiediamo la condanna alla pena di anni sei di reclusione”. Piccolo promemoria, per passare dai fatti alle opinioni. Fu Salvini, nel 2019, a dire, su queste vicende, “processatemi pure”. Fu Salvini, nel 2019, a rivendicare, con orgoglio, il diritto del governo di cui era vicepremier a sfidare il diritto del mare. E fu Salvini, nel 2019, a spacciare per protezione dei confini la volontà di spingersi a un passo dal violare alcuni trattati internazionale (nel 2019 il tribunale dei minori di Palermo descrisse il caso della Open Arms come “una situazione che equivale, in punto di fatto, a un respingimento o diniego di ingresso a un valico di frontiera” e il respingimento come è noto è vietato sia dalle leggi italiane sia da quelle internazionali).

🔹SECOLO D’ITALIA > POLITICA >

Orsina: “Contro Salvini processo politico”
Ma le toghe negano l’evidenza e attaccano il governo
16 Set 2024 9:52 – di Federica Parbuoni

All’indomani dello sgomento manifestato per la richiesta di condanna a sei anni nei confronti di Matteo Salvini, nell’ambito del processo Open Arms, la magistratura si è arroccata accusando “esponenti politici e di governo” di “reazioni scomposte”

“Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella Pubblica Accusa insinuazioni di uso politico della giustizia”

si legge in una nota della giunta esecutiva sezione di Palermo dell’Anm, che rivendica come l’operato dei colleghi della Procura sia rimasto nell’ambito delle argomentazioni giuridiche.
E, dunque, è la sostanza del ragionamento, quelle che illuminano un approccio politico

“sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti”

Ma a leggere il processo Open Arms come un processo politico non sono solo il centrodestra e gli esponenti di governo

Orsina: “Contro Salvini processo politico, negarlo è più ipocrita del solito”

In un articolato intervento a sua firma su La Stampa di oggi, lo storico e politologo Giovanni Orsina non ci gira per niente intorno.

“Quello che Matteo Salvini sta subendo sulla vicenda Open Arms è un processo politico. Consentito, non per caso, da un voto parlamentare”

scrive Orsina nell’incipit del pezzo, dal titolo

“Quel confine invalicabile tra la giustizia e la politica”

“Oggi il processo a Salvini è un evento giudiziario destinato a svolgersi seguendo le regole del diritto, ma non sarebbe mai esistito se a monte non ci fosse stata la decisione squisitamente politica”

prosegue Orsina, ricordando che

“in Italia il rapporto fra politica e giustizia è patologico da almeno un trentennio, è dai tempi di Tangentopoli che l’equilibrio fra i poteri è saltato e che infuria un duro conflitto politico per la sua ridefinizione”

“Ed è da allora che la richiesta che la politica non s’immischi con la giustizia – puntualmente ripetuta, stentorea e vibrante, a ogni piè sospinto –, suona vana e falsa. Nel caso Salvini-Open Arms siamo un bel passo più avanti, però: qui la natura politica del conflitto è talmente evidente che negarla o scandalizzarsene appare ancora più ipocrita del solito”

Il politologo accende i riflettori sull’«ambizioso programma politico» della requisitoria

Esattamente quello che aveva fatto notare anche l’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno mentre la requisitoria era in corso

“I magistrati che hanno portato Salvini a processo stanno perseguendo anche scopi politici, in senso lato: se si arrivasse a una condanna, ne risulterebbe compresso il campo della discrezionalità politica e, di conseguenza, ampliato lo spazio di sorveglianza del potere giudiziario”, avverte ancora lo storico e politologo, citando poi il passaggio della requisitoria dei pm sulla preminenza dei diritti umani rispetto alla protezione della sovranità dello Stato che “contiene indiscutibilmente un ambizioso programma politico”

L’attacco di Spataro alla

“politica dei porti chiusi”

Anche l’ex procuratore Armando Spataro, del resto, in un’intervista a Repubblica, ribadisce che

“potrei forse comprendere la solidarietà, ma non il fatto che si consideri difesa della patria impedire lo sbarco di disperati che hanno lasciato le loro terre solo per la speranza di una vita dignitosa. La politica dei “porti chiusi” è inaccettabile per ogni democrazia”

Anche questa una dichiarazione molto politica, rilasciata senza tentennamenti nel corso di un ragionamento sul fatto che “il vero obiettivo della destra” sarebbe, si legge nel titolo dell’intervista, “sottomettere i pm all’esecutivo”

I rischi dello “sconfinamento” della magistratura

Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, a colloquio con il Corriere della Sera, ha ricordato che

“per tutta la requisitoria più dei reati si sono scomodati crimini universali. Violazioni di diritti umani tali da non poter applicare la legge dello Stato”

ha chiarito Delmastro, dicendo che

“sembrava di ascoltare Ilaria Salis”

“Il pm non ha detto che Salvini ha agito fuori dal decreto, ma che il decreto non poteva essere applicato per diritti umani ritenuti superiori. Già la grammatica indica qualcosa al di sopra della norma”

È stato poi il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti, in un’intervista a La Stampa, a sottolineare che

“è legittimo che i pm sostengano certe linee accusatorie, ma come per il caso Salvini, ad esempio, è altrettanto legittimo che sul piano politico quelle accuse risultino impossibili da comprendere”

“Il cuore della questione è questo: una legge non può essere interpretata, da parte dei pm, in modo tanto estensivo da stravolgerne il senso. Il potere legislativo spetta al parlamento e quello giudiziario alla magistratura.
Se iniziamo gli uni e gli altri in una politica degli sconfinamenti, diventa difficile mantenere i poteri in equilibrio”

#sapevatelo2024
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