«COT E RISONANZA MAGNETICA, A POLICORO PIANO RISPETTATO»
Il commissario straordinario dell’Asm rassicura sul cronoprogramma dopo le denunce sui ritardi. Friolo: «Creare allarmismi tra la popolazione peggiora la percezione del reale lavoro svolto»
In merito ad alcune notizie fuorvianti, diffuse sui canali social, relative allo stato di attuazione delle Cot (Centrali operative territoriali) e della Risonanza magnetica di Policoro, il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Maurizio Friolo, intende rassicurare i cittadini precisando che entrambi i progetti sono perfettamente in linea con i relativi cronoprogammi. «Per la Cot di Policoro – afferma Friolo – i locali situati in via Moncenisio sono stati già allestiti e collaudati. Il personale che vi opererà sta completando la fase di formazione e già da lunedì, come da tempo previsto e senza alcun impedimento dell’ultimo minuto, saranno garantite le presenze nella fase di avvio della sede. A questo proposito occorre precisare, inoltre, che la Cot Matera è hub pertanto supporta l’attività della sede spoke di Policoro. Dunque, in caso di necessità, garantisce sempre le prestazioni previste. Per quel che riguarda la risonanza di Policoro si è provveduto ad ordinare un nuovo apparecchio che sarà acquistato non appena sarà disponibile sulla piattaforma del Consip che coordina gli acquisti a livello nazionale. Anche per la Rmn siamo in linea con i tempi previsti dal cronoprogramma degli investimenti che prevede la scadenza a dicembre 2025. Nel frattempo l’attuale Risonanza garantisce tutte le prestazioni richieste. Come ovvio stiamo lavorando per accorciare i tempi nell’interesse dei cittadini pur nel rispetto delle procedure che la legge ci impone”. “Certamente – conclude Friolo- creare allarmismi tra la popolazione diffondendo notizie non verificate, peggiora la condivisione delle informazioni e la percezione del reale lavoro che l’ASM, di concerto con la Regione Basilicata e con l’Assessorato alla Salute, sta portando avanti per il rilancio delle strutture sanitarie territoriali”.