AttualitàBasilicataBlog

IL LUNGO WEEKEND DELLA CGIL LUCANA

Durante le “Giornate del Lavoro” trattati temi caldi come Autonomia differenziata, lavoro e tematiche sociali. Sul palco il presidente Bardi. Presenti anche gli esponenti di spicco del Pd

Un fine settimana dominante per la Cgil lucana. Questo si vede nel cielo lucano. Il palco di Matera è stato quanto di più efficace per descrivere l’effige negativa dell’autonomia differenziata. Bardi, in cuor suo contrario, ha somatizzato in modo imbarazzante questa sua contraddizione interiore su quel palco. Battuto anche da uno smaliziato Occhiuto. Venuto dal caldo della tundra calabrese, infreddolito dall’anticipo dell’ equinozio autunnale, soccorso da una felpa della protezione civile, il Presidente della Calabria si è dilettato a far scrosciare gli applausi dei compagni cgiellini nella capitale della cultura europea. Che spasso.

CHIORAZZO, DE FILIPPO E BUBBICO

Sollevato in prima fila Chiorazzo a vedere tanto imbarazzo di quello che doveva essere il suo avversario. Serafici alle punte della prima fila Bubbico e De Filippo. Che avranno pensato dall’alto del loro piglio professorale su queste materie? Non è facile saperlo…Non appaiono entrambi fermi soprattutto il più giovane dei predecessori di Bardi.

BARDI GUARDA A ROMA?

Il Generale guarda già altrove. Si è messo in tasca il secondo mandato dopo Verrastro e De Filippo e chi si è visto si è visto. L’altro Presidente seduto sullo scranno più in alto in Consiglio Regionale avrebbe utilizzato la stessa retorica per uscire fuori dall’imbarazzo sull’Autonomia? Chissà! Intanto le uniche bombe chiare nella destinazione sono di Mega segretario. O come lo ha indicato la ottima conduttrice Daniela Preziosi: il mega-segretario.

ANGELO SUMMA

Si aggirava soddisfatto il suo mentore anche in piazza sia a Matera che a Potenza, Angelo Summa. Bollito nella pentola del Pd alle regionali ( che peccato detto francamente!) l’ex segretario della Cgil non si rassegna ad una sinistra flaccida o peggio ancora ad un dominio da destra di un ex sinistro come Pittella.

PITTELLA ISCRITTO ALLA DC DA PEPPINO MOLINARI?

Quest’ultimo scomoda- mente ha ritmato le laude dei democristiani nella piazza di Spinoso. Che roba Molinari (Peppino) organizzatore di un programma così eccentrico sulla gloriosa storia scudocrociata della Valle dell’Agri. Pittella, Lettieri i testimoni. Uno zibaldone storico e politico senza capa ne’ coda. TELESCA Il rullo, invece, lo sentiamo in città a Potenza. Come non videro arrivare al primo e secondo turno il Telesca poco “palcoscenico”, così sottovalutano il lavoro silenzioso fatto di tanti piccoli fatti che mettono insieme una nuova idea della città Capoluogo. Nonostante le fegatose pantomime di Santarsiero, o di tanti supponenti osservatori della vita cittadina. Telesca appare in forma invece. Deciso e conciso anche nelle poche parole che in genere utilizza.

L’INQUIETUDINE DI LACORAZZA

Un turbinio di post di Lacorazza sono il segnale che il gruppo dirigente del partito maggiore in Lucania non ha trovato pace. Sanità, cure paesane (meglio Aliano in questa materia), tutto è il contrario di tutto. Senza costrutto e con il silenzio della restante parte dei dirigenti piddini. Lo hanno sopportato da Piero Appennino ora lo tollerano anche in via Anzio. La Schlein si muove con Potenza qui si misurano e si controllano a vicenda: solita solfa lucana. Siamo appena all’inizio di una nuova legislatura. O del- l’autunno della destra? Vedremo. Non vi faremo mancare spunti per chi vuole prendere appunti!

Di Fausto Devoti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti