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LATRONICO E FITTO: ACCORDO SULLA ZES CULTURA

La destra ha una visione strategica sulla Città dei Sassi che sarà al centro delle attività dell’industria culturale

E’ possibile ricollocare Matera nel cuore della cultura italiana? È possibile trasformare la cultura in un attrattore economico? Esiste una strada per utilizzare e rilanciare il ruolo di Matera Capitale della Cultura per farla diventare un vettore di sviluppo economico per la città e per il territorio lucano tutto? Mentre il Comune di Matera e la sua rappresentanza istituzionale, a partire dal Sindaco si interrogano sulla loro sopravvivenza, ad occuparsi di prospettiva economica del ruolo culturale di Matera si occupa la destra a tutti i livelli, riuscendo così ad immaginare una prospettiva e una strategia di crescita per la Città che fino ad ora è cresciuta con l’abbrivio lanciato dalla proclamazione della Città come Capitale Europea della Cultura ma che adesso necessita di un nuovo sprint e di un nuovo vitalismo.

LATRONICO LANCIA LA ZES DELLA CULTURA

Cosimo Latronico attualmente è assessore regionale alla Sanità ma è, soprattutto, un politico di lungo corso che più volte ha dimostrato di avere una lungimirante visione della politica e la capacità di spaziare in tutto il campo dell’azione politica anche al di là dei limitai amministrativi delle funzioni che di volta in volta gli sono state assegnate. E, così, da buon capitano di lungo corso ha immediatamente captato le nuove energie della Città dei Sassi e le potenzialità future e nella giornata di ieri è corso a Roma ad incontrare il Ministro Fitto per proporre la costruzione della Zona Economica Speciale della Cultura da istituire proprio a Matera. Un viaggio che è risultato foriero di grandi risultati «Abbiamo raggiunto un’intesa con il Ministro Fitto, che ringrazio, per favorire il percorso di nascita della Zes cultura in Basilicata e garantire a Matera un ruolo centrale nell’industria culturale e creativa: dall’audiovisivo al cinema, dal design alla moda e a tanti altri comparti. Ora il presidente Bardi chiederà la convocazione di un tavolo interistituzionale per definire le azioni e le modalità da mettere in campo. Un passo decisivo per dare seguito all’esperienza di Matera capitale della cultura e trasformare la città in un territorio produttore di cultura e creatività.» Queste le parole con le quali sul suo profilo facebook l’assessore alla Sanità ha informato la cittadinanza non soltanto dell’idea proposta ma anche dell’aver raggiunto il risultato prefissato. Latronico e Fitto hanno raggiunto l’intesa per far nascere la Zona Economica Speciale in Basilicata ma, soprattutto, in una visione lungimirante ed economicamente fruttifera hanno assicurato alla città di Matera un ruolo centrale nelle attività economiche legate alla cultura. Carmina non dant panem, dicevano gli antichi latini ma, in verità, nel tempo della conoscenza e dell’informazione i beni immateriali, la produzione di cultura è una vera e propria industria e Matera ha tutte le potenzialità per trasformarsi in un polo dell’industria culturale con la possibilità di garantire lavoro, economia diffusa, potenzialità di crescita per l’intero territorio. Una brillante intuizione di Latronico che si è trasformata in realtà grazie alla capacità dell’esponente politico di FDI di mettere in campo le proprie relazioni politiche anche al di là dei confini del proprio dipartimento per costruire un progetto di ampio e profondo respiro per il territorio.

DI LORENZO, BUCCICO E PALOMBELLA

Che la destra voglia provare a rilanciare la visione della città di Matera e abbia le idee chiare su come farlo, del resto, era evidente già dal convegno che Di Lorenzo, Buccico e Palombella hanno organizzato venerdi scorso insieme ad Angelo Tosto, Vincenzo Viti e Nicola Benedetto con le conclusioni tirate proprio dall’assessore Latronico. “Matera ed il ruolo dimenticato di Capitale della Cultura”, il titolo del convegno promosso dall’associazione Matheria (da non confondere con la società ed associazione Mathera) e dalla Fondazione Tatarella nel quale si è ripreso a parlare di ciò che è stato fatto e di ciò che si deve fare per poter riportare Matera al centro delle scelte culturali della Regione e degli investimenti nazionali in materia culturale. Furono proprio il Sindaco Buccico e Pasquale Di Lorenzo ad ipotizzare il ruolo di Matera come Capitale della Cultura e, an- che, a comprendere che quel ruolo poteva nascere e doveva essere costruito sulla particolarità storica della città che rappresenta ancora un unicum nel mondo di struttura urbana che conserva e racconta tutto lo sviluppo della storia dell’umanità.

Di Massimo Dellapenna

 

MEL GIBSON A MATERA Che tutto ciò non sia un miraggio o una narrazione artificiale, del resto è dimostrato proprio dalla presenza di Mel Gibson in questi giorni nella Città dei Sassi. L’attore e regista americano con il suo straordinario film “The Passion” ha avuto un ruolo non secondario nella costruzione del mito della Città di Matera. Se oggi, a distanza di anni, dalla produzione del film che raccontava passione, crocifissione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo il regista americano è tornato nella città, è evidente che esiste ancora un potenziale non utilizzato e che può e deve essere incanalato in una visione prospettica e in strumenti di strategia economica e industriale. Cosimo Latronico e Raffaele Fitto ma anche Buccico, Di Lorenzo, Palombella e Benedetto stanno dimostrando che questa volontà di potenziare la città e il suo ruolo internazionale esiste. La destra lucana sembra essere in grado di trasferire questa visione in azioni amministrative, quanto annunciato da Latronico sui social ieri è la dimostrazione che si può fare.

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