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«IO, IL PRIMO A VOLER ABOLIRE I VITALIZI»

Ospite di Leporace , il già consigliere Romaniello che replica ad Araneo

Oltre il giardino il talk di approfondimento di Cronache Tv in onda sul canale 68 e condotto da Paride Leporace parte , in questo primo appuntamento settimanale, con la politica potentina. Gli ospiti sono la consigliera di “Uniamoci per Potenza” Giovanna Rizzo che siede tra i banchi della maggioranza e il consigliere di “Orgoglio Lucano” Bruno Saponara che è all’opposizione. A 60 giorni circa dall’inizio dell’Amministra- zione Telesca, la fase di studio da parte dei consiglieri di tutti gli atti e dei progetti posti in es- sere nella precedente consiliatura continua nel frattempo però si iniziano a vedere anche i primi atti dell’Amministrazione Telesca, primo tra tutti l’avvio di mense e trasporto scolastico già dal primo giorno di scuola. Si continua a parlare di politica nel salotto di Leporace con Giannino Romaniello, già consigliere regionale che “smonta” le argomentazioni della consigliera regionale del M5S Alessia Araneo riguardo la questione dei costi della politica e dei rimborsi. «L’Araneo ha parlato della determina con cui mi sono stati rimborsati i soldi ma quello che forse non sa è che la prima legge che ho proposto in Consiglio regionale è stata proprio quella sulla trasparenza e sull’abolizione del vitalizio. Prima noi versavamo i soldi, intorno ai 2000 euro al mese, dalla indennità di consigliere che l’Ara- neo insieme agli altri oggi percepisce. Dopodiché abbiamo approvato la legge dell’abolizione del vitalizio, io ho ritenuto che non era giusto ritirare quei soldi mentre svolgevo l’attività di consigliere e quindi quando ho terminato la legislatura avevo due strade, o chiedere e aprire un contenzioso per versare la differenza e arrivare a 60 milioni, oppure ritirare i propri soldi perché erano soldi versati dalla busta paga che tutti i consiglieri regionali oggi percepiscono con un’aggiunta. Vorrei ricordare alla consigliere ma anche ai cittadini lucani che quando io sono diventato consigliere regionale nel 2010 l’indennità di mandato era pari a 8.600 euro, quando sono uscito era arrivata a 6.600 fino ad arrivare a circa 5.900». Sono passati oltre 10 anni e il tema dei costi della politica rimane in campo. «La consigliera del M5S ha poi fatto riferimento al fatto che io mi sia astenuto sulla modifica della legge proposta da Monti ed è vero, quella è stata una scelta consapevole anzi io avrei voluto votare contro perché era una scelta populista. Così come ritengo sbagliata la scelta di ridurre il numero dei consiglieri comunali o regionali o i parlamentari perché si riduce la rappresentanza, la partecipazione e si riducono gli spazi della democrazia. Cosa diversa invece è ridurre le indennità di parlamentari e consiglieri e io l’ho fatto» ha ribadito Romaniello . Sul vincolo dei due mandati che in passato ha caratterizzato il Movimento 5 Stelle e che oggi potrebbe essere la causa di una spaccatura tra Giuseppe Conte e il fondatore Beppe Grillo, Romaniello dichiara: «Dall’intervista fatta alla consigliera, non ho capito se lei è per i due mandati o meno. Diciamo che non si è espressa chiaramente. Io sono per i due mandati, ho fatto due mandati e non mi sono ricandidato per scelta politica perché credo che la politica è capacità di chi è classe dirigente di costruire l’alternativa, dare spazi alle nuove generazioni. E sono perché ci siano solo due mandati al massimo tre ma sarebbe già una forzatura». Ultimo tema affrontato da Paride Leporace riguarda la Basilicata e le sue 131 comunità con ospiti Maria De Carlo scrittrice e docente e Rocco Mentissi, direttore della banda musicale di Tolve

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