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A SAN FELE, CHIUDE L’UNICO DISTRIBUTORE DI CARBURANTE MA SI LAVORA GIÀ A UNA SOLUZIONE

La Tamoil assicura: «Avviata la ricerca di un nuovo gestore, nella speranza di riaprire l’impianto prima possibile»

Si sono allarmati i cittadini di San Fele alla notizia della chiusura dell’unico distributore di carburante presente sul territorio comunale. La chiusura è avvenuta nei primi giorni di settembre e le voci da allora si sono fatte sempre più insistenti in merito “all’abbandono del territorio”, piuttosto che a “cittadini delle aree interne sempre più penalizzati”. In verità però la stessa Società tiene a rassicurare che «Tamoil Italia s.p.a. è stata costretta a risolvere il contratto di comodato» e si dice «dispiaciuta di apprendere ricostruzioni non veritiere –e prosegue Come risultante in atti, la società Tamoil ha presentato regolare richiesta di sospensione dell’attività in assoluto rispetto dell’articolo 14 della Legge Regionale. La richiesta di sospensiva è stata presentata in via cautelativa per un periodo di 6 mesi; precisiamo che la normativa concede la possibilità per l’esercente di richiedere la sospensione dell’attività per un periodo massimo di un anno e, su motivata richiesta, per ulteriore periodo di 180 giorni. Informiamo comunque che Tamoil ha immediatamente avviato la ricerca di un nuovo gestore, nella speranza di riaprire l’impianto alle vendite nel più breve tempo possibile». Anche il Sindaco Donato Sperduto si era occupato della questione, e a Cronache spiega: «Voglio rassicurare che non si tratta di una chiusura definitiva in quanto già si sta lavorando per riaprire il punto vendita, o se ciò non dovesse accadere perché non si arrivasse ad un accordo tra le parti, verrà installato un distributore automatico di carburante, come ormai avviene in qualsiasi paese o città». Possono dunque tirare un sospiro di sollievo i 2500 abitanti di San Fele che pertanto non si troveranno definitivamente sprovvisti di questo servizio, anche perché dovrebbero poi percorrere una 20ina di chilometri per rifornirsi ai punti vendita di Ruvo del Monte, Atella, zona artigianale-Filiano e zona artigianale-Rapane. E a riprova dell’interessamento del Primo cittadino alla vicenda, spiega di aver «già precedentemente scritto a Tamoil, spiegando le preoccupazioni e la necessità di avere sul territorio il distributore, in quanto la chiusura definitiva arrecherebbe «danno turistico-economico data la presenza del sito naturalistico delle Cascate, che rende San Fele ad oggi uno dei Comuni maggiormente interessato da un notevole flusso turistico giornaliero. Inoltre, la maggior parte dei cittadini e delle famiglie, in quanto operai delle varie fabbriche presenti sul territorio limitrofo, come lo stabilimento Fiat di Melfi, zona industriale di Vitalba e altre, sono obbligati a raggiungere il luogo di lavoro con la propria autovettura. Ancora, che la popolazione di San Fele è costituita, per la maggiore, da persone di età avanzata e anziani, che necessitano di assistenza sanitaria e sociale e tenuto conto che le strutture sanitarie sono situate fuori dal territorio di San Fele, è necessario e doveroso garantire il servizio di distribuzione di carburante sul territorio. È vero che il Comune di San Fele non ha potere decisionale sulle scelte che Tamoil prende durante la gestione dei suoi impianti, ma è anche vero che la distribuzione di carburante è un servizio essenziale per l’intera comunità». Detto ciò «il Comune di San Fele è a piena disposizione e collaborazione per cercare di risolvere la questione nel più breve tempo possibile». Alla missiva del Sindaco però Tamoil ha già risposto, asserendo di aver «immediatamente avviato la ricerca di un nuovo gestore, nella speranza di riaprire l’impianto alle vendite nel più breve tempo possibile».

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