«PACIFICARE IL PD LUCANO»
Il dirigente nazionale del partito ospite di Leporace ha commentato la situazione a livello nazionale e regionale. Margiotta su Italia Viva: «Non è il caso di chiedere ora che lascino la maggioranza in Regione»
L’autunno caldo del Pd. È questo il titolo della puntata di Oltre il giardino, il talk di approfondimento condotto da Paride Leporace in onda su Cronache TV al canale 68. Ospite il dirigente nazionale del Pd Salvatore Margiotta che dopo un breve commento sulle questioni politiche nazionali, entra nel vivo della puntata. Il Pd si appresta a vivere tre importanti appuntamenti elettorali: le regionali in Umbria , Liguria ed Emilia Romagna. E sulla possibilità di vedere Italia Viva e quindi Matteo Renzi accanto al Pd e ad Elly Schlein. «C’è tutta la genialità politica e anche la spregiudicatezza di Matteo Renzi nel riconoscere autorevolezza a Elly Schlein. Renzi fa una mossa molto intelligente, abbandona il sogno di un centro autonomo e si riposiziona facendo una mossa politica essenziale cioè affermando che per lui il candidato premier del centro sinistra è Schlein. È il primo a dirlo e a quel punto la Schlein, che a sua volta capisce che sono importanti anche quei voti, prova ad agevolare il percorso» afferma Margiotta. «Noi siamo lucani e, alle scorse elezioni, abbiamo visto che avendo dalla parte del centro-destra Azione e Italia viva si perde. Lo sforzo di tenere dentro anche il consenso politico di Renzi, secondo me è una cosa molto buona. Non mi meraviglia che Conte non sia d’accordo. Nel PD però il dibattito è molto aperto». Parlando invece della situazione che sta vivendo il Pd in Basilicata, Margiotta afferma: «La prima considerazione da fare è quella che senza dubbio le elezioni regionali le ha perse il Pd. Nonostante tutte le polemiche di cui sono stato anche protagonista rispetto a una prima designazione che andava in direzione di Angelo Chiorazzo e rispetto a tutto quello che ne è derivato, nonostante tutto questo avremmo vinto le elezioni se solo Conte non avesse posto il veto su Calenda. Questo dice la matematica. Si è sprecata un’occasione. La presenza di Mario Polese e di Marcello Pittella dall’altra parte è stata decisiva. Quindi nonostante tutte gli errori del PD avremmo potuto vincere se solo avessimo costruito l’alleanza come andava costruita. Questo è il primo dato. Il secondo che voglio rimarcare, è che la giunta regionale è una giunta forte e robusta politicamente. Questo deve imporre al PD una ripresa di azione politica molto più decisa e efficace di quando si stia facendo adesso. L’unica cosa che il PD Lucano non può fare è far finta che tutto vada bene, perché non è così. Ci sarebbe bisogno di due grandi operazioni. La prima sicuramente, un’azione di pacificazione, seria e interna, seconda un’azione attraverso cui con autorevolezza ci si pone da un lato a guida dei gruppi dirigenti del centro-sinistra intero, non del solo PD, dall’altro si parli ai cittadini lucani in maniera forte, efficace. Senza queste due cose galleggeremo». Sulla questione di chiedere a Italia Viva di abbandonare il centrodestra in Regione, Margiotta sostiene: «Ritengo sbagliato, dire in questo momento a Renzi, di uscire dalla Giunta regionale della Basilicata se vuole stare con il csx, perché penso si debba avere rispetto degli elettori. Quando si arriverà alle elezioni politiche e bisognerà necessariamente fare una scelta di campo allora anche in Basilicata si dovranno fare delle scelte». A Potenza ha vinto il campo progressista. «A Potenza, abbiamo vinto a prescindere dal Pd e abbiamo vinto perché senza neanche dircelo, abbiamo pensato che sarebbe stata la cosa migliore non mettere il simbolo del Pd e puntare su Vincenzo Telesca, una personalità forte, aveva preso tantissimi voti l’ultima volta da consigliere comunale, molto radicato nella città, assolutamente all’altezza del ruolo. E poi ci ha avvantaggiato il fatto che ci fosse il doppio turno. Quindi se da un lato si può dire che c’è vita nel Pd e nel csx dall’altro non possiamo illuderci che questo tipo di schema si possa riproporre alle regionali con lo stesso risultato».