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BENNARDI IL SELFISTA PERDE LA CITTÀ

Le elezioni provinciali di Matera sono alle porte. Bennardi ha il voto ponderato maggiore ma nessuno dialoga con lui. Mel Gibson è tra i Sassi ma il Primo Cittadino non lo sa, pubblica il video selfie di una corsa sotto il castello e piovono insulti

Mel Gibson è a Matera per fare un film. Lo abbiamo appreso dai social e dall’ex Consigliere Regionale Pasquale Di Lorenzo che il 16 settembre sulla sua pagina facebook ha commentato con un “lui è tornato” il video che riprendeva il regista e attore americano in giro per le strade di Matera. Per la Città dei Sassi Mel Gilbson è qualcosa di più di un ambasciatore. Tutta la politica sulla capitale della cultura sarebbe rimasta una mera retorica senza il film “The Passion” che ha fatto conoscere la città in tutto il mondo. Una produzione di Hollywood è un’immagine che gira in tutti i cinema e in tutte le televisioni del mondo, fa opinione e costruisce immaginario.

TUTTO QUESTO BENNARDI NON LO SA

Ci saremmo aspettati che il dormiente Sindaco di Matera dedicasse qualche minuto strappato al suo torpore per occuparsi della questione. Abbiamo scandagliato le nostre mail e non abbiamo trovato nessun comunicato stampa. Ci siamo dedicati alla lettura della sua pagina facebook e non c’è neanche un post, un video, un saluto, una foto. Per Bennardi la venuta di Mel Gilbson a Matera non è un fatto importante per la città. La passione, del resto, la stanno vivendo già i suoi concittadini sotto la sua sciagurata gestione. In compenso il Sindaco di Matera si fa un video selfie dal Parco del Castello Tramontano per parlare dello sport City Day 2024. Di solito quando si parla di iniziative sportive il consenso sociale è assicurato. Evidentemente anche in questo Bennardi riesce a toppare, talmente tanto è il distacco tra il Sindaco e i suoi cittadini che anche su una manifestazione sportiva all’aperto viene giù una valanga di insulti. I commenti vanno da «il selfista» a «ma di che cosa vi vantate??? In questa città ogni impianto sportivo è fatiscente e voi ..????Ce ne vuole di coraggio …. Alla fine un evento all’ aperto….fate giocare i bambini sulla breccia….ma di che stiamo parlando????» per arrivare ad un laconico «venite a fare il salto dei fossi a Venusio». Frasi e concetti elementari che denotano il distacco tra l’amministrazione Bennardi e i cittadini che, evidentemente, anche davanti ad uno spot da Istituto Luce e Minculpop riescono soltanto a sorridere, denunciare e deridere il sindaco che non si occupa delle strutture ma si vanta di aver fatto correre i bambini sul brecciolato.

QUALCUNO MI CALCOLI

I problemi del Sindaco della città di Matera non vengono soltanto dal mancato rapporto con i cittadini e dalla sua evidente incapacità a governare. Anche nelle relazioni politiche il Sindaco è un uomo isolato e senza nessuna considerazione. Il 29 settembre si vota per le provinciali di Matera. Le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello nelle quali l’elettorato attivo è soltanto dei sindaci e dei consiglieri comunali. Il meccanismo di voto prevede un voto ponderato nel quale il peso di ciascun candidato è proporzionato al numero degli abitanti amministrati. Con questo quadro la Città di Matera ha il peso maggiore di ciascuno degli altri Comuni. Bennardi dopo aver provato a barattare questo peso elettorale con un atteggiamento più morbido da parte del PD in Consiglio Comunale e non aver ottenuto niente di tutto ciò, è rimasto isolato e con il cerino in mano. Riuscire a non contare niente anche nelle trattative nelle quali si ha un peso elettorale determinante è un capolavoro tattico che non è riuscito mai a nessuno nella storia della politica. È come se il Sindaco di Taranto o di Salerno venissero esclusi dalle discussioni sulle candidature della propria coalizione alla Presidenza della Provincia. Il 15 settembre Bennardi sul suo profilo facebook scriveva un lungo post nel quale elencava le competenze importanti della provincia e concludeva dicendo «mi piacerebbe parlare con i due candidati alla presidenza della Provincia, perché occorre fare una scelta che non sia dettata solo da strategie partitiche; è ovvio che gli scenari e le prospettive politiche hanno un loro peso nelle valutazioni, come sempre, ma auspico che il voto alle Provinciali sia frutto di una decisione prima di tutto consapevole verso soprattutto il bene comune, verso gli obiettivi programmatici di un ente molto importante. Rimane qualche rammarico sul metodo: occorrerebbe sforzarsi in questa regione di non auspicare, o dare per scontate alleanze e coalizioni senza momenti di confronto preliminare tra le parti. Il confronto e la condivisione è sempre utile tra partiti e movimenti, è una fase preliminare fondamentale per definire un progetto politico e costruire un percorso in modo convinto, offrendo ognuno il proprio contributo. Ci sono ancora due settimane, spero si possa recuperare e affrontare questa elezione paragonando idee, contenuti e programmi. Al momento ne ho visti pochi». Il 15 settembre al Sindaco della Città più grande della provincia avrebbe fatto piacere parlare con i due candidati alla Presidenza della Provincia, è passata una settimana e non ci risulta che qualcuno si sia fatto avanti per discutere con lui ed, infatti, ad oggi il Sindaco di Matera non si pronuncia ancora per le elezioni provinciali. Siamo certi che alla fine piegherà la testa e scondizolando voterà per il candidato del centrosinistra nella speranza di avere meno problemi in amministrazione, lo farà senza aver avuto neanche la possibilità di sedersi ad un tavolo per discutere le condizioni dell’accordo, lo farà in una resa senza condizioni che, per la prima volta nella storia, viene fatta da chi sulla carta ha più voti degli altri per decidere. La potenza è nulla senza controllo, recitava un antico spot pubblicitario. Evidentemente anche il voto ponderato ed il peso demografico sono nulla senza capacità politica. L’irrilevanza di Matera nelle scelte che riguardano il futuro suo, del suo territorio e del suo sviluppo economico è arrivata ad un punto che nessuna città aveva mai raggiunto. Se volesse bene alla Città un Sindaco così si dimetterebbe ma, evidentemente, l’ambizione a qualche mese di stipendio supera ogni dignità.

Di Massimo Dellapenna

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