LA SCUOLA TUTTA IN MANO AI GENITORI!
L’intervento di Giuseppe Donato Nigro
La scuola, oramai, è tutta in mano ai genitori. Questo processo è iniziato dai Decreti Delegati (1973-1974). Ma diverso era lo spirito con cui è iniziato nel clima del fermento generale della rivoluzione globale del 1968, l’ultima grande rivoluzione mondiale, paragonabile solo a quella del 1848. Ancor oggi si dice: – è successo un quarantotto! Adesso, invece, la scuola tutta è caduta in mano a genitori folli, che non vogliono il bene dei figli, li difendono sempre, anche quando sbagliano. La figura educativa e formativa dei docenti è marginale. Fanno tutti i genitori: quasi quasi vorrebbero essi insegnare, mettere i voti. La scuola italiana che era la prima al mondo è ridotta oggi a carte, chiacchiere e genitori. Carte: mille trattati mai letti da nessuno. Un appartato burocratico vastissimo, atto garantire una perfezione solo formale, nella sostanza c’è il vuoto assoluto. Stiamo tornando a periodi peggiori del medioevo: oscurantismo, barbarie, ignoranza, un’ignoranza dilagante, con tanto di diplomi. Si pensa solo alle competenze, cioè al saper fare, all’eseguire, non ai saperi. Ci sono laureati che non sanno scrivere, né fare un discorso. Chiacchiere: tante riunioni inutili. Flatus vocis. Nella sostanza non cambia nulla. Tutto fumo, sigle: ptof, pof, puff, pcto dsa… toc toc… e niente arrosto. Tutti deboli di mente: pei, bes. La famiglia è la prima istituzione educativa, non può tutto delegare alla scuola. E laddove la maggior parte sono divorziati, capirete voi: che esempio diamo ai giovani, quale guida. La figura genitoriale, o l’autorità, di qualunque genere, deve mantenere il ruolo, altrimenti andiamo allo sbaraglio, fosse il sindaco, il prete, il maresciallo, fino al presidente della repubblica. Non possiamo fare gli amici dei figli, degli alunni, dei cittadini. La scuola italiana, in mano a genitori ed avvocati, sta morendo, e se muore la scuola muore l’Italia, ricordiamocelo!
Di Giuseppe Domenico Nigro