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TELESCA IL SINDACO DI TUTTI

Il primo cittadino riconosce i meriti dei suoi predecessori e sulla Legge Calderoli Italia Viva vota con il csx

Vuole essere davvero il Sindaco di tutti Vincenzo Telesca e lo dimostra nella sua relazione sul Documento Unico di Programmazione nel quale tende la mano all’opposizione, riconosce anche i meriti di chi lo ha preceduto e dichiara apertamente di voler agire anche in continuità con le precedenti esperienze senza nessuna necessità di appuntarsi sul bavero della giacca una stelletta o un premio. Una posizione coraggiosa e generosa quella di Telesca che non si nasconde dietro agli «errori di quelli che c’erano prima» per giustificare eventuali suoi ritardi e che, anzi, per quanto riguarda la capacità della sua amministrazione di far partire il primo giorno la mensa e il trasporto scolastico pur inorgogliendosi del lavoro fatto, non nega che tutto ciò è stato possibile perché ha trovato una gara esplicata ed attività già svolte.

IL SINDACO CHIEDE L’ASTENSIONE

Tende la mano all’opposizione il Sindaco. Dice apertamente che le sue linee programmatiche non sono parole immutabili, che su molte cose è possibile confrontarsi e migliorare l’azione, che è pronto a dialogare sulle linee di dettaglio senza preconcetti ed idee precostituite. Cultura per tutti e senza preclusioni ideologiche, viabilità e infra- strutture sono le parole chiave della sua relazione senza voli pindarici ma immaginando che sia necessario unire programmazione di opere nuove, manutenzione dell’esistente e gestione razionale e unitaria degli spazi e dei luoghi. Fa l’esempio del Parcheggio di Piazza Zara nel quale dice che non è scartata aprioristicamente l’idea di realizzarvici un campo di Basket ma, per fare questo, è necessario prima procedere a sistemare la fermata degli autobus, regolare diversamente il traffico con uno sforzo organizzativo da verificare e controllare e che, soltanto a seguito di queste verifiche, sarà possibile procedere con la realizzazione del campo di Basket. È un esempio su tutti ma potrebbe allungarsi alla nuova piscina, alla cittadella dello Sport e a tanti altri elementi nei quali si dichiara pronto a dialogare con tutte le forze politiche. «È inimmaginabile – dice il Sindaco – che io possa cancellare quanto di buono è stato fatto» e cita il caso del lavoro svolto da Vigilante sul Ponte Musmeci che merita di essere completato e sul quale chiederà il supporto di chi quel progetto lo ha studiato, analizzato e realizzato. Non chiede il voto a favore alle opposizioni. Chiede che almeno si astengano. Lo chiede dicendo apertamente che è necessario lavorare insieme per il bene della Città perché «nessuno si è candidato contro la città».

LE OPPOSIZIONI SI CHIUDONO NEL VOTO CONTRARIO

È un segnale di apertura che non viene colto dall’opposizione. Le forze politiche che governavano Potenza e che sono state sconfitte da Telesca non sembrano voler fare i conti con la loro nuova realtà. Il Sindaco preferisce aprire. L’opposizione si chiude. Il Sindaco chiede di condividere le prossime azioni e non solo riconosce i meriti di chi lo ha preceduto ma addirittura dichiara una certa volontà di continuità amministrativa nelle cose buone fatte. L’opposizione si trincera dietro le logiche della politica politicata e dice che, anche senza entrare nel merito dei provvedimenti, è contraria per il solo fatto di essere dall’altra parte del Consiglio Comunale. Le posizioni politiche dei consiglieri di minoranza, infatti, si possono ridurre in un semplicissimo: «visto che le linee sono state presentate dalla maggioranza e sono un atto politico, noi siamo contrari». Un posizionamento tattico di chi si richiude nel ghetto senza nessuna volontà dialogante. Un tatticismo che non sa di politica e non punta al bene della città e che, quindi, non ha nulla di positivo. Noi amiamo le posizioni nette, le contrapposizioni chiare e non ci siamo mai scandalizzati quando l’opposizione ha fatto il suo dovere contrastando le azioni della maggioranza e del governo. Pretendiamo, però, che tutto ciò sia il frutto di una analisi contenutistica e non di un mero posizionamento tattico. Continuiamo a consigliare al centrodestra di somatizzare la sconfitta in Città e di smetterla di parlare al passato. Anche ieri durante il dibattito consiliare l’opposizione ha troppo spesso evidenziato il passato invece di pensare al futuro.

ITALIA VIVA CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

La notizia politica che riguarda Potenza, però, è la posizione di Bruno Saponara, consigliere comunale e segretario cittadino di Italia Viva che ha votato insieme al centrosinistra contro l’autonomia differenziata. La mozione, presentata da Angela Blasi, puntava a chiedere alla Città di Potenza di prendere posizione contro la Legge Calderoli. Il centrodestra, dopo aver chiesto il rinvio del- la votazione e non averlo ottenuto, ha preferito non partecipare alla votazione sulla mozione dimostrando così una strana volontà di fuga da un dibattito che, comunque sia, interessa la Nazione e il mezzogiorno. La mozione è stata approvata dai consiglieri rimasti in aula, con il voto favorevole di Italia Viva rappresentata dal Consigliere Bruno Saponara. Una posizione che dirada anche i dubbi circa il posizionamento dei lucani di Renzi che, ad onta di ogni sospetto paventato da qualcuno, agiscono in unisono con le linee politiche nazionali del proprio partito.

Di Massimo Dellapenna

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