«IL PRINS UN SEGNALE CONTRO LA POVERTÀ»
L’assessore alle Politiche sociali Grieco racconta l’impegno di Potenza verso le persone in difficoltà
Il Comune di Potenza nel mese di agosto del 2023 ha attivato lo sportello di pronto intervento sociale grazie alla programmazione strutturata dall’ex Assessore alle Politiche Sociali, Fernando Picerno, di concerto con Mario Guarente che ha guidato la città capoluogo nel corso degli ultimi cinque anni. Anche l’Amministrazione comunale eletta nel mese di giugno e guidata dal Sindaco, Vincenzo Telesca e dall’Assessore alle Politiche Sociali, Anna Grieco ha rinnovato il proprio impegno a favore delle categorie svantaggiate e delle persone bisognose. Un dato questo molto importante che evidenzia la ferma volontà di Palazzo di Città nel contrastare la povertà e le problematiche dei cittadini bisognosi. Un tema molto delicato che ha dunque trovato la sensibilità di Anna Grieco che ha inteso confermare e rinnovare l’azione programmatica del Comune di Potenza in questa direzione
Cos’è il Pronto Intervento Sociale?
«Il Pronto Intervento Sociale con la legge di bilancio 2022 è stato individuato come LEPS, prioritario da attuare a cura degli ambiti territoriali sociali. Nello specifico il servizio di pronto intervento sociale costituisce la risposta all’esigenza di razionalizzare e valo- rizzare gli interventi legati a situazioni di particolare gravità e urgenza che si presentino al di fuori dei servizi sociali del Comune di Potenza e che hanno le caratteristiche dell’emergenza. Tale servizio sociale svolge la propria funzione rispetto a diversi target, come minori, vittime di violenza, persone non autosufficienti, adulti in difficoltà. Nell’ambito di questi, è garantita la risposta alle emergenze anche ai seguenti bisogni: situazione di grave povertà che costituisce rischio per la tutela e l’incolumità psico fisica delle persone, situazioni di abbandono o grave emarginazione con rischio per l’incolumità per la persona o di grave rischio per la salute socio assistenziale, in assenza di reti familiari e sociali»
A che punto è la programmazione del Comune di Potenza?
«Il Comune ha attivato il servizio di pronto intervento a partire dal mese di agosto 2023. Inizialmente a valere sulle risorse dell’iniziativa React-Eu nell’ambito del Pon Inclusione legato al FSE 2014-2024, asse 6 avviso pubblico 1|2021, Prins, interventi di contrasto agli effetti del Covid-19. Successivamente è stato finanziato da altre fonti di finanziamento quali il fondo povertà»
Coma ha reagito la cittadinanza a questa tipologia di intervento?
«Tale servizio non è attivato direttamente dal cittadino, ma dalle Forze dell’Ordine, dai Vigili del Fuoco, dalla Questura, dalla Polizia Municipale e dalle amministrazioni comunali, dai gestori dei servizi di prossimità attivi sul territorio. Il servizio, nel corso dei mesi di attivazione si è rivelato molto efficace nel fronteggiare le situazioni di emergenza e fornire risposte tempestive a persone in situa- zione di estrema difficoltà».
Ci sono analogie con altri comuni che hanno attuato il medesimo progetto?
«Il servizio attivato dal Comune di Potenza ha le caratteristiche di individuare a livello nazionale dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 che contiene una scheda tecnica dedicata alla tipologia di servizio, in cui sono definiti le caratteristiche e i contenuti minimali che devono essere assicurati dalla sua realizzazione».
Quali sono le prospettive in questa direzione?
«L’Amministrazione comunale intende garantire la prosecuzione dell’attuazione del LEPS. Esso si caratterizza da elementi di complessità e si configura come un servizio, che pur nel rispetto dei requisiti definiti a livello nazionale, tuttavia a livello organizzativo necessita di essere adattato alle specificità del territorio in cui insiste. A tal proposito un’ottica di corresponsabilizzazione tra la pubblica amministrazione e i soggetti impegnati nel terzo settore ha valutato di indire un’istruttoria pubblica di progettazione ai sensi del Codice del Terzo settore, scaduta il 24 settembre 2024 per definire un modello organizzativo del servizio che comprenda anche altre funzioni in tema di contrasto alla povertà, così da poter offrire ai cittadini un servizio di risposta ai bisogni emergenti completo ed efficace in stretto collegamento con i servizi sociali comunali».
Di Francesco Menonna