NEL MINI-CAMPER DI GRACE TANTA SPERANZA DA VENDERE
L’approfondimento di Maria De Carlo
Che bello vedere sfrecciare per la città, lungo la periferia e anche incontrarla alle feste di paese “Grace” con quel mini-camper verde con sopra la stampa del volto cartonato e sorridente. Io l’ho incontrata in via del Seminario, da Rocchina, durante una sosta caffè. Forse Grace è un caso unico nel nostro territorio lucano, una donna e il suo “negozio viaggiante” per portare la grazia di un abbigliamento donna/uomo dai toni unici, originali e perché no, anche un po’ stravaganti, tipici del gusto originale del vestirsi e del vestire. Ma dietro il mero commercio c’è tanto da raccontare. Una storia che ha suscitato curiosità ed è finita nei mesi scorsi sulle pagine del settimanale “Vero”. Quanta grazia e quanta dolcezza. Essere accolti tra vasi di fiori, palloncini colorati e caramelle per i piccini, e aggirarsi tra tanti variegati accessori. E poi c’è lei la vera protagonista, Grace, ovvero Grazia Telesca. Una potentina e una «imprenditrice di me stessa che fatica a tenere in piedi il proprio sogno, per via delle tasse troppo alte», così si definisce sorridendo nonostante tutto. Il suo progetto avviato con un microcredito nel 2022 trova diverse difficoltà, dalla crisi post covid, alle tasse, al divieto di sosta nei luoghi centrali della città – e qui facciamo subito un appello al neosindaco di rimuovere quelle zone interdette, dando maggiore spazio ai “creativi” del commercio. Grace su quattro ruote vola libera e spensierata, una passione per la guida che l’accompagna da sempre da quando sfrecciava «mangiando la strada, senza una meta», una guida che continua a darle «anche oggi quel senso di libertà, sentendomi padrona di me stessa». Affermazioni queste che trovo scritte in un libretto-romanzo scritto da lei dal titolo “La libertà di Lolita” (ed. kimerik, 2022), mentre nella quarta di copertina si legge il suo motto «Alza la testa e cercalo tu il raggio di sole». Una sorta di romanzo autobiografico che narra della sua infanzia, maternità e affettività attraversata da sofferenza, incomprensioni, inquietudini e vicende drammatiche di botte e di rifiuti che non l’hanno spenta, al contrario l’hanno resa una donna che riflette sulla caducità della vita, «Ma compresi anche cosa c’è di bello: tutto ciò che di positivo la vita ci ha donato dev’essere vissuto intensamente in ogni battito della nostra esistenza». Una donna che ha resistito agli urti della vita ed è una testimonianza di “rinascita”. Ecco, da Grace c’è questa unicità, tra una camicetta da indossare o una felpa da ammirare è possibile ragionare sui percorsi della vita, sui suoi misteri e su quanto di buono la vita ancora ci riserva. Richiamo ancora le parole di Grace-Lolita, di apparente ingenuità e stupore tipico di un animo “fanciullino”: «Com’è difficile far capire alle persone come può essere corta una vita. Non ci si può perdere dietro tutti i pensieri negativi. Stiamo bruciando delle opportunità. Quanto è importante, invece, un sorriso, una parola gentile, un’espressione di positività, la solidarietà verso ogni essere umano». E lo sa bene lei che ha dovuto affrontare la vita a denti stretti tra mille difficoltà, due matrimoni, due divorzi e due figlie cresciute da sola. Da due anni sta sperimentando questa forma di attività ma con quel pizzico di originalità unica: incontrare l’altro e diffondere gentilezza e umanità. Grace in questi due anni, nonostante le crisi, è riuscita a costruire un rapporto di amicizia con la sua clientela «non lascio nessuno senza la gioia del proprio capo – dice – cerco di curare ogni tipo di stile, dalle taglie più minute a quelle più in carne, a tutto si trova una soluzione». E intanto resto abbagliata da una giacca colorata. Quella extra sono sicuramente io contenta di indossare un capo “divertente”. Grazia ha il dono dell’empatia, una virtù che è maturata con lei fin dal seno materno, come nelle prime righe del suo romanzo. Grace non si arrende alle difficoltà e nel suo camper ci sono anche capi di artigiani locali e di amici perché lei ha come sogno quello «di fare rete tra noi commercianti e artigiani – afferma –, sono convinta che se si lavora insieme c’è un ritorno per tutti, perché quello che dovrebbe contare innanzitutto sono le relazioni umane». Grace ti coinvolge con le sue riflessioni critiche e con il suo ottimismo mentre ti invita con libertà a “curiosare” tra i suoi capi. Magari se non si trova ciò che interessa si va via carichi, comunque, di tanta gentilezza e “contenti” di quelle attenzioni e consigli “a piacersi”. Grace diventa anche l’amica e, si definisce “confidente e supportatrice di umanità”. Il suo sogno? Girare per i Comuni, magari, aggiungo io, dietro un invito ufficiale delle Proloco. Chiudiamo con un meraviglioso consiglio di Grazia-Lolita: «C’è tanto di positivo in ognuno di noi, basterebbe tirarlo fuori, senza timori, senza aspettare che siano gli eventi a modificarci, ma le nostre unghie, aggrappate per risalire da quella grotta oscura in cui ogni tanto si ricade, con tutta la forza interiore».
Di Maria De Carlo