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PIRO: «CON TADDEI, FI NON È BEN RAPPRESENTATA»

Oltre al forzista, ospite di Leporace anche il già parlamentare Boccia: «Margiotta guarda al passato»

A Oltre il giardino, il talk di approfondimento condotto da Paride Leporace e in onda su Cronache Tv al canale 68 torna a occuparsi di politica regionale e lo fa con tre protagonisti di primo piano della scorsa consiliatura, Francesco Piro di Forza Italia, Enzo Acito di Azione e Massimo Zulli- no di Basilicata Casa Comune. Tre ex consiglieri regionali che analizzano le affinità e le divergenze tra il vecchio e il nuovo Consiglio regionale. Azione è risultata determinante per la vittoria del centrodestra. Marcello Pittella è il presidente del Consiglio. «Il dato inconfutabile è che con l’appoggio di Azione e Italia Viva al centrodestra, vi è uno spostamento alla parte più moderata della compagine di governo e sicuramente questo servirà anche ad affrontare i temi storici critici della Basilicata con una visione un po’ più moderata ma soprattutto ritengo con le competenze, le conoscenze degli uomini di Azione che sono entrati in consiglio regionale e che sono un valore aggiunto» afferma Acito. Zullino che alle scorse elezioni si è candidato con Basilicata Casa Comune e non è stato eletto ha spiegato: «Basilicata Casa Comune è un contenitore che nelle elezioni scorse ha girato intorno ad un’unica fi- gura, quella di Angelo Chiorazzo. Io e il collega Viziello abbiamo fatto la scelta di unire il nostro gruppo Basilicata Oltre a Basilicata Casa Comune e ci siamo riusciti grazie all’elezione di Vizziello. È chiaro che, subito dopo le elezioni Bcc abbia subito una battuta d’arresto anche a causa del problema di salute di Chiorazzo che è riuscito a superare molto bene. Ma immagino che adesso lui vorrà riunire il gruppo per capire quale strada intraprendere. Con la crisi del centrodestra lucano in quel momento, io e Viziello abbiamo pensa- to di essere coerenti e da- re un segnale alla nostra classe dirigente» Piro, uomo di Forza Italia, che nonostante l’alto nu- mero di preferenze non riesce a sedere tra i banchi del Consiglio regionale commenta: «Ritengo che Forza Italia in questo momento, tralasciando la figura del coordinatore regionale, che è una figura di spicco e di grande qualità, non è ben rappresentata. A livello provinciale abbiamo subito Taddej, che nel 2019 Berlusconi definiva traditore. Non è una leadership che fa bene al partito e che piace a tanti. L’abbiamo subita e quindi vedremo nel prossimo futuro quali saranno gli scenari». «L’alleanza con Pittella io non la vedo di buon occhio e su questo io sono stato sempre molto coerente ed è una scelta che io non ho mai condiviso e per questo, credo, io sia stato oggetto di una gogna mediatica che mi ha danneggiato. Il partito, tralasciando il coordinatore regionale, la Casellati, che ha dato un tocco di qualità al partito, ha complottato contro di me, a livello provinciale sono state fatte strategie per metter- mi di lato, perché io ragiono con la mia testa e non sono il bamboccio di turno. Un partito importante come Forza Italia in questo momento, secondo me non è rappresentato da persone adeguate, secondo me non sono all’altezza di rivestire quel ruolo» continua Piro. E sulla vicenda giudiziaria che lo vede indagato, Francesco Piro afferma: «Devo dire che sono vicende che pur- troppo segnano il percorso politico e del consenso. Io sono sempre stato sereno rispetto alla vicenda giudiziaria perché ritengo di non aver fatto nulla di male. Non ho utilizzato il ruolo per chi sa per quali fini. Ancora oggi io non so se da qui a qualche mese andrò a processo per aver sostenuto un candidato sindaco a Lagonegro. Non lo so però sono fiducioso perché ritengo di non aver fatto nulla di sbagliato».

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