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MARTORELLI: «UN VIAGGIO NEL MONDO DEL CALCIO»

Dai campioni ai ricordi: La carriera di un calciatore stimato e rispettato per la sua quarantennale esperienza

Nel calcio che conta, il procuratore sportivo Giocondo Martorelli, originario di Vibonati, suggestivo centro collinare del golfo di Policastro, è un nome stimato e rispettato per la sua quarantennale esperienza ed anche molto gettonato dai network radiotelevisivi che lo contattano spesso e volentieri per conoscere le sue opinioni sul calcio mercato, sui campionati e le partite di coppa. «La mia passione per il calcio-mi dice subito Giocondo, davanti ad una tazza di caffè nella sua splendida villa-mi ha fatto svolgere la professione di procuratore sportivo, iniziata a Milano (ero tifoso interista!), dove dopo Bini, Canuti e Muraro, conobbi Beppe Bergomi che aveva appena 17 anni: il rapporto con il Campione del mondo 1982 è durato oltre 30 anni»! «Ho girato il mondo ed ho conosciuto (sono stato anche suo ospite!) Leo Messi, che ha regalato la sua maglia a mio figlio Carlo, oggi calciatore di serie C. Da Beppe Bergomi, quindi, a Giacomo Bonaventura, passando per Danilevicius, Passoni, Jeda e anche l’attuale portiere della Nazionale Gianluigi Donnarumma: da me scoperto quando era un ragazzino, mi confida sorridendo Martorelli» E continua: «Ho conosciuto allenatori e direttori sportivi, come Conte, Allegri, Moggi, Sogliano e Previdi. Era un mondo straordinario, osserva con nostalgia. Eravamo in pochi a svolgere questa professione. I rapporti con i calciatori erano importanti, duraturi e si caratterizzavano per la reciproca riconoscenza e il grande affetto». Gli chiedo lumi sul calcio odierno! «Oggi, purtroppo – osserva – quel mondo si è stravolto, perché sono subentrate situazioni poco chiare che lasciano perplessi. E, sinceramente, amareggia il comporta- mento degli organi competenti, che sono a conoscenza di tutto ciò, ma fanno finta di niente invece di intervenire». Giocondo, mi parla infine con orgoglio della sua bella famiglia. «Devo sottolineare che nella mia carriera di procuratore sportivo sono state molto importanti la presenza affettuosa e la dedizione di mia moglie Bar- bara. Quando poi parla dei suoi amati figli gli si illumina- no gli occhi» Carlo, classe 1999, è calciatore di Serie C, con un percorso degno di nota, iniziato con le giovanili della Fiorentina e poi Ravenna, Carpi, Spezia e il Lecco della promozione in B di due anni or sono. «Mia figlia Giulia, classe 2002 di recente si è laureata a Milano presso l’Accademia del lusso e già fa parte dell’équipe di Louis Vuitton». Ci salutiamo, osservando un tramonto spettacolare: uno di quei tramonti che fanno sognare, con i colori, le luci e l’aria frizzante di fine settembre. Il prossimo appuntamento per conversare piacevolmente ci sarà durante le festività natalizie che, come da tradizione, lui trascorre quasi sempre con la famiglia nel suo e nostro meraviglioso golfo delle tre regioni, che da capo Bonifati (Calabria) e poi la divina costa di Maratea (Basilicata) arriva fino a capo Palinuro (Campania), esibendo, come gerani al balcone, le sue incontaminate bellezze paesaggistiche.

Di Tonino Luppino

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