“L’esperienza quotidiana, infatti, ci racconta di veri e propri processi paralleli che vengono celebrati, soprattutto in TV, con il rischio concreto di creare sovrapposizioni ed interferenze tra il processo
mediatico ed il processo giudiziario.
Ecco: tutto questo si è voluto evitare ai protagonisti della vicenda di Traversetolo, per garantire in maniera genuina e completa le fonti di prova, e contestualmente tutelare il diritto della parte-indagata"
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