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CONSIGLIO DEI MINISTRI NUMERO 98 PROVVEDIMENTI ADOTTATI

ANTONIO TAJANI NESSUNA INTENZIONE DI RITIRARE IL CONTINGENTE UNIFIL

È GIUSTO INFORMARE 

Convocazione del Consiglio dei Ministri numero 98

1 Ottobre 2024

Il Consiglio dei Ministri è convocato in data 2 ottobre 2024, alle ore 11.00 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno:

  • SCHEMA DI DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali (PRESIDENZA – AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE – INTERNO – GIUSTIZIA – AGRICOLTURA, SOVRANITA’ ALIMENTARE E FORESTE – LAVORO E POLITICHE SOCIALI – TURISMO)
  • SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO: Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2022/868 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2022, relativo alla governance europea dei dati e che modifica il regolamento (UE) 2018/1724 – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
  • SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO: Adeguamento della disciplina sanzionatoria prevista dal testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al d.P.R. n. 309/ 1990,  al regolamento (UE) n. 1259/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 111/2005 recante norme per il controllo del commercio dei precursori di droghe tra Comunità e i Paesi terzi – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR – GIUSTIZIA)
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Consiglio dei Ministri numero 98

2 Ottobre 2024

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri #cdm98

In corso la conferenza stampa sui provvedimenti approvati

ANTONIO TAJANI NESSUNA INTENZIONE DI RITIRARE IL CONTINGENTE UNIFIL 

MIGRANTI CDM 98 APPROVA IL DECRETO FLUSSI 

Decreto flussi per migranti, ecco cosa prevedono le nuove regole

Nelle nuove norme per il rilascio dei visti e richieste di asilo: impronte digitali, ispezione dei cellulari, obbligo per gli aeri di ong di segnalare gli avvistamenti. Permessi speciali per vittime di caporalato 

Un Consiglio dei ministri durato un’ora e mezza e aperto con la crisi in Medio Oriente, ma oggi sul tavolo c’era anche il decreto flussi con “disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”. La filosofia dietro al decreto flussi approvato oggi affronta aspetti relativi non solo al lavoro dei migranti, di cui c’è particolare necessità nei settori del turismo e dell’agricoltura, ma alle politiche migratorie in generale.

Illustrando il contenuto del decreto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha riferito “dell’obbligo di fornire impronte digitali per gli stranieri che chiedono il visto nazionale, oggi è previsto solo per i visti Schengen; l’eliminazione dell’obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto; obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta – o se è già stato rilasciato, prima del rilascio del visto – per i cittadini di Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka dove le irregolarità sono state più pesanti. Questi Paesi non escono dal decreto flussi, ma nell’immediato il rilascio di visti di lavoro sarà sospeso per consentire verifiche effettive in Italia. La lista dei Paesi potrà essere modificata con decreto del ministro degli Esteri. C’è per svolgere questo lavoro aggiuntivo un incremento del personale per il ministero degli Esteri, 200 dipendenti di ruolo in più e 50 impiegati a contratto in più».

10mila ingressi aggiuntivi per i badanti

Il decreto flussi prevede “10mila ingressi aggiuntivi per assistenti ad invalidi o agli anziani, per i badanti”. Ha detto Tajani, dopo il Cdm che ha approvato il decreto che rivede le norme per l’entrata in Italia di lavoratori stranieri. “Questo – spiega – potrà capitare soltanto tramite agenzie per il lavoro con il nullaosta rilasciato previe verifiche preventive effettuate in Italia quindi escludendo il silenzio assenso”.

Ci saranno più “click day”

Il decreto prevede che i click day, ovvero le  giornate per presentare le domande di ingresso, “le giornate click day previsti dal decreto flussi saranno più di una.  Questo permetterà una gestione meno caotica che incida con minore pressione sui sistemi informatici”, ha detto Mantovano.

Di quote regionali “ne parlavamo anche in Cdm: è un po’ difficile passare da una automobile scassata a una Maserati, ci vogliono dei passaggi intermedi. Il nostro obiettivo è di abolire il click day, poiché oggi è impossibile ci arriveremo attraverso una transizione con più click day per tipologie e con la precompilazione. Lo stesso vale per la programmazione regionale, intanto organizzare bene glia rrivi sul piano nazionale”, quella regionale sarà “un passo successivo”.  

Obbligo per gli aerei delle ONG di segnalare incidenti in mare

Il decreto interviene anche sul soccorso in mare e sulla richiesta di asilo. Viene introdotto “l’obbligo per gli aerei delle ong di segnalare eventuali incidenti in mare all’autorità marittima italiana immediatamente”.

I telefoni cellulari dei migranti potranno essere ispezionati

Nel decreto è prevista anche “la possibilità di ispezionare i cellulari dei richiedenti asilo al fine di ricostruirne l’identità e la nazionalità. Questa ultima previsione, consentita dalle norme europee, è stata oggetto anche di un confronto tra di noi”, tuttavia “mi pare che questo sia giusto, avere anche l’onere di identificarsi quanto si entra nel nostro Paese”, ha spiegato Tajani, durante la conferenza stampa.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano ha poi precisato il criterio che regolerà l’esame dei dati dei telefoni: “La visione del telefono cellulare ha un unico scopo: garantire l’identificazione del migrante o al minimo la provenienza geografica. Mantovano ha sottolineato che i dati cui si avrà accesso sono ”solo quelli finalizzati all’identificazione o alla conoscenza della provenienza, con divieto, contenuto nella nuova norma, di accesso alla corrispondenza e a qualsiasi altra forma di comunicazione”. È poi prevista la possibilità della “presenza all’operazione di un mediatore culturale”, sarà redatto “un verbale” e “questa ispezione deve essere autorizzata dall’autorità giudiziaria”.

60 giorno di tempo cuscinetto per trovare lavoro

“Vi è la possibilità per il lavoratore  stagionale, una volta terminato il tempo del contratto, di non avere  un provvedimento di espulsione ma un tempo cuscinetto di 60 giorni,  senza necessità di un nuovo permesso, per trovare un altro lavoro e la possibilità di convertire il contratto di lavoro stagionale in  contratto a tempo determinato o indeterminato senza incidere sulle  quote”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo  Mantovano,

Calderone: “Un permesso di soggiorno speciale per le vittime di sfruttamento”

La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato il permesso di soggiorno per le vittime di caporalato che denunciano: «C’è un intervento in collegamento con tutto quello che è stato già fatto contro questi reati. Ora – ha detto – interveniamo su un reato che è contro la persona, individuando un sistema di protezione aggiuntivo per chi denuncia casi di sfruttamento o collabora attivamente nelle attività di accertamento: introduciamo uno speciale permesso di soggiorno della durata iniziale di 6 mesi, rinnovabile per un ulteriore anno e prorogabile ulteriormente».

Il sottosegretario Mantovano ha quindi ricordato come sono state individuate alcune criticità che il nuovo decreto dovrebbe correggere: “Un gruppo tecnico di lavoro qui alla presidenza aveva coordinato una ricognizione sull’andamento dei flussi regolari, che aveva poi costituito la base per l‘esposto che la presidente del Consiglio ha presentato al procuratore nazionale Antimafia ai primi di giugno”

“Da quell’esposto – ha proseguito Mantovano – è derivata l’attivazione dei poteri di impulso dello stesso procuratore a varie procure distrettuali con risultati d’indagine anche importanti, che hanno confermato la fondatezza della denuncia. Ma il lavoro da quel momento è ripartito con la prospettazione di modifiche per far funzionare meglio i flussi regolari”.

Mantovano: “Niente sanatorie per evitare l’effetto richiamo”

Non abbiamo fatto una sanatoria, ha detto Mantovano, “perché oggi costituirebbe un effetto richiamo, e nel momento in cui noi vogliamo stabilire regole certe per i nuovi arrivi, non c’è bisogno di richiamare gli arrivi irregolari. Secondo perché l’ultima sanatoria, quella varata dal governo Conte 2, è ancora in corso d’esame e le domande trattate sono circa il 40%, e noi vorremmo impiegare i nostri uffici nell’esame delle domande di coloro che arrivano irregolarmente oggi e non qualche anno fa. Terzo perché l’impegno assunto dalla coalizione che esprime l’attuale governo con gli elettori, è di non fare sanatorie e riteniamo che la parola data agli elettori vada rispettata”

#sapevatelo2024

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