POTENZA E LA BASILICATA SALUTANO PINO ANZALONE: «UN ESEMPIO DA SEGUIRE»
Ai funerali colleghi e familiari hanno ricordato un grande professionista
L’ uomo, il professionista serio e garbato, leale con tutti e al servizio dell’informazione. Un personaggio capace di far crescere generazioni di giornalisti all’insegna della serietà e dello spirito di servizio. Ieri mattina nella chiesa di Sant’Anna e Gioacchino si sono svolti i funerali di Pino Anzalone, giornalista professionista, caporedattore della Gazzetta del Mezzogiorno e direttore del Quotidiano della Basilicata scomparso lunedì all’età di 85 anni. Lo hanno ricordato la moglie Katia, i figli Raffaele e Annalisa, i nipoti, i tan- ti colleghi presenti nella struttura religiosa di Potenza. Un ricordo rafforzato dalle parole nell’Omelia di don Franco Corbo, parroco della chiesa di Sant’Anna e Gioacchino che ne ha parlato a cuore aperto mettendo in evidenza le comuni origini giovanili e l’impegno, unito alla dedizione nel giornalismo, quello inteso nel senso pieno della verità e dell’accezione al servizio. Un servizio spesso dimenticato dalla fretta di andare in stampa, di mettere il punto esclamativo sulla notizia e di andare incontro alle veline che a Pino Anzalone decano del giornalismo proprio non piaceva. Don Franco Corbo ha ricordato nella sua predica le gesta di don Peppino Diana, parroco ucciso perché libero e servitore dei giusti, quei giusti che anche Anzalone amava tanto e metteva in luce nelle sue giornate di lavoro, intense, figlie dell’amore verso il mestiere, dei rapporti sinceri, leali e fraterni. Alla cerimonia religiosa hanno preso parte tanti colleghi, in primis il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Basilicata, Mario Restaino, l’ex presidente Mimmo Sammartino, Renato Cantore, gli Assessori comunali alla Programmazione, Loredana Costanza, giornalista e collega di Anzalone e all’Urbanistica, Enrico Torlo. Il professionista serio, disciplinato e competente, l’uomo che ha fatto crescere i giornalisti all’insegna della disciplina e della serietà professionale è stato ricordato con affetto e simpatia da tutta la categoria, che grazie ad Anzalone ha riscoperto la visione dei fatti, quelli veri raccontati con il garbo e l’eleganza che solo i grandi interpreti del mestiere sanno produrre. Anzalone ha lasciato un vuoto incolmabile, quel vuoto che al termine della celebrazione è stato ricordato dai figli e dai colleghi, pronti a tributargli l’ultimo saluto. Alla cerimonia funebre hanno partecipato tra gli altri l’ex consigliere regionale Filippo Margiotta, l’ex deputato Giuseppe Molinari e l’ex senatore Tonio Boccia.
Di Francesco Menonna