PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO DI STELLANTIS A MELFI
Ospiti il consigliere FdI Napoli: «Uniti ce la faremo», l’operaio Barozzino: «Noi lasciati soli»
Stellantis, il futuro dello stabilimento di Melfi, la crisi dell’automotive e le paure e le preoccupazioni degli operai. È questo il primo tema affrontato a “Oltre il giardino”, il talk di approfondimento condotto da Paride Leporace e in onda su Cronache Tv al canale 68. In studio esaminano la questione il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Michele Napoli e il già senatore e operaio Giovanni Barozzino. «Quella di Stellantis è una questione molto delicata. – afferma Napoli – Cerco, nei miei comunicati, di lanciare un messaggio dove si chiama a responsabilità tutti coloro i quali giocano un ruolo da protagonismo in questa vicenda. E’ solo così che probabilmente si tengono i riflettori accesi. Credo che il Governo abbia fatto tutto quello che era nelle sue possibilità. Innanzitutto istituire un’area di crisi complessa in tempi record e forse poteva essere fatta prima e con questo mi riferisco ai primi anni 2000». «Doveva suscitare qualche perplessità la decisione di Fiat di investire in Polonia o in Serbia per realizzare alcune autovetture, già quello era un segnale sul quale bisognava riflettere. Così come bisognava fare una riflessione attenta sulla scarsa propensione ad investire. Ecco perché dico al netto di chi governa il Paese che una chiamata a responsabilità con la partecipazione e il contributo di tutti possa essere un giusto viatico per provare a trovare una soluzione importante. Dopodiché oltre ai 20 milioni posso annunciare che il Ministro sta va- lutando in termini positivi un ulteriore sostenimento in favore dell’area di crisi di Melfi, favorendo una serie di investimenti. Si parla di un ulteriore importo pari circa a 45 milioni di euro che si aggiungono ai 20 già immaginati» continua il consigliere regionale componente della task force del Ministro Urso. All’ottimismo di Michele Napoli risponde Barozzino che invece mostra le preoccupazioni degli operai e le loro paure: «La situazione credo sia sotto gli occhi di tutti. Ormai si lavora pochissimi giorni al mese, da troppo tempo. Un turno praticamente saltato è quello notturno, dove c’erano anche le maggiorazioni che permettevano di avere un po’ di salario in più, in media si lavora 5-6 giorni al mese, compresa la rotazione dei lavoratori in CDS. La CDS dovrebbe permettere a tutti i lavoratori di lavorare equamente. Quindi la perdita di salario dei lavoratori è veramente consistente e le prospettive noi al momento purtroppo non le vediamo positive. I lavoratori è da troppo tempo che sono stati lasciati soli. È da tempo che chiedevamo l’intervento dello Stato per tutto quello che accadeva attorno a Fiat prima e poi Fca e ora Stellantis. Si poteva entrare nella società con delle azioni così come accade in Francia e quindi avere più voce in capitolo». A questo Napoli risponde: «Io capisco che il clima di incertezza che si registra è un clima che fa tremare i polsi, e quando nella nota dice che molti operai, parlando anche di se stesso, hanno difficoltà a prende- re sonno la notte, io li comprendo e li capisco. Questo deve essere da pungolo per la politica e per gli stessi sindacati. La crisi di Stellantis nasce da lontano e nessuno ha fatto nulla, sia la classe dirigente politica che sindacale di allora non si sono interrogati su questi segnali di allarme. Proviamo a fare tesoro degli errori e iniziamo ad immaginare una strada maestra da cominciare a percorrere. Io credo che ci sia una strada ancora percorribile, soprattutto perché abbiamo un indotto che oggi paga una crisi e gli effetti della crisi in maniera straordinaria, ma che paradossalmente può essere l’elemento che può suscitare la curiosità, la volontà, l’interesse di alcuni gruppi imprenditoriali a ritornare lì a rinvestire, proprio perché abbiamo un indotto che funziona, una componentistica che può giocare ancora un ruolo importante. Mettiamo da parte la rassegnazione perché questa non ci porta da nessuna parte». Un argomento molto delicato quello di Stellantis che Paride Leporace insieme ai suoi ospiti ha provato a sviscerare ma che naturalmente è molto complesso e merita ulteriori approfondimenti che certamente non mancheranno nelle prossime puntate. Si cambia argomento a Oltre il giardino e si parla delle differenze tra la sinistra di Berlinguer e quella di oggi con Salvatore Adduce presidente Ali Basilicata e infine si parla del capoluogo di regione e del programma culturale messo appunto dall’Amministrazione Telesca che cerca di coinvolgere tutte le associazioni della città con l’assessore alla cultura Roberto Falotico.