AttualitàBasilicataBlog

LA RETE COLABRODO: POTENZA E LA CRISI DELL’ACQUEDOTTO

Tra perdite, disservizi e costi elevati, i cittadini pagano il prezzo di una gestione inefficace. Dal Tavolo tecnico decise nuove interruzioni per i 29 comuni dello schema idrico Basento-Camastra. Da lunedì nuovi “sacrifici”

Potenza, una delle città più colpite dai problemi legati alla rete dell’acquedotto, si trova nuovamente al centro di una crisi idrica. Recentemente, un episodio in via del Biancospino ha messo in evidenza le gravi inefficienze del sistema: una perdita nella condotta idrica ha causato il cedimento del terreno, imbibendo il suolo fino a far crollare la strada. Un paradosso, se si considera che molti lucani sono costretti a vivere senza acqua nelle loro case, mentre l’acqua continua a fuoriuscire dalle tubature colabrodo. La situazione è ulteriormente aggravata dalle difficoltà economiche del Comune di Potenza, costretto a sostenere ingenti spese per il ripristino dei luoghi e la messa in sicurezza, come successo nei gironi scorsi in via del biancospino e come abbiamo puntualmente raccontato. Il sindaco Telesca, dimostrando un impegno lodevole, è stato fisicamente presente sul posto negli ultimi giorni per cercare di limitare i danni. Tuttavia, la problematica non si ferma qui. In queste ore è’ toccato a Viale dell’Unicef, una zona recentemente sottoposta a lavori di rifacimento, dove si è verificata una nuova perdita. Questa situazione solleva preoccupazioni significative, soprattutto perché parrebbe che i lavori di ripristino siano stati affidati alla stessa ditta responsabile dell’installazione iniziale, che ora guadagna sia sull’installazione che sulla manutenzione necessaria a causa di un lavoro non eseguito correttamente. Il problema si inserisce in un contesto più ampio di crisi idrica, che coinvolge 29 comuni, incluso Potenza. Mentre alcuni cercano di attribuire la colpa alla crisi climatica, è evidente che la questione non è solo legata alla siccità. Problemi strutturali come pompe non installate o mal mantenute e una rete idrica fatiscente richiedono soluzioni immediate e durature. Con le elezioni imminenti per la nuova governance dell’Acquedotto lucano, è fondamentale guardare al futuro e affrontare le inefficienze del passato. È inaccettabile che i cittadini continuino a subire disservizi senza che il problema venga risolto alla radice. Anche se piovesse ogni giorno dell’anno, una gestione inefficace delle risorse idriche impedirebbe comunque di risolvere la crisi. È tempo di agire, investire in infrastrutture adeguate e garantire una gestione trasparente ed efficiente delle risorse idriche, per il bene dei cittadini e del territorio.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti