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VIALE DELL’UNICEF, NON BASTA MANCUSI PER FAR USCIRE ACQUEDOTTO DALLA CRISI

Potenza il presidente dell’azienda: «Abbiamo eseguito noi l’intervento»

Egregio Direttore, le scrivo in merito all’articolo del 4 ottobre 2024 dal Titolo “La rete colabrodo: Potenza e la crisi dell’Acquedotto” ritenendo utile alcune precisazioni in merito all’intervento di manutenzione citato in Viale dell’Unicef. Leggo testualmente: “(…) Questa situazione solleva preoccupazioni significative, soprattutto perché parrebbe che i lavori di ripristino siano stati affidati alla stessa ditta responsabile dell’installazione iniziale, che ora guadagna sia sull’installazione che sulla manutenzione necessaria a causa di un lavoro non eseguito correttamente”. Orbene, la precisazione è d’obbligo essendo “la ditta responsabile” la Mancusi Spa. Dallo scorso mese di Gennaio 2024, per scorrimento della graduatoria di gara, la predetta Società è aggiudicataria dell’Accordo Quadro servizio di manutenzione di pronto intervento, migliorie urgenti su reti idriche e fognarie. Lotto 4 – Centro operativo 2 “Potenza” Zona 2.1 – Potenza (CIG 93111869C1). In virtù del predetto contratto d’appalto, si occupa degli interventi di manutenzione urgente e programmata, per conto di Acquedotto Lucano S.p.A., per la città di Potenza e Pignola. Con ordine di attivazione del 13/02/2024 n. 110946, nell’ambito del predetto contratto d’appalto, Acquedotto Lucano S.p.A. richiedeva alla scrivente di realizzare il nuovo tronco di collegamento da: Pozzetto uscita Galleria Italia a pozzetto monte muro di sostegno sul versante Vallone Santa Lucia. L’opera attraversa trasversalmente Viale dell’Unicef. L’intervento, al pari di tutti gli altri, oggetto dell’appalto, veniva eseguito secondo le prescrizioni tecniche e capitolari, nonché con l’impiego di materiali ordinati dai tecnici di Acquedotto Lucano S.p.A. Ultimato il nuovo tronco in Polietilene PN 25 diametro 250, i tecnici di Acquedotto Lucano, probabilmente anche per effetto delle importanti pressioni di esercizio in quell’area, riscontravano alcune problematiche, assolutamente non connesse alla realizzazione dell’opera affidata alla scrivente ma, piuttosto, relative al materiale della guarnizione dello scarico del tronco. A comprova di ciò la scrivente interveniva nuovamente, senza richiedere alcun corrispettivo ma con spirito di mas- sima collaborazione, con la sostituzione della predetta guarnizione. Ad oggi i tecnici di Acquedotto stanno valutando nuove e differenti soluzioni tecniche per risolvere in via definitiva il problema che, ribadiamo, non attiene all’esecuzione dell’intervento quanto piuttosto alle importanti pressioni di esercizio. Ciò premesso emerge con chiarezza l’inesattezza della Sua pubblicazione atteso che: La società non “guadagna sull’installazione”, come da voi riportato, ma al più, viene remunerata secondo i prezzi di contratto per le opere affidate ed in aggiunta, per spirito collaborativo, interviene, nel caso di specie, gratuitamente con Acquedotto Lucano per sanare probabili difetti delle guarnizioni che gli è stato richiesto di applicare; Ha correttamente eseguito l’intervento di realizzazione della nuova con- dotta in Viale dell’Unicef non avendo ricevuto contestazione alcuna sul- l’esecuzione a regola d’arte dell’intervento stesso da parte degli organi di Acquedotto Lucano deputati alla gestione del contratto d’appalto ed ai relativi controlli. Ad oggi non ha ricevuto alcun ordine di attivazione per perdite in viale dell’Unicef! Direttore mi sia, altresì, consentito di farle presente che questa ditta, alla quale fa implicito riferimento nell’articolo, in piena sintonia e collabo- razione con Acquedotto Lucano SpA, nonostante i consistenti ritardi nel pagamento dei lavori svolti ed in corso di esecuzione, ha accolto, senza eccezione alcuna, la richiesta dell’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano, di aumentare le squadre di intervento per fronteggiare la crisi idrica in atto. Tanto è vero che, ad oggi, sono in campo per Mancusi SpA n. 7 squadre operative al giorno e quindi con un incremento di forza lavoro superiore ad oltre il 50% degli obblighi dedotti nel contratto di appalto! Le scrivo questo perché credo, come ho avuto modo di raccontare nel corso di un convegno in materia di innovazione ed infrastrutture al quale sono intervenuto, che la crisi idrica in atto da problema possa diventare un’opportunità con l’impiego non solo, come facciamo giornalmente sui nostri interventi, di prodotti tecnologicamente avanzati ma soprattutto con un deciso cambio culturale che preveda anche un uso maggior- mente consapevole della risorsa idrica da parte di tutti. La ringrazio per l’attenzione, fiducioso che vorrà dare corso alla rettifica, anche per rispetto di tutti i nostri numerosi collaboratori e dei tecnici del gestore del servizio idrico deputati alle manutenzioni che, negli ultimi mesi, con turni massacranti, e con profondo spirito di abnegazione provano quotidianamente ad alleviare le difficoltà dell’utenza dovute alla crisi idrica in atto e che, suppongo, pretenda soluzioni e non una spasmodica caccia ai colpevoli che, probabilmente, meriterebbe ben altre ricostruzioni storiche.

Di Massimiliano Mancusi

Presidente Mancusi SPA

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